In prossimità dell’uscita abbiamo potuto mettere le mani su di un nuovo livello dell’attesissimo Epic Mickey, l’interessante esperimento che vede coinvolti Disney e Junction Point, la software house di Warren Spector. Questa volta a Milano non c’era il creatore di deus ex, ma Paul Weaver, il direttore della produzione. Con lui abbiamo giocato a Jungle, un livello che riprende alcune caratteristiche da Pirati dei Caraibi e alcuni protagonisti di Peter Pan.
Il viaggio di MickeyA differenza di quanto molti sono portati a credere, per via delle prime immagini rubate in fase di sviluppo, Epic Mickey è una sorta di viaggio onirico e meraviglioso attraverso ottant’anni di storia Disney, nel quale vedremo l’icona della casa di produzione, Topolino, vagare per le Wasteland, una sorta di terra di confine nella quale sono stati riuniti molti dei personaggi secondari della casa dei sogni, a partire dal coniglio Oswald, il primo cartone animato creato da Walt Disney, che per un problema di diritti d’autore è stato abbandonato a favore di Mickey Mouse che probabilmente ha raggiunto il successo a lui destinato. Il rapporto tra Oswald e Topolino è quindi quello di due fratelli un po’ invidiosi l’uno dell’altro, ma che col tempo impareranno a conoscersi ed apprezzarsi.
Wiimote alla manoLudicamente parlando Epic Mickey è un platform adventure in terza persona inframmezzato da alcune sezioni in due dimensioni. L’accento dell’intera produzione è posato sull’esplorazione e sulle scelte da compiere: ogni nemico o ogni oggetto avrà due o tre modi differenti per essere raggiunto, solitamente una via diretta ed una più avventurosa. In questo livello aperto dovremo gestire le due vernici a nostra disposizione per creare o dissolvere determinate strutture, che andranno a comporre il nostro percorso. Lo scopo di questo piccolo livello sarà quello di aiutare il pirata Starkey, un ex membro della ciurma di uncino, in modo tale che ci apra il passaggio per proseguire nella nostra ricerca. Lui sta cercando tre strani simboli ed inoltre è bloccato in questo livello per via di alcuni brutti ceffi che gli bloccano il passaggio. Starà a noi scegliere se aiutarlo in entrambi i compiti o farsi aprire solo il passaggio. Questa scelta porterà delle conseguenze, infatti renderà disponibile Starkey più avanti nel gioco, cambiando in questo modo dinamicamente la narrazione.
Abbiamo poi avuto il modo di scambiare due chiacchiere con Paul Weaver, ecco cosa ci siamo detti:
Spaziogames Abbiamo assistito a un notevole cambiamento di rotta se confrontiamo le prima immagini di Epic Mickey, con gli ultimi video distribuiti. Da una versione molto dark dell’universo di Mickey Mouse ad un onirico viaggio all’interno di 80 anni di storia Disney. Come si spiega questo cambiamento? Cosa è cambiato negli anni?
Paul Weaver Tutto questo è dovuto a tutta una serie di situazioni sfortunate. Se le prime immagini diffuse non fossero state rubate non ci sarebbero stati fraintendimenti sulla direzione artistica del gioco, ovvero l’impressione che improvvisamente si sia cambiata rotta all’intera produzione. Perché questo non è il nostro caso, dato che quello che è stato mostrato era solo una piccola parte dell’intero concept di gioco, che prevedeva sin dall’inizio tantissimi stili diversi. Abbiamo infatti disegnato un numero davvero enorme di differenti Topolino durante la fase di concept, così come tanti sono stati i nemici o i mondi. Quello che la gente vide all’inizio fu solo una piccola scheggia delle tante cose che avevamo preso in considerazione, un solo sviluppo di un progetto molto più ampio che ha preso il nome di Wasteland. In questo modo i primi concept art rubati sono stati alla fine scartati dal team per ottenere quello che è l’attuale veste grafica, ovvero una sorta di punto di contatto tra questo stile ed uno che possa prevedere l’utilizzo di pittura e che possa mostrare il tipico tocco Disney, che è quello che siamo felici di poter proporre.
SG Topolino è un personaggio estremamente ben caratterizzato e conosciuto. È stato difficile lavorare con un simile soggetto, soprattutto cercando di cambiare il modo con cui questo viene percepito, ossia una sorta di personaggio per bambini?
Se pensiamo a Topolino in ogni tipologia di media nel quale è stato notiamo che è il numero uno: lo è nei cartoons, lo è nei fumetti. Inoltre se pensi a lui e torni indietro negli anni, ti verrà in mente Fantasia e molte altre cose. È tutte queste cose assieme, ma nella storia dei videogiochi lui è sicuramente apparso in un gran numero di ottimi prodotti, ma non è mai salito al livello che solitamente gli compete, quello di icona dei videogames. Penso che sia questo quello al quale stiamo puntando.
SG Il 3D è una tecnologia molto importante nel cinema. Sarebbe stata utile per il suo gioco? E quale pensa sarà il suo ruolo in futuro?
Si lega tutto col discorso della tecnologia a disposizione al momento dello sviluppo: se tornassimo indietro al 2008 il 3D cominciava ad emergere in superficie al cinema. Per i videogiochi credo che avrà un ottimo potenziale nel prossimo futuro, per esempio Nintendo credo condurrà questo cambiamento con il nuovo 3DS, che sono convinto sia un incredibile hardware, dato che permette di vedere in 3D anche senza l’ausilio di occhiali.