Anteprima

Max Payne 3

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a cura di jred

Ce lo ricordiamo quel faccino sogghignante che nel 2001 ci regalò ore di sparatorie Matrix-style e atmosfere noir a non finire. Ce lo ricordiamo eccome. Due anni dopo eccolo lì, ancora, il “massimo del dolore” alle prese con i cattivi per cercare di vendicare la moglie e il povero figlio ammazzati da dei balordi assassini sotto l’effetto della Valchiria, potente droga in grado di cambiare le persone. Ora, pelato e più maturo, ce lo ritroviamo ancora una volta in Brasile alle prese con il suo presente e, soprattutto, ancora con il suo passato.

Mancava tanto così dalle pensione!
Ancora non si conoscono i dettagli della trama che Max Payne 3 porterà con se, a parte un paio di dettagli. Otto anni dopo il povero Max è sempre di più l’ombra del suo passato, distrutto dall’uso eccessivo di antidolorifici (ve l’avevamo detto durante i precedenti capitoli di non abusarne per ogni minimo graffio!) e alcool, elementi che potrebbe essere un problema da affrontare durante le partite, stile Fallout, influenzandone il gameplay e distorcendo la visione. Inoltre Max ha lasciato, ovviamente, la polizia e lavora attualmente come addetto al servizio di sicurezza privato di una famiglia molto ricca, i Branco. Inutile dirvi che la sua proverbiale sfortuna lo metterà al centro di episodi di criminalità inaudita che ci riporteranno all’azione un’altra volta. Le prime informazioni trapelate lasciano infatti intendere come la prima “missione” vedrà la moglie di Branco rapita da una gang chiamata “Commando Sombre” che ovviamente ne chiederà il riscatto. Noi, insieme al compagno Passos, siamo incaricati di effettuare lo scambio. Tradimento e manipolazione sembra saranno le costanti di questo terzo episodio. Povero Max, magari stava pregustando il giorno della pensione e invece… Sebbene le vicende dovrebbero svolgersi nella calda città di San Paolo, tra l’altro riprodotta egregiamente grazie alle foto scattate dai ragazzi di Rockstar Vancouver proprio nella città in questione, gli sviluppatori assicurano che assolutamente non verrà intaccato lo stile noir che ha caratterizzato per anni la serie. Ci troveremo, a dirla come vogliono loro, più che di fronte ad una rivoluzione, ad una evoluzione.
Duro a morire!
Ovviamente torna il sempre verde bullet-time. Migliorato. Queste fasi di gioco sono state curate per rendere ancora una volta il gioco “il re” del bullet-time, aumentando il divertimento che ci darà il rallentamento del tempo adeguando le animazioni all’ambiente circostante. Così se ci lanceremo in modalità bullet-time contro una cassa o un muro Max allungherà la mano per trovare appoggio proprio sull’oggetto stesso. Inoltre alcune chicche che influenzeranno i pilastri della giocabilità del titolo. La grande novità è l’introduzione della copertura: premendo un tasto Max si getterà dietro un riparo purché sia abbastanza vicino, anche se questo sarà un approccio secondario visto che gli sviluppatori non vogliono che ci si trovi ad affrontare le sparatorie in stile Gears Of War. Il menu delle armi è molto simile a Red Dead Redemption e potremmo portarne con noi un massimo di tre alla volta. Rimanendo fermi, poi, Max ruoterà verosimilmente solo il busto per puntare i nemici a differenza dei titoli passati dove slittava letteralmente sul pavimento (altri tempi!). L’IA sarà varia a seconda dei nemici che dovrebbero essere molto diversi tra loro, avversari che talune volte affronteremo in fasi di “quick time event” altri in real time; per esempio sembra che ci troveremo a puntare e sparare i cattivi mentre si scivola da un tetto.
Miseria e nobiltà.
Graficamente il titolo promette faville grazie al motore grafico RAGE che permetterà un livello di dettaglio straordinario (che riproduce una San Paolo dove ricchezza e povertà si amalgamano in maniera grottesca) unito ad un ambente distruttibile. Durante il bullet-time sembra che vedremo letteralmente i proiettili e la loro scia sfiorarci la pelle (se saremo bravi solo quello) mentre ci spostiamo e tornerà anche la videocamera che seguiva il proiettile fino a centrare il nemico: come dimenticare l’ebbrezza provata la prima volta che abbiamo centrato la testa del malcapitato! Senza contare che potremmo anche usare i cadaveri come scudi umani. La linearità è stata abbandonata in parte permettendo a Max di aggirare i nemici magari scavalcando un muretto mentre le armi da fuoco, vero centro del gioco, saranno riprodotte alla perfezione (tempo di ricarica, rinculo…) e i colpi ai nemici avranno sempre l’effetto scenico giusto con animazioni adeguate e credibili. Inoltre ci troveremo spesso di fronte a scene di lotta tra gang rivali che potremmo sfruttare a nostro vantaggio per proseguire nell’azione.

– Torna Max Payne

– Serie migliorata sotto ogni aspetto

– Trama avvincente

Per concludere sembra proprio che alla fine ne sarà valsa la pena attendere tutto questo tempo. Il seguito della serie di Max Payne sembra esser stato riprodotto egregiamente per far fronte ai titoli più moderni pur mantenendo l’originalità e lo stile che nel passato la serie ha creato facendo innamorare migliaia di fan. Bullet-time rinnovato, combattimenti rinnovati, IA e grafica rinnovata, diamine anche Max Payne stesso è stato rinnovato! Il vecchio giustiziere impavido è tornato, suo malgrado, a dar la caccia ai cattivi. Che Dio ci aiuti…

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