Finito il Captivate 2011 finalmente è stata fatta chiarezza sul tanto atteso Super Street Fighter 4 Arcade Edition da parte della società giapponese. Ma, mentre tutti i possessori di Playstation 3, Xbox 360 e finalmente anche quelli PC, sono in attesa del 7 giugno per la versione da scaricare tramite DLC – od il 24 dello stesso mese per il più corposo disco – non bisogna dimenticare che il gioco è da mesi disponibile nelle sale giochi. Sebbene in Italia trovare un cabinato di un qualunque gioco nei bar sia impossibile, sostituiti da quelle macchinette mangiasoldi, anche trovare una sala giochi è diventato sempre più raro. Quei posti nei quali milioni di persone sono cresciute a pane e stick, sono un lontano ricordo per i giovani d’oggi. A meno che non viviate in Giappone: allora le cose cambiano, e la cultura di questo popolo ci mostra come sia davvero bello e divertente giocare con al fianco, o dall’altra parte del cabinato, un’altra persona anziché essere da soli in una stanzetta. Per fortuna esistono però ancora degli appassionati che anche nel nostro paese, sebbene frammentati qua e là, riescono a formare una “scena” devota ai picchiaduro ed in particolare a Street Fighter. Andiamo ad analizzare cosa propone la versione da sala giochi testata del titolo Capcom, che tra alcune modifiche a tutto il roster di personaggi e l’aggiunta di quattro nuovi combattenti non offre nulla di rivoluzionario rispetto alla versione “liscia” del Super…oppure si?
Farmiamo punti a Big BoxE’ il sogno di ogni appassionato del picchiaduro Capcom volare a Tokyo, entrare nella sala giochi Big Box e sedersi al cabinato di Super Street Fighter 4 AE per fronteggiare i campioni quali Daigo, Tokido o Mago. Anche se un ragazzo del posto qualunque basterebbe a dare la sensazione di quale sia l’entità del divario tecnico e culturale che persiste tra il resto del mondo ed il Giappone per ciò che concerne i videogiochi arcade. Non serve andare però cosi lontano per chi segue i tornei offline, quelli rigorosamente dal vivo e con tanto di stick modificato che fa tanto pro, per mettere le mani su Evil Ryu, Oni ed i terribili gemelli approdati direttamente da Street Fighter 3rd Strike. Con il primo SF4 la casa giapponese riuscì a risollevare il genere dei beat’m up, ormai divenuto di nicchia, proponendo scelte stilistiche ma anche di gameplay che riuscirono a soddisfare sia i principianti che gli hardcore. Purtroppo però il titolo non era cosi perfetto come appariva e dopo mesi di gioco i pregi furono presto dimenticati, per mostrare molti difetti dovuti per lo più al mancato bilanciamento di alcuni personaggi. Un difetto veniale in un picchiaduro, al quale nessuno sfugge: la cosa strana è che stando alle dichiarazioni di Yoshiro Ono, produttore del gioco, la versione Super è stata studiata non solo per implementare nuovi personaggi e livelli ma anche per cercare, nel possibile, di creare un gioco nel quale i combattenti fossero bene o male bilanciati tra di loro. Un’utopia ovviamente, un dilemma che Ono deve aver compreso e, cercando di evitare polemiche, messo in pratica con questa Arcade Edition, dichiarando da subito che è stata pensata per sbilanciare il tutto e rendere il titolo più aggressivo e divertente.
Tra nerf vari e buff a randomI ragazzi di Capcom hanno lavorato su ogni singolo personaggio della versione precedente, cercando di tenere presente i consigli degli appassionati nel loro lavoro di revisione. Principalmente il gioco è più aggressivo rispetto al precedente, dando cosi modo di evitare che ci siano personaggi estremamente difensivi o che, sempre nel possibile, l’incastro dei vari match up sia così determinante per l’esito dello scontro. Se ad esempio precedentemente Hawks non poteva muoversi contro personaggi molto forti nello zoning (la tattica di chi continua a lanciare bolle energetiche per tenere lontano l’avversario), come Akuma, adesso dovrebbe essere facilitato dalla possibilità di eseguire un EX Condor Dive a piacimento (prima era solo combabile attraverso l’esecuzione di un Tomhawk Buster) anche saltando all’indietro. Purtroppo le buone intenzioni non possono certo risolvere i problemi di un combattente nato scarso in partenza, viste le meccaniche del gioco, nel quale viene premiata una strategia di ground game piuttosto che chi salta senza logica. Un lavoro simile è stato fatto per tutto il roster, dando una sistemata anche alla stamina ed allo stun (l’energia che ci farà vedere le stelline una volta esaurita, e che non è visibile a schermo) ed in alcuni casi, come per Cammy, cambiandone anche lo stile di gioco con la semplice modifica di una mossa. Ad esempio adesso il buon Ryu non potrà più scappare dall’angolo eseguendo un Tatsu aereo immediatamente dopo aver spiccato un salto, costringendo ad una strategia diversa chi lo utilizza. Questo vale, come detto, per tutti i personaggi del gioco. Ma andiamo invece a concentrarci sulle quattro nuove entrate per vedere davvero se Evil Ryu ed Oni fanno cosi tanta paura anche in combattimento o si tratta solo di apparenza estetica.
Here comes a new challengerPartiamo da quello che è il più originale dei nuovi lottatori presenti, ovvero Oni. A differenza di ciò che si può immaginare questo non è Evil Akuma e con il famoso demone ha ben poche cose in comune, visto che sembra più che altro un mix di Gouken. Tra le sue mosse, oltre ad alcune per schivare le fireball, troviamo anche un pugno aereo che va colpendo verso il basso, simile a quello di Dudley ma decisamente più utile (e non ci voleva molto). A differenza di chiunque altro è dotato anche di un dash in aria che puo’ anche fare del danno se colpisce durante il movimento. Oni è privo di teletrasporto e non può eseguire Hadoken in aria, ma in compenso può caricare quelli normali proprio come Gouken, con la differenza che non sono direzionabili. La Super del personaggio è identica a quella di Akuma, presa con tanti hit e che fa tanto male, con la gradita aggiunta che sarà possibile effettuarla in aria ed anche subito dopo un dash aereo. La prima Ultra è la solita gigantesca sfera di energia, eseguibile anche in salto e direzionabile a seconda se si desiderasse lanciarla in avanti o verso l’alto come anti air. Con la seconda Ultra invece lancerete l’avversario in aria per poi raggiungerlo e spezzarlo in due con un colpo secco alla schiena. In generale Oni sembra molto devoto all’attacco, avendo anche poca vita, e con una buona serie di target combo: lascia un po’ perplessi per ora per lo stile di gioco che differisce parecchio dai soliti shoto tipici di Street Fighter, ma di sicuro non fa così paura come suggerirebbe il suo aspetto. Il secondo personaggio che spicca tra i più gettonati al momento è invece Evil Ryu. Proprio come si poteva supporre sin da subito, o comunque avendolo già visto in altri picchiaduro Capcom, questo personaggio è un incrocio tra Ryu ed Akuma. Ha un ottimo dash in avanti, un focus attack con un raggio d’azione elevato ed un ottimo danno. Sebbene privo dei migliori tool di Akuma, questo personaggio sembra studiato appositamente per attaccare e lasciare senza respiro l’altro giocatore, con l’aggiunta di una nuova mossa che consiste in un calcio che colpisce dall’alto verso il basso combabile, che dovrebbe spezzare facilmente le difese basse. La prima Ultra è identica a quella di Ryu, si riesce a farla entrare anche negli stessi modi, classica bolla energetica che questa volta però può essere trattenuta, un po’ come per la presa di Abel, cosi da dare una maggiore variante tattica allo scontro. La Ultra due è una versione potenziata dello Shoryuken, molto bella da vedere se riuscirete a colpire in pieno l’avversario, altrimenti risulterà un semplice triplo shoryu. Per finire la super è quella di Akuma, ne più ne meno che la solita presa che finisce con schermata nera e tante botte. Evil Ryu non ha impressionato molto: anche se riesce a togliere molta energia è controbilanciato da una stamina ridotta che lo fa andare KO con pochi colpi ben assestati, cosa non molto positiva per un lottatore studiato per l’attacco. In generale si ha la sensazione che sia molto meno efficace di un normalissimo Akuma in fase offensiva, non disponendo al momento di tool adeguati a “sfondare” le difese nemiche, mentre è più sbilanciato di Ryu, che resta per ora la scelta più equilibrata tra i due.
Dal 3rd Strike con furoreFiniamo la carrellata di nuovi challenger con i due gemelli del 3rd Strike, arrivati a dare man forte alla truppa di Street Fighter 4. Inizialmente c’erano delle riserve su Yun e Yang, visto che nel Super tutti i guerrieri provenienti dal classico Capcom sono risultati essere delle trasposizioni mediocri, non riuscendo i programmatori ad inserirli correttamente nella meccanica di gioco del 4 (basti pensare alla povera Makoto). Purtroppo sembra che la cosa si sia in un qualche modo ripetuta, questa volta però al contrario. Ebbene si, sembra proprio che siano questi ragazzini i più temibili personaggi del gioco. Sostanzialmente hanno delle mosse simili visivamente, ma per il resto lo stile di gioco di Yun e Yang si differenzia totalmente. Il secondo è molto forte, con delle barre per effettuare EX, perdipiù smashabili (ovvero potete farle un po’ a caso) con risultati discreti, sia se colpirete sia se vi verrà parato il colpo, visto che in tal caso sarete comunque ancora in difesa. Un ottimo personaggio, veloce, con delle mosse che fanno un bel danno e comunque da vedere meglio, la prima impressione è decisamente buona ma nulla in confronto a quando proverete Yun. Dive Kick come se piovesse, questa sembra la prima regola, per il resto era fortissimo nel 3rd Strike e qui sembra tornare come la star indiscussa (scelto persino dal campione giapponese Daigo, che per lui ha rinunciato a Ryu). Yun è fatto per attaccare, lasciare senza respiro il giocatore ed in questa Arcade Edition gli riesce dannatamente bene. A differenza del fratello le sue EX non servono, dandogli cosi modo di caricare la Super per iniziare il suo palleggio con il malcapitato di turno. Oltre a fare molto male c’è da considerare che ha anche una discreta stamina. e per il momento è anche molto divertente da utilizzare.
-Gameplay più offensivo
-Evil Ryu e Oni
Sebbene Capcom abbia lavorato molto per cercare di rendere il gioco più aggressivo e divertente del precedente, il lavoro svolto sembra essere riuscito per metà. I nuovi combattenti sono tutti devoti all’attacco, divertenti da utilizzare e molto carismatici, decisamente perfetti per il gioco, senza dimenticare che Oni è davvero qualcosa di diverso, mai visto in altri picchiaduro della casa giapponese. Rimane da scoprire come sono stati bilanciati i restanti personaggi, ma ci sarà tempo anche per questo, dato che dopo un anno dall’uscita del Super la voglia di novità porterà quasi tutti a voler selezionare uno dei nuovi. In attesa di Giugno e di testare la versione per console e PC con tutte le rispettive modalità di gioco, non possiamo che spremere il coin-op e stringere la mano a Ono per il lavoro svolto. L’unica amarezza è vedere che non c’è neanchè un livello nuovo, ma chissà che per Giugno…