Le uscite di Nintendo Switch non accennano a fermarsi: come promesso dalla casa di Kyoto, al lancio della console sono infatti arrivate sullo store della console un sacco di esclusive di qualità esagerata a cadenza mensile. Un ritmo a dir poco forsennato, che non mancherà di regalarci in vista del Natale un ennesimo gioco, anch’esso dalle premesse entusiasmanti ovvero Xenoblade Chronicles 2, seguito del gioco di ruolo più importante di Wii e parente dell’X che tanto piacque su Wii U.In realtà non stiamo parlando di un seguito diretto, bensì, come in altre serie, di una nuova storia realizzata all’interno di un’universo con tanti elementi condivisi. Rimangono le figure dei Titani che, navigando nel mare di nuvole che pervade il mondo, rendono possibile la vita delle varie popolazioni, sul loro dorso o, addirittura, al loro interno, ma le loro storie sono completamente differenti.

Driver e Blade
Il mondo di gioco, tramite questo stratagemma diventa così un insieme di razze e ambientazioni totalmente diverse, ospitanti una struttura del mondo pulsante, ricca e in continua evoluzione. Questo lo si vedrà tramite gli occhi di Rex, protagonista delle vicende. Egli ha il potere del driver o ductor (nella versione italiana), ovvero quello di poter sfruttare le blade o gladius, che non sono altro che rappresentazioni reali (a forma di arma) di un potere racchiuso in particolari cristalli. Fin da subito saremo accompagnati da Pyra, la Aegis ovvero la Blade delle Blade; lei ha il potere di trasformarsi in Mythra, ma al di là delle ripercussioni pratiche nel gameplay, e comunque solo parti di esse, non sappiamo nè il come nè il perchè.Ovviamente non siamo gli unici ductor del gioco, ma condivideremo questo potere con gli altri co-protagonisti. Ognuno può legarsi a un buon numero di blade, ma può equipaggiarne solo 3 durante il combattimento (tranne Rex che con la trasformazione di Pyra è come se ne avesse 4) . Le blade a loro volta possono essere uniche, oppure create proceduralmente dal gioco. Le prime sono disegnate da grandi artisti del settore, mentre le seconde seguono una schema grafico abbastanza ripetitivo, ma è praticamente impossibile trovarne due uguali in termini di statistiche. Ad esse sono associate un’arma, un ruolo, ma soprattutto un elemento, che andranno poi a definire quelli del protagonista in quel momento. La combinazione dei ruole delle diverse blade, in particolare va a definire la classe del personaggio: scegliendo un difensore e un healer otterremo probabilmente un paladino e così via. Tra il nostro party troveremo però anche Tora, un Nopon che non ha i poteri del driver, e che si è costruito da solo Poppi, che avrà lo stesso ruolo delle blade per gli altri, ma essendo robotica, ha un sistema di sviluppo molto particolare, completamente diverso dagli altri.

Tutto ha un senso

– Sconfinato nella scala quanto nel dettaglio
– Le blade sono una trovata molto interessante
– L’ambientazione ha un grandissimo fascino
– Yasunori Mitsuda alle musiche…
Xenoblade Chronicles 2 è un gioco che non può essere opportunamente descritto in fase di anteprima, perchè sicuramente si commetterebbe il torto di raccontare più di quanto si dovrebbe, ma meno di quanto si vorrebbe. La scala delle mappe, il dettaglio del combat-system che abbiamo visto troppo superficialmente in questa anteprima per descriverlo, la complessità della caratterizzazione delle classi e il pensiero che tutto abbia un senso nel gioco, sono solo alcuni dei motivi che ci spingono ad attendere con ansia questa nuova esclusiva Nintendo, in uscita il 1 dicembre su Nintendo Switch.