Guild Wars è uno dei pochi MMO che può vantarsi di essere non solo sopravvissuto all’era post-World of Warcraft, ma di essersi addirittura creato una propria ampissima fan base, grazie alla quale ha prosperato tranquillamente per anni, arrivando a piazzare la bellezza di sei milioni e mezzo di copie in tutto il mondo. Tutto questo grazie a numerosi fattori, che allo stesso tempo l’hanno da sempre reso un titolo difficile da classificare: nessun canone mensile e un gameplay quasi completamente istanziato, quindi lontano anni luce dai mondi aperti offerti dal già citato capolavoro Blizzard o altri titoli affini. Con queste premesse è facile immaginare quanta attesa si stia creando attorno al nuovo progetto di Arenanet, che con Guild Wars 2 sta dando vita ad un progetto denso di idee innovative, in grado realmente di proporre una nuova interpretazione del genere. Grazie alla ricca presentazione e ad una prova presso gli stand di NCsoft al GamesCom 2010, sono venute alla luce numerose novità capaci a dir poco di stuzzicare il nostro interesse.
Mondo aperto? Sì e no…Chris Lye, Global Brand Director di Arenanet, ha aperto la presentazione descrivendo Guild Wars 2 come un progetto che, esattamente come il predecessore, vuole distanziarsi dagli altri esponenti del genere. Il primo capitolo era infatti riuscito nell’intento di ridurre al minimo il grinding grazie al level cap posto ad un misero ventesimo livello, creando al contempo l’ambiente perfetto per raccontare una storia appassionante sfruttando ampiamente le istanze e supportando il proprio pubblico a lungo nonostante l’assenza di un canone mensile. Quanto di buono appena descritto tornerà nel seguito, anche se diversi saranno i cambiamenti, a partire dal livello massimo raggiungibile, passando per il nuovo universo di gioco che sarà ora aperto e persistente, anche se in alcuni frangenti non mancheranno le istanze. A non cambiare è invece la formula di sottoscrizione: per la gioia dei fan, anche Guild Wars 2 non richiederà un pagamento mensile. Vediamo ora che tipo di esperienza online il titolo Arenanet tenterà di offrire: come di consueto si parte dalla creazione del proprio personaggio, a cominciare dalla scelta della razza tra le cinque disponibili, ovvero Asura, Charr, Umani, Sylvari e Norn, passando per la personalizzazione dei dettagli estetici, che nella versione finale potranno essere modificati fin nei minimi dettagli. Successivamente si sceglie la classe di appartenenza tra otto, di cui solo quattro sono al momento note (elementalista, guerriero, ranger e necromante), dopodiché il gioco porrà una serie di domande al fine di stabilire alcuni dettagli del background narrativo del vostro alter-ego, esattamente come visto in diversi GDR single player. Le vostre risposte saranno fondamentali per caratterizzare la storia che vi accompagnerà per l’intera campagna principale, ramificandosi ulteriormente in base alle decisioni che prenderete in seguito. Ciò sarà possibile grazie alle istanze, in quanto alcune sezioni del mondo di gioco saranno personalizzate per ogni utente, il quale varcandone la soglia potrà vivere e plasmare la propria storia, potendo comunque invitare i propri amici a partecipare agli eventi. Nel nostro caso abbiamo creato un umano Necromante che affronta le difficoltà con la forza, cresciuto per strada, il cui più grande rammarico è non aver mai recuperato il cadavere della sorella e infine benedetto da Melandru, uno dei sette dei. A detta di Chris Lye, ogni dettaglio contribuirà a plasmare gli avvenimenti che attenderanno il giocatore che, grazie al plot ricco di ramificazioni, potrà vivere un’avventura diversa con ogni personaggio. Approdati nel villaggio degli uomini, siamo entrati subito nel vivo dell’azione proprio come promesso dagli sviluppatori: con Guild Wars 2 i ragazzi di ArenaNet vogliono definitivamente rompere con la tradizione che ci ha costretto per anni a combattere per ore contro coniglietti e granchi al fine di “livellare” e poter accedere a sfide degne di questo nome. Non solo appena avviata la partita ci siamo trovati a difendere i civili da un attacco di centauri, ma poco dopo, senza nemmeno arrivare al secondo livello, abbiamo partecipato ad un duello contro un boss elementale di dimensioni più che ragguardevoli. A ridosso di questo irruento incipit ci siamo trovati ad affrontare un’atmosfera più che familiare, ovvero basata su dialoghi con NPC vari pronti ad assegnarci i compiti più disparati. Sicuramente più interessanti e coinvolgenti le sezioni istanziate legate alla nostra storia, le quali ci hanno proposto momenti narrativi molto vicini a quelli offerti solitamente dai migliori GDR singolo giocatore, grazie anche alle bellissime scene di intermezzo realizzate animando direttamente gli artwork ed integrandoli con i modelli poligonali dei personaggi. Queste cut scene andranno finalmente a sostituire tutte le infinite linee di dialogo che solitamente affollano i GDR online. Anche durante le missioni i personaggi non giocanti tenderanno a commentare il nostro operato o a darci suggerimenti a voce, un dettaglio non da poco visto il silenzio che talvolta caratterizza i MMORPG.
Ma quanto sei action!Sebbene il gameplay ci abbia fatto sentire da subito a nostro agio grazie alla sua vicinanza al predecessore, i programmatori si sono premurati di modificare diversi dettagli che all’atto pratico riescono a donare una dinamicità agli scontri quasi inedita. E’ innanzitutto possibile saltare e schivare i colpi nemici, mosse che permettono un coinvolgimento sicuramente maggiore nell’azione, mentre la profondità tattica è garantita dal doppio set di skill alle quali ogni personaggio può accedere a seconda dell’arma impugnata, o dell’elemento controllato nel caso siate elementalisti. Quest’ultimo fattore permette di cambiare repentinamente l’approccio alle differenti situazioni proposte e di rendere ogni professione molto più versatile rispetto al solito. Ad esempio, un guerriero potrà brandire una doppia ascia e passare all’arco con un semplice click, modificando il raggio d’azione e le abilità nell’apposita barra. L’esperienza è decisamente mutata grazie anche al mondo aperto su cui si basa questo seguito, fattore che permette a qualunque giocatore di correre in soccorso di chiunque, tramutando il desiderio di Arenanet di cooperazione più totale in una realtà tangibile. Al fine di farci sentire desiderosi di dare una mano al prossimo gli sviluppatori hanno reso disponibile per tutti i giocatori un’abilità solitamente appannaggio esclusivo dei curatori, ovvero la capacità di resuscitare un compagno caduto in battaglia. La morte assumerà infatti un ruolo profondamente diverso in Guild Wars 2, rendendosi prima di tutto un motivo di collaborazione tra giocatori ed in secondo luogo un’esperienza di gameplay vera e propria in quanto, se privi di punti vita, giacerete a terra ma potrete combattere con le ultime forze rimaste (un po’ come abbiamo visto in Borderlands), sfruttando delle skill apposite e sperando che qualcuno si accorga di voi. In caso i nemici dovessero sopraffarvi verrete teletrasportati al checkpoint più vicino e guadagnerete persino dell’esperienza. Guild Wars 2 non sarà quindi un gioco punitivo: ogni azione compiuta, compresa la morte, vi farà guadagnare dei punti esperienza, così come immischiarsi nei combattimenti di altri giocatori non sarà visto come un problema, quanto come un’occasione per instaurare rapporti di collaborazione tra eroi del medesimo mondo. Il gioco, comunque, premierà ogni personaggio in base all’apporto dato alla tenzone.Oltre ad aver testato le promettenti fasi iniziali di gioco, abbiamo potuto ammirare una sequenza con protagonista un Charr guerriero di cinquantacinquesimo livello. Questo, catapultato in un’evento organizzato in occasione della fiera, si è ritrovato a dover far fronte ad un drago gigantesco, fortunatamente accompagnato da altri utenti. Lo scontro è stato epico, con decine di giocatori che si accanivano contro la creatura dando fondo alle proprie abilità e approfittando della possibilità di combinarle con quelle degli altri. Sarà infatti possibile utilizzare le skill in modo molto più creativo rispetto al passato, così che, ad esempio, un elementalista possa evocare un muro di fuoco ed un guerriero munito di arco lanciarvi delle frecce attraverso, così che arrivino al bersaglio incendiate. Una prospettiva decisamente allettante e che siamo sicuri donerà una vasta gamma di opzioni strategiche ad un team affiatato e particolarmente creativo. Chiudiamo citando l’ottimo comparto estetico, che sfoggia un motore grafico leggero ed allo stesso tempo capace di restituire fedelmente a schermo le bellissime tavole disegnate dagli artisti di Arenanet. Curata come previsto anche la colonna sonora, ad opera del bravissimo Jeremy Soule.
– Mondo aperto…
– …ma istanze per trame personali
– Graficamente ottimo
Guild Wars 2 si è presentato per la prima volta in forma giocabile al GamesCom 2010 aggressivo più che mai, tanto da accaparrarsi il premio come miglior titolo online della fiera; noi non possiamo che accodarci alla giuria e definire il nuovo prodotto NCsoft come un gioco intrigante, che ha saputo catturarci grazie alle premesse ma soprattutto in seguito alla mezz’ora di prova diretta. Le intenzioni di dar vita ad un MMO diverso dal solito, degno erede del predecessore per carica innovativa, immediatezza e profondità ci sono tutte e da quanto visto non possiamo che attendere con grande interesse l’arrivo di nuove informazioni e, si spera presto, di una fase beta utile per immergerci come si deve nell’affascinante mondo di gioco. L’unico apparente difetto di Guild Wars 2 è che non ha ancora una data d’uscita, neanche provvisoria; non vi resta che continuare a seguirci per non perdervi le prossime notizie su questo titolo.