Unreal Engine 5 era stato presentato come la soluzione definitiva per il futuro dei videogiochi AAA, promettendo grafica rivoluzionaria e prestazioni ottimizzate, ma la realtà si sta rivelando ben diversa dalle aspettative iniziali: Metal Gear Solid Delta, il remake del terzo capitolo della saga, sta infatti riaccendendo il dibattito su quella che molti considerano ormai una vera e propria crisi di ottimizzazione che coinvolge diversi titoli di alto profilo.
Il remake sviluppato da Konami e Virtuos ha ottenuto ampi consensi per la sua qualità visiva e per il rispetto mostrato verso l'opera originale di Hideo Kojima — ve ne abbiamo parlato anche nella nostra recensione dedicata.
Tuttavia, come segnalato da Tech4Gamers, le prestazioni su console hanno sollevato interrogativi preoccupanti, con la modalità performance che fatica a mantenere frame rate stabili anche su PlayStation 5 Pro, risultando paradossalmente inferiore rispetto alla console base.
Questo fenomeno ha scatenato una nuova ondata di critiche nei confronti del motore grafico di Epic Games, con la comunità che inizia a mettere in discussione l'affidabilità della tecnologia più utilizzata nel settore.
La lista dei titoli problematici continua ad allungarsi in modo preoccupante: giusto per citare un paio di big degli scorsi mesi, anche Mafia Terra Madre e Oblivion Remastered hanno mostrato problematiche simili, caratterizzate da stuttering frequenti e cali di prestazioni che compromettono l'esperienza di gioco.
Il denominatore comune di questi progetti è proprio l'utilizzo di Unreal Engine 5, una coincidenza che non passa inosservata agli occhi di sviluppatori e appassionati sempre più frustrati.
Su X (ex Twitter) diversi utenti hanno iniziato a documentare sistematicamente i problemi ricorrenti, evidenziando come le promesse iniziali di Epic Games si stiano scontrando con una realtà fatta di compromessi tecnici e ottimizzazioni insufficienti.
Le discussioni online rivelano una crescente sfiducia verso quello che doveva essere lo standard dell'industria per il prossimo decennio, con alcuni giocatori che sono arrivati a definire Unreal Engine 5 un «completo fallimento», sottolineando come le impressionanti dimostrazioni tecniche iniziali non si siano tradotte in esperienze di gioco fluide e stabili.
Can we all agree as a community that Unreal Engine 5 didn't live up to all promises and has been a failure so far? pic.twitter.com/RxIJNaOXcH
— Pyo 5️⃣ (@mrpyo1) August 23, 2025
Tuttavia, mi permetto di aggiungere che la situazione è leggermente più complicata: diversi sviluppatori e osservatori del settore hanno fatto notare come il problema non risieda necessariamente nel motore grafico stesso, ma piuttosto nelle competenze e nelle risorse dedicate all'ottimizzazione da parte dei team di sviluppo.
Del resto, produzioni come The Finals e Clair Obscur: Expedition 33 hanno già dimostrato che è possibile ottenere prestazioni eccellenti utilizzando la stessa tecnologia, suggerendo che la responsabilità principale ricada sulla fase di sviluppo e non sulla piattaforma tecnologica.
Mentre alcuni studi riescono a sfruttare efficacemente le potenzialità di Unreal Engine 5, altri sembrano incontrare difficoltà nel padroneggiare le complessità tecniche del sistema: la differenza potrebbe risiedere nell'esperienza del team, nel tempo dedicato all'ottimizzazione o nelle risorse economiche disponibili per perfezionare il prodotto finale.
La situazione del remake di Metal Gear Solid 3 (che potete prenotare su Amazon) diventa quindi emblematica di una tendenza più ampia che coinvolge l'intera industria: mentre la tecnologia continua ad avanzare a ritmi impressionanti, la capacità di implementarla efficacemente sembra non tenere il passo, creando un divario tra potenzialità teoriche e risultati pratici che frustra tanto i creatori quanto i consumatori di contenuti videoludici.
Come sempre, è difficile riassumere il tutto trovando un unico "colpevole" — in questo caso, l'Unreal Engine 5 — ma che siano emerse difficoltà nell'ottimizzazione di giochi particolarmente attesi è sotto gli occhi di tutti. Speriamo solo che l'esperienza accumulata dagli sviluppatori possa ridurre al minimo controversie simili nel prossimo futuro.