L’arrivo di un codice preview di FIFA 11 è stato colto immediatamente per sperimentare con un po’ più di calma alcune tra le tante feature annunciate da EA in questi mesi, illustrate da tutta una serie di video a tema. Se l’incidenza del parametro fatica, per quanto marcata, non tutti potrebbero notarla, l’occasione di vestire i panni di un portiere è una novità quasi assoluta, capace di rendere possibile la realizzazione di “vere squadre virtuali”.
Pieno controlloTanto per provare sulla nostra pelle la piena libertà concessa da FIFA 11, abbiamo impostato i controlli su “full manual” e siamo entrati in campo. Il feeling coi giocatori, per tutti gli habitué della serie, sarà immediato e si potranno apprezzare immediatamente i miglioramenti nella reattività della risposta dei giocatori. Questo si traduce in una maggiore facilità di dribbling che porta, tra le altre cose, i calciatori più dotati a resistere maggiormente alle cariche avversarie, grazie ad un controllo più efficace della sfera. Stesso discorso per la gestione dei passaggi, ancora più precisa e pulita nel leggere l’inclinazione della leva analogica e la forza impressa. Anche in questi frangenti il nuovo Personality +, ovvero quel set di miglioramenti atto a rendere ancora più unico ogni atleta virtuale, garantisce un diverso risultato nelle situazioni più disparate. Se registi del calibro di Xavi o Iniesta riescono sempre a trovare il giusto equilibrio per passare in maniera ottimale il pallone, un cursore come Pepe potrebbe imprimere troppa forza, qualora pressato da troppo vicino o intervenuto sul pallone con troppo anticipo. Tutti questi elementi compartecipano a rendere ogni match ancora più realistico, per via dei diversi calciatori che di volta in volta reagiscono in maniera molto personale, a volte persino inaspettata, alle diverse situazioni di gioco. Uno degli effetti più immediati è il rendere qualsiasi lancio o qualsiasi frangente della partita potenzialmente utile per fare (o subire) qualcosa di pericoloso, annullando praticamente i tempi morti.Durante la nostra prova abbiamo assistito ad uno scialbo 0-0 tra Real e Lione, che poi improvvisamente a cavallo del novantesimo ha visto tre gol in rapida successione, per colpa di alcune dormite difensive. Questo elemento mette in risalto anche la nuova intelligenza artificiale capace di muovere le squadre in maniera credibile e reagire per giunta a risultati apparentemente compromessi. Come parte del Personality + ora i giocatori più tecnici si esibiranno in tutta una serie di numeri e movimenti in grado di rendere giustizia alle loro capacità balistiche.Per rendere riconoscibili i diversi atleti ed essere quindi in grado di sfruttare le loro caratteristiche sono stati aumentati gli indicatori per comprendere le caratteristiche del giocatore. Una serie di icone comparirà di fianco al nome dei nostri campioni per far comprendere al volo le loro specialità. In questo modo sapremo immediatamente chi è un regista, che bravo nel dribbling e chi un rapace d’area. Saper sfruttare queste specialità permetterà di vincere le partite..e di sbloccare qualche obiettivo.
We are elevenCome dicevamo la grande novità annunciate a Colonia riguarda il bistrattato ruolo del portiere. Dopo aver sistemato in maniera piuttosto convincente l’intelligenza artificiale che contraddistingue Buffon e compagni i ragazzi di EA Vancouver hanno pensato di dare la possibilità ai giocatori di interpretare questo ruolo. Con l’analogico sinistro ci si muoverà tra i pali, mentre col destro si deciderà il lato verso il quale gettarsi. Dei comodi indicatori (disattivabili comunque) suggeriranno la posizione ideale: il resto lo faranno il vostro tempismo ed i vostri riflessi. La simulazione funziona molto bene e nel giro di poche partite riuscirete a simulare perfettamente le uscite più avventate di Dida, per quanto riguarda le parate occorrerà aspettare più tempo. Come per un portiere vero, l’unico difetto dell’esperienza è riscontrabile in una certa avulsione dal gioco, soprattutto se protetti da una difesa impenetrabile, fattore che rischia di portare molti a prediligere i classici ruoli in mezzo al campo, molto più coinvolti nell’azione. Per provare a coinvolgere maggiormente l’estremo difensore i ragazzi di EA hanno pensato di dargli la possibilità di seguire la partita con una speciale telecamera in modo da poter suggerire ai propri compagni i movimenti più adeguati.
Questione di controlloUna delle novità inserite nell’edizione 2011, anche se non molto pubblicizzata, riguarda la maggiore possibilità di personalizzare le opzioni di gioco, in modo da plasmare il gameplay in base alle nostre esigenze. Dal tutto automatico con la possibilità di utilizzare due soli bottoni si passerà al controllo completo dell’atleta, decidendo persino se far valere la pressione dei grilletti analogici ai fini della velocità dello scatto e se attivare un aiuto per regolare la forza dei passaggi, la direzione dei cross, dei lob, etc… tanti sono i nuovi parametri con i quali personalizzare l’esperienza e regolare il livello di difficoltà. Nuovo è anche il sistema per cambiare il calciatore controllato, ora è possibile decidere se cambiare manualmente, farsi aiutare dal computer o farsi indirizzare in automatico solo sul ricevitore di passaggi lunghi.
Gioco pulitoDifficilmente giocando a FIFA 11 sfrutterete una delle tante telecamere capaci di cogliere l’azione da vicino, ma prediligerete una visuale più ampia grazie alla quale imbastire le vostre azioni. Per questo riteniamo importante che il gioco si mostri molto pulito e godibile non solo durante i replay, ma soprattutto se visto dalla distanza. I nuovi shader ed i nuovi modelli poligonali riescono infatti a rendere il nuovo capitolo ancora più bello e definito dell’edizione dedicata ai Mondiali Sudafricani, grazie ad una pulizia di fondo superiore capace di esaltare tutta una serie di nuove animazioni e movimenti capaci di inserirsi alla perfezione all’interno dell’impalcatura dello scorso anno. I movimenti di una lettura errata della traiettoria o un atleta che cade goffamente sono tutte cose forse non fondamentali per la riuscita di un buon gioco, ma assolutamente importanti per la costruzione della simulazione definitiva, capace di restituire all’utente tutte le situazioni e le emozioni di una partita di calcio.Come da tradizione ottimo il comparto sonoro con una soundtrack molto varia e ricca e l’ottimo commento inglese. Non si sa ancora nulla per quanto riguarda la telecronaca italiana, sperando ovviamente continuino il processo di perfezionamento del bagaglio di frasi del duo Caressa-Bergomi. Su entrambi questi elementi incide la nuova opzione per personalizzare l’audio in game, ma tratteremo meglio questa funzionalità in sede di Review.Dal punto di vista della longevità sono presenti tutte le modalità della scorsa annata, ognuna di esse rivista e corretta per l’occasione, garantendo in questo modo la solita ottima durata.
– Gameplay ulteriormente perfezionato
– Si può impersonare il portiere
– Graficamente ottimo
A poche settimane dall’uscita FIFA 11 sembra destinato a bissare gli elevati livelli qualitativi delle precedenti edizioni. Il gameplay proposto sembra compiere un ulteriore passo verso la simulazione definitiva, perfezionando ulteriormente l’intelligenza artificiale dei portieri, la fisica della palla e l’interazione tra i corpi. Il Personality + aiuta a rendere ancora più tattico il gioco e la possibilità di utilizzare anche i portieri completa il sogno di avere un team virtuale. Che dire, non ci resta che attendere e sviscerare la versione definitiva.