Manca ormai davvero poco all’arrivo delle festività e ai titoli di coda del 2019, che ci preparerà di mese in mese all’avvento della next-gen. Mentre l’anno volge al termine, però, ci sono ancora molti argomenti di cui parlare – perlopiù proiettati al futuro: vediamoli, come di consueto, nell’immancabile SpazioWeekly.
Uccellini e tavole da skate
Apriamo con il peculiare SkateBIRD, gioco di skateboard che sembra appena uscito da Twitter (l’avete capita? Era una battuta terribile, non fateci caso, ndr) in cui dovrete sfrecciare e produrvi in evoluzioni sul vostro skateboard, ma nei panni di adorabili piccoli pennuti coloratissimi e personalizzabili.
In occasione dei The Game Awards, ai quali ha fatto seguito la demo, il nostro Marino Puntorieri si è messo nei panni degli impavidi passerotti e vi ha raccontato nell’anteprima le impressioni a caldo. L’idea che ci è rimasta è quella di un gioco che grinda in equilibrio tra genio e follia, immediato e capace di divertire fin da subito – ma che dovrà trovare il modo di prodursi in novità e variazioni, nelle modalità e nelle sfide, per non rischiare di inciampare nel rischio della ripetitività.
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Verso un Pianeta Selvaggio
Se i mondi alieni sono una delle vostre grandi passioni videoludiche, sarete felici di sapere che il nostro Matteo Bussani è volato verso il pianeta selvaggio di Journey to the Savage Planet, per provarlo con mano e raccontarvi cos’ha da offrire questa folle avventura.
Forte delle sue meccaniche di esplorazione e caratterizzato da una sana dose di demenziale ironia, che non guasta, il gioco ci ha colpito per il gameplay, ma anche per l’idea di introdurre una co-op a due giocatori online e per il fatto che, a primo impatto, sembri davvero strabordante di idee e personalità.
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Il ritorno di System Shock
Se ne parla da tempo, ma non si è visto quasi nulla. O almeno, qualcosina sì, ma finalmente abbiamo potuto toccarlo con mano. Stiamo parlando di System Shock, il ritorno del grande classico del videogioco, che era tra le demo disponibili dopo i The Game Awards. La nostra Giulia Garassino si è così immersa nelle sue atmosfere fantascientifiche, evidenziando nell’anteprima che il gioco si presenta abbastanza bene nel suo comparto tecnico – sebbene ceda il passo in materia di combat system, indubbiamente da affinare.
I presupposti sono comunque buoni e le ambizioni di fare bene non mancano: sicuramente, Nightdive Studios ha messo delle buone fondamenta, sulle quali dovrà costruire sapientemente per non finire con lo schiantarsi contro un le certezze del gioco originale.
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I Miracoli di Natale continuano
Ne approfittiamo per segnalarvi che, anche questa settimana, è andata avanti la nostra rubrica pre-natalizia dei Miracoli di Natale, in cui la nostra redazione affida a delle letterine a Babbo Natale (lasciamo a voi la libertà di immaginare il faccione di un Santa Claus videoludico) i suoi desideri per il futuro dei videogiochi.
Gli argomenti non sono mancati: il nostro Valentino Cinefra si è interrogato in merito a un Sam Fisher che sembra aver preso un po’ troppo sul serio il suo ruolo di agente stealth, sparendo nel nulla con tutto Splinter Cell; Daniele Spelta, invece, ha espresso il peculiare desiderio di venire vedere rinviati sempre più videogiochi, per il 2020, mentre nel suo articolo Pasquale Fusco ha ricordato che il mondo ha urgentemente bisogno di Super Seducer 3. Gli appuntamenti sono stati tanti e potete recuperarli tutti nel link di seguito.
