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Avatar: Frontiers of Pandora | Provato – Primi passi su Pandora

Abbiamo potuto provare per ben due ore e mezza Avatar Frontiers of Pandora, l'open world ispirato ai film di James Cameron: vediamo com'è andata.

Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Avatar: Frontiers of Pandora
Avatar: Frontiers of Pandora
  • Sviluppatore: Ubisoft Massive
  • Produttore: Ubisoft
  • Distributore: Ubisoft
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , XSX , PS5
  • Generi: Action Adventure , Sparatutto
  • Data di uscita: 07 dicembre 2023

Dopo più di dieci anni di assenza dal grande schermo, Avatar è tornato nuovamente a dominare le scene internazionali con il suo sequel La Via dell'Acqua: appare dunque quasi coerente avere, a distanza di qualche tempo, un videogioco ispirato all'IP di James Cameron.

Non è infatti la prima volta che vediamo un videogioco ambientato sull'affascinante pianeta Pandora: già a fine 2009 era arrivato un adattamento ufficiale del film, con il contributo dello stesso regista James Cameron.

Questa volta non vedremo un tie-in puro del secondo film, ma un videogioco inedito con una storia originale, affidato alle mani di Ubisoft: Avatar Frontiers of Pandora promette di essere l'open world che i fan del film sognavano da tempo, consentendo loro di esplorare un pianeta incredibilmente affascinante, ma allo stesso tempo ricco di pericoli.

L'annuncio era arrivato nel lontano 2021 — per renderci conto di quanto tempo sia passato, basti pensare che inizialmente il lancio era previsto perfino per Stadia — e dopo alcuni rinvii l'ambizioso progetto di Ubisoft Massive sembra finalmente pronto per sbarcare su console next-gen e PC dal 7 dicembre.

Abbiamo avuto l'opportunità di provarlo per voi in anteprima per circa due ore e mezza: un arco di tempo che ci ha permesso di testare alcune delle missioni principali della storia e di avventurarci nell'open world di gioco.

Non siete più in Kansas

Durante la nostra prova abbiamo potuto assistere a diverse delle fasi principali di gioco, a partire dall'esplorazione di Pandora: la prima missione consisteva infatti nella ricerca di uno speciale nettare, con la conseguente ricerca degli ingredienti.

Nelle vostre esplorazioni potrete sempre trovare cibo, foglie e tutti gli altri oggetti forniti dalla natura per il vostro sostentamento, ma l'anima dispersiva dell'open world potrebbe causare non poca confusione, nel caso di ricerche specifiche.

Per questo motivo, potrete consultare una specifica guida del cacciatore per poter scoprire tutto ciò che vi serve sapere su un determinato oggetto: in termini di gameplay, questo verrà tradotto facendo in modo che l'HUD vi evidenzi più facilmente dove andare e quando sarete vicini a trovarli.

Il nostro Na'vi può infatti sfruttare i suoi sensi per avere una visione più chiara dei suoi obiettivi, con la semplice pressione di un pulsante: potete utilizzare questa feature per scoprire in quale area dovete andare per proseguire una missione o proprio per evidenziare tutti gli elementi più importanti, come nemici e oggetti da raccogliere.

I fan del film saranno felici di rivedere l'ecosistema che anima Pandora, ma le meccaniche potrebbero diventare ripetitive prima del previsto.
Avatar Frontiers of Pandora (potete prenotarlo su Amazon) vuole incentivare i giocatori ad esplorare il suo immenso open world, anche deviando dal percorso prestabilito se necessario: anche se nella nostra prova non erano presenti, Ubisoft ci ha garantito che nel mondo aperto avremo la possibilità di sbloccare alcune missioni secondarie speciali, con il potenziale di rendere il gameplay unico per ogni utente.

L'intento è sicuramente ammirevole e dobbiamo ammettere che i fan del film saranno certamente felici di poter rivedere l'ecosistema che hanno imparato ad amare al cinema, ma la nostra paura è che il tutto possa diventare presto ripetitivo o eccessivamente spoglio: non possiamo giudicare pienamente questo aspetto a causa della nostra versione, ma sarà interessante capire se con la prova completa gli sviluppatori riusciranno a rendere Pandora davvero viva.

In ogni caso, abbiamo già assistito ad alcuni eventi molto interessanti, dalla possibilità di aiutare animali in difficoltà tranquillizzandoli ad attacchi da parte di creature pericolose — oltre che di umani pronti a cacciarvi.

Ovviamente resta da capire quanto queste attività riusciranno a tenere impegnati i giocatori, ma per il momento non possiamo fare altro che rimandare questa analisi alla futura recensione completa.

Esplorando Pandora

La seconda parte della nostra prova si è concentrata invece maggiormente sul gameplay vero e proprio della storia, iniziando da una prova per poter essere scelti dal nostro Ikran, le celebri e pericolose creature volanti di Pandora, e quindi dal volo e dai combattimenti contro gli umani.

Nella prova, per dimostrarci degni dell'Ikran anche di fronte alla sua aggressività, dovremo continuare a effettuare una costante scalata verso l'alto, con tanto di sezioni platform.

Ciò richiederà l'utilizzo delle abilità apprese fino a quel momento, affrontando anche alcuni piccoli puzzle per attivare porte nascoste — utilizzando piante e tutti gli elementi della natura, naturalmente.

Non vi nascondiamo che abbiamo impiegato più tempo del previsto per riuscire a superare alcune fasi, ma c'è da dire che nel gioco principale avremo molto più tempo per apprendere tutte le meccaniche di gameplay richieste – mentre nella nostra prova, per motivi di tempo, siamo stati buttati velocemente nella mischia.

In realtà, una volta compresi i meccanismi, non si tratta di fasi particolarmente complicate e dovrebbero procedere in maniera fluida nella versione completa: siamo però rimasti delusi dalla fase vera di legame con l'Ikran, che si è rivelata praticamente automatica e senza che ci fosse bisogno di reali input da parte nostra.

Avatar Frontiers of Pandora preferisce concentrarsi sul darci la possibilità di volare in groppa al nostro nuovo alleato, solcando i cieli e sconfiggendo ogni minaccia proveniente dalla "Gente del cielo".

Abbiamo però avuto la sensazione che queste sessioni non riuscissero a trasmettere quella sensazione di velocità e potenza che dovrebbe dare un Ikran: possiamo accelerare gradualmente soltanto con la pressione di un pulsante e le fasi di attacco si sono limitate semplicemente a delle fasi di sparatoria — o di tiro con l'arco — in aria.

Giusto gradualmente potevamo anche offrirgli del cibo per curare le sue ferite o ripristinare una speciale barra della velocità istantaneamente, ma senza alcun particolare effetto visivo.

Si trattava, insomma, di una fase molto generica non dissimile da quella vista in altre proprietà videoludiche: resta da capire se, con il lancio completo, ci sarà la possibilità di espandere le nostre abilità e quindi di rendere più uniche tutte queste meccaniche.

Lo stile visivo e le scenografie del gioco restituiscono la sensazione di trovarsi davvero sulla Pandora dei film.
Ben diverse invece le fasi a terra, molto simili a quelle che potreste vedere in un Far Cry, restando in tema con un'altra celebre IP di casa Ubisoft: la missione che abbiamo dovuto affrontare si concentrava prevalentemente sullo stealth, chiedendoci di disattivare diverse valvole di un avamposto nemico evitando scontri frontali.

In realtà, anche solo per curiosità di scoprire che cosa sarebbe successo, abbiamo affrontato più volte delle battaglie: se i semplici umani non dovrebbero rappresentare alcun problema — siete più grandi di molte volte — il discorso cambia notevolmente per i celebri mech, carichi di armi ed esplosivi pronti a farvi ritirare.

Ciò non significa che non ci sia la possibilità di sconfiggerli, solo che saranno molto più pericolosi del normale: un passo falso potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.

Anche in questa missione abbiamo incontrato un puzzle da risolvere, dovendo provare a reindirizzare i flussi di energia di alcune basi verso un'unica direzione per causare un sovraccarico: in base a quanto visto nella prova, come già accennato in precedenza, gli enigmi non dovrebbero dimostrarsi particolarmente complicati da risolvere, anche se a volte potrebbe essere necessario prendersi un secondo in più per comprendere meglio l'obiettivo.

Nelle Frontiere di Pandora

In conclusione, lo stile visivo e le scenografie sembrano davvero restituirci la sensazione di trovarci sullo stesso pianeta ammirato al cinema, ma dal punto di vista del gameplay non abbiamo notato un vero effetto novità che possa fare la differenza e che sia davvero riuscito a proporre qualcosa di imperdibile.

La nostra sensazione attuale, insomma, è che dovrebbe trattarsi di uno sparatutto open world in grado di soddisfare i fan di Avatar, ma che per tutti gli altri potrebbe rivelarsi un titolo non dissimile dai altri sul mercato.

Non che vi sia nulla di male in questo, chiaramente – come si evidenzia dal fatto che le nostre sensazioni sono tutt'altro che negative – ma non ci è ancora scattata la proverbiale "scintilla" che ci saremmo aspettati di vedere già nel corso della prova.

Chiaramente è presto per dare giudizi definitivi, dato che si è trattato di una prova incompleta e basata solo su alcune parti selezionate appositamente: attendiamo dunque la versione finale per poter risolvere definitivamente alcuni dubbi.

Resta di certo un titolo che varrà la pena di tenere d'occhio, pur moderando le aspettative al punto giusto: potrebbe non avere troppo di originale da dire e non inventare niente di nuovo in termini di gameplay per strizzare l'occhio alla saga di Avatar, ma comunque essere il titolo che i fan della saga di Cameron hanno sempre sognato.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • L'open world di Pandora soddisferà i fan del film

  • La direzione artistica sembra davvero azzeccata

  • Si preannuncia molto ambizioso...

Contro

  • ... ma potrebbe rivelarsi solo "generico"

  • Il gameplay rischia di essere molto ripetitivo presto, non avendo innovazioni particolari che sposino l'universo di Avatar

  • L'HUD di gioco a oggi e un po' confuso e non offre sempre istruzioni chiare

Commento

La nostra prova di Avatar: Frontiers of Pandora ci ha lasciato con sentimenti contrapposti: da un lato, abbiamo apprezzato molto le ambientazioni di Pandora, in grado di restituire spesso la sensazione di trovarsi davvero nello stesso mondo del film, ma dall'altro il gameplay, pur non rivelando alcun vero difetto "grave", non ci ha nemmeno trasmesso alcuna vera ventata di novità rispetto a un Far Cry, giusto per fare un paragone con un'altra IP Ubisoft. Ovviamente è ancora presto per dare giudizi: la nostra era una prova limitata e che non ci ha dato modo di approfondire i contenuti che si sbloccheranno più avanti, come abilità speciali ed eventuali potenziamenti. Per il momento, riteniamo che ci sia abbastanza carne al fuoco per soddisfare i fan dei film di James Cameron, ma ci auguriamo che per tutti gli altri il viaggio non si riveli eccessivamente ripetitivo e privo di sorprese. Attendiamo l'uscita completa per poter chiarire ogni nostro dubbio.
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