I cinquanta di Final FantasyLa versione provata è quella che abbiamo potuto vedere negli ultimi giorni: sono i famosi cinquanta minuti che Square-Enix ha distribuito mostrando i primi minuti di gioco, quelli che ci ritroveremo a giocare il 29 novembre prossimo, chi prima, chi dopo. Partiamo subito dall’approccio iniziale, perché dopo due minuti di prologo ci ritroviamo subito dinanzi alla prima realtà dei fatti, dal punto di vista della narrazione: Final Fantasy XV funziona a capitoli e noi abbiamo provato il primo.
Fantasy TurismoIl battle system rimane quello che abbiamo potuto vedere e analizzare nelle ultime demo, compresa quella dell’E3, senza apportare modifiche che ci possano realmente far gridare alla novità. Con una ghiera che ci permetteva di scegliere tra le tre armi a nostra disposizione, quindi, i combattimenti hanno da un lato sottolineato la volontà da parte di Tabata di lasciarsi influenzare da molti titoli lontani dalla storia di Final Fantasy, come filosofia e come impostazione, ma anche la incredibile possibilità di evitare il Game Over. Persino in una battaglia decisamente ostica, e chiaramente approcciata in maniera approssimativa per le lacune di comprensione di cui sopra, arrivare alla sconfitta è stato praticamente impossibile, essendo del tutto assente il sistema di KO. Basterà tenere d’occhio la barra MP e tenersi lontano dall’avversario di turno quando si è in fase di debolezza, e quindi impossibilitati a compiere qualsiasi tipo d’azione fino al recover da parte di un vostro compagno o tramite gli oggetti in vostro possesso. Senza dilungarci troppo nel battle system e nel gameplay vero e proprio, dato che avremo presto modo di provarlo in maniera più approfondita con una build più comprensibile dal punto di vista dei comandi e dei tutorial, veniamo a una nota dolente dell’esperienza complessiva, ossia il sistema di guida.Partendo dal presupposto che Square-Enix ha a più riprese voluto mostrare le sessioni in automobile per esaltare la scelta di inserire tale aspetto in Final Fantasy XV, è disarmante il modo in cui è stata resa la guida. Ritrovarsi nella vettura significherà semplicemente guidare su un binario che non concede dei fuori pista o delle scorribande sullo sterrato o sul deserto sconfinato del primo capitolo: se cercherete di svoltare a sinistra senza che vi sia realmente una curva della strada a sinistra, il sistema vi riporterà subito sul rettilineo, così come farebbe nel verso opposto. Oltre a rendere realmente frustrante un’eventuale inversione a U nel caso in cui aveste sbagliato direzione, diventa davvero banale e inutile mettersi in macchina, soprattutto se a velocità controllata. Gli unici palliativi che rendono più piacevole il road trip, quindi, restano due: la possibilità di osservare il panorama, distraendovi senza alcun problema di sbandare o incappare in qualcosa di negativo, e l’occasione che avrete per riascoltare le colonne sonore dei precedenti Final Fantasy tramite la vostra autoradio. Il primo, il settimo e il decimo capitolo sono facilmente rintracciabili tra le stazioni radio, facendovi così accompagnare quando a cantare non ci sarà Florence Welch e rendendo più piacevole il vostro spostarvi da un punto all’altro del percorso. Va da sé che il timore, sul lungo periodo, è che tale espediente del road trip diventi qualcosa di realmente frustrante e noioso da affrontare, che poteva essere abilmente sostituito da un viaggio rapido.
Opacità e textureChiudiamo con un appunto grafico e tecnico: Final Fantasy XV, dalla build che abbiamo visto alla Gamescom, ha davvero la necessità di un ritocco, soprattutto ai modelli poligonali dei nostri protagonisti. I volti sembrano quasi opachi, non riescono a offrire una resa dettagliata delle texture, così come i capelli dei personaggi risultano essere dei cumuli di granelli di sabbia, per niente belli da vedere. La stessa Cindy, con le sue forme ricercatamente molto in vista, non rende per niente interessante il colpo d’occhio e non soddisfa quello che Square-Enix cercava di offrire con un personaggio così vistosamente scollato, ma allo stesso tempo tremendamente inconsistente, come tutti gli altri protagonisti. Ha ragione Tabata, quindi, a dire che il titolo ha ancora bisogno di un ritocco, di una leggera ripassata grafica, così da evitare una patch eccessivamente corposa al day one.
– Divisione in capitoli della trama
– Ambienti potenzialmente immensi
– Buona caratterizzazione dei personaggi
Final Fantasy XV, in questa prova di un’ora, ha soddisfatto meno di quanto ci saremmo aspettati, sinceramente. Resta la fiducia che alberga in queste dita che vi scrivono da quando Tabata è stato annunciato a capo del progetto, soprattutto perché presto ci sarà modo di una nuova prova e di riprovare lo stesso primo capitolo, ma con una demo comprensibile e che potrà accompagnarci al meglio nel gameplay e nel battle system. Non vi resta che attendere, quindi, non più di altri 15 giorni per poter avere un nuovo update sul titolo, in attesa del 29 novembre.