Il vecchio adagio che recita: ”Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che cerca, ma non sa quello che trova”, sembra essere decisamente adatto a Bungie: dopo gli anni passati su Halo, infatti, lo studio statunitense ha voltato pagina dedicandosi a Destiny, nuovo e ambizioso progetto di cui abbiamo diffusamente parlato anche negli scorsi mesi. L’attenzione su su questo titolo, difatti, è andata crescendo sempre di più, e nelle scorse ore sono trapelati nuovi e interessanti dettagli sulle varie situazioni di gioco. Andiamo a vedere, allora, se questa nuova strada intrapresa dal team fondato a Chicago è più grande e migliore della precedente.
From Russia with loveUna delle tipologie di missioni su cui è stata fatta luce è stata la Strike Mission, opzione disegnata presumibilmente per offrire un’esperienza shooter tutto sommato veloce, e finalizzata allo scontro finale con un boss. Una delle location mostrate era ambientata nella Russia devastata dall’arrivo da Fallen e Hive, due delle razze aliene ostili presenti nel gioco. Lo scopo del team formato da tre Guardian (i soldati impersonati dai giocatori) era quello di esplorare la Cosmodrome, disastrata installazione un tempo destinata ad accogliere coloni, ed arrivare a raggiungere il ben poco raccomandabile Devil’s Lair. Non bisogna dimenticare, però, che nelle intenzioni degli sviluppatori Destiny vuole essere prima di tutto un mondo online persistente: anche per questo, dunque, durante le fasi di gioco appena descritte i giocatori avranno l’opportunità di girare liberamente per l’ambiente circostante, incontrando magari qualche nemico e imbracciando le armi nella speranza di un ricco loot. Per segnare un determinato obiettivo sulla mappa, a questo proposito, sarà possibile sfruttare ad esempio il touchpad del DualShock 4, rendendo più semplici gli spostamenti.Durante queste fasi free roaming, nello specifico, sono stati mostrati i comportamenti di Hive e Fallen. I primi rappresentano dei nemici corazzati che, attaccando in piccoli gruppi, cercano lo scontro ravvicinato. E’ evidente come questo tipo di attacco ben si sposa con la strategia di combattimento dei Fallen, minacce più mobili e che cercano di stanare il giocatore nascosto in eventuali ripari. Ai di là delle semplici unità, poi, si affiancano i capitani delle due specie, nemici decisamente più ostici da sconfiggere e con armi maggiormente pericolose.Una volta passata la voglia di girovagare, nel momento in cui si ritorna sui propri passi, e si sceglie la via che porta all’inizio della missione vera e propria, l’ambiente di gioco muterà: nessun altro giocatore esterno, ad esempio, potrà più allungare le mani sul loot della squadra, mentre ogni singolo giocatore del team potrà contare sul proprio bottino di guerra individuale.
Nella tana del nemicoCome è noto, in Destiny saranno presenti tre differenti classi, che prendono il nome di Titan, Warlock e Hunter. Parliamo proprio di questa ultima opzione: durante lo scontro con Hunter e Hive descritto precedentemente, ad esempio, è stato possibile utilizzare un attacco corpo a corpo, oppure alternative più interessanti come il fucile da cecchino e un pulse rifle buono per gli attacchi da media distanza. Oltre ciò, ogni Hunter potrà contare su abilità speciali, disponibili dopo un dato tempo di ricarica: una di queste, ad esempio, è la Ghost Gun (conosciuta anche come Golden Gun), che permetterà di usufruire di due colpi che infliggeranno danni devastanti ai nemici circostanti. Un altro possibile sentiero di sviluppo dei propri poteri speciali porterà all’utilizzo di una seconda abilità, chiamata Arc Blade, una sorta di lama che sprigiona energia buona per danneggiare i nemici. Durante l’utilizzo di questa abilità, peraltro già intravista in alcuni trailer diffusi negli scorsi mesi, la visuale si sposterà in terza persona, di modo da permettere di indirizzare meglio i vari attacchi.Parliamo poi del Warlock, una sorta di stregone che predilige l’utilizzo di poteri piuttosto che di armi. Rispetto all’Hunter, ma anche al Titan, questa classe sembra essere leggermente più debole dal punto di vista della forza bruta, ma rimedia a questa mancanza con abilità speciali decisamente interessanti; tra queste vi è la Nova Bomb, capace di esplodere e far sbalzare i nemici.Per quanto riguarda il Titan, scelta che più delle altre due si avvicina alla fanteria, c’è da dire che questa particolare classe potrà contare sulla possibilità di creare uno scudo, chiamato Ward of Dawn, capace di assorbire gli attacchi dei nemici. Ogni classe, dunque, potrà contare su differenti personalizzazioni delle abilità, che nell’economia dei vari scontri di gioco rivestiranno un’importanza tattica notevole. Tutto ciò assume una certa rilevanza, infatti, nel momento in cui si considera che alcune abilità potranno risultare utili a tutto il team di giocatori: parlando ancora dello scudo utilizzabile dal Titan descritto poco fa, è evidente come questo elemento possa essere utilizzato per proteggere più giocatori. Altre abilità specifiche, invece, potranno rigenerare rapidamente l’energia dei propri compagni di avventura.Spostandoci invece sulla descrizione dell’arsenale a propria disposizione, va detto che Destiny sembra possa vantare numerose possibilità di personalizzazione: ogni giocatore, infatti, potrà contare su slot dedicati ad armatura, tre armi e granate. Tra le varie opzioni si segnala il cannone a mano, potente arma capace di rappresentare la soluzione a molte situazioni ostiche, e il fucile da cecchino utilizzato dall’Hunter, che rievoca sensazioni simili a quelle scaturite dall’uso dello Sniper Rifle System 99 di Halo. Non mancano anche le possibilità di trasporto rapido: durante alcune sequenze di gioco, infatti, è stato mostrato lo Shrike, veicolo fluttuante che permette di spostarsi velocemente tra i vari ambienti di gioco, e di superare determinate alture e ostacoli.
Questioni di interpretazionePer qualcuno questo prossimo Destiny potrebbe essere inteso come una sorta di Halo elevato alla massima potenza. Il community manager della produzione, Eric Osborne, vede la faccenda in questo modo: ”Abbiamo pensato alle diverse sfide di design che ci si sono presentate davanti, un po’ come fatto all’epoca col multiplayer di Halo…la domanda è stata: come coniugare le diverse modalità di gioco con la narrazione, e con i contenuti in cooperativa?”La risposta a queste domande, come visto, sembra essere un mondo di gioco libero da esplorare, pieno di combattimenti e quest da completare. In ogni caso, Destiny non sarà uno di quegli MMO che richiedono una costante presenza online del giocatore: ”Non si dovrà per forza giocare ogni giorno: tutti quanti abbiamo un lavoro, dei figli” specifica Osborne ”Il gioco deve essere compatibile con la vita reale di ognuno di noi”/. L’esigenza di creare un titolo a misura di giocatore, però, non sembra abbia distolto le attenzioni degli sviluppatori dalle esigenze dei giocatori che pretendono un’esperienza più coinvolgente: ”Abbiamo voluto pensare anche alle numerose persone che vorranno giocare a Destiny per 6, 8 ,9 mesi, oppure un anno. Questi utenti hanno una prospettiva a lungo termine, sono molto legati al gioco”, spiega il community manager.Tutto questo lavoro di bilanciamento si scontra inevitabilmente con alcune problematiche specifiche legate al gameplay; solo per fare un esempio, ci si potrebbe chiedere quale sarà lo spazio sul mercato per un titolo che, per quanto è stato possibile capire finora, riproporrà molte situazioni “spiritualmente” vicine ad Halo. Lo stesso Osborne, relativamente a particolare aspetto, non sembra temere più di tanto la concorrenza di Titanfall e compagnia: ”Stiamo solo cercando di creare il gioco che amiamo, e di sviluppare un ottimo action shooter, ma penso che saranno le possibilità di personalizzazione del personaggio e il carattere persistente del mondo di gioco ad essere determinanti. Penso che un mondo vivo, che ad esempio offre molti posti da visitare e in cui poter partecipare a quest e raid, all’interno di una struttura da shooter, sia per i giocatori un qualcosa di molto intrigante”.
Differenze sottiliConcludiamo questa lunga anteprima di Destiny parlando un po’ delle tematiche più social del titolo: è stata contemplata, ad esempio, la presenza di alcune emoticon richiamabili tramite la croce direzionale del pad, così come sarà possibile esibirsi in balletti celebrativi dopo una qualche vittoria sul campo di battaglia. Sebbene queste sequenze non siano state mostrate, è lecito pensare che rientreranno a far parte della versione finale del titolo, in versione migliorata e ampliata.Un’altra feature su cui ancora si sa poco, ma che è evidentemente interessante, è legata a quello che si potrà fare all’interno della Torre, l’ultimo avamposto rimasto sulla Terra abitato dai Guardian. Sarà qui, infatti, che i giocatori potranno incontrarsi, comprare e vendere oggetti, e formare i gruppi che si lanceranno nelle varie avventure. Come si può vedere, le potenzialità di questa sorta di social network all’interno della produzione Bungie sembrano essere elevate.L’ultimo argomento da trattare riguarda la grafica: tralasciando le considerazioni sulla realizzazione di ambienti e personaggi, considerato che ci sarà tutto il tempo per analizzare meglio questi aspetti, è interessante notare quello che Osborne ha dichiarato rispetto alle differenze tra le varie versioni del titolo. Secondo il community manager, le controparti Xbox One e Playstation 4 differiranno da quelle Xbox 360 e Playstation 3 ”principalmente per la grafica”.Ulteriori differenze si ritroveranno ”nella gestione del touchpad sulla PS4, sulla quale faremo buon uso di alcune feature. I pilastri su cui si fonda il gioco, in ogni caso, saranno presenti su ogni versione”.
– Le dinamiche shooter appaiono solide
– Possibilità di personalizzazione dei personaggi promettenti
– Le attività da svolgere all’interno della Torre sembrano avere potenzialità
Quello che abbiamo descritto è solo un assaggio delle potenzialità di Destiny: mancano ancora, in effetti, notizie sul multiplayer competitivo, sulle altre tipologie di missioni, o ancora sulle feature social che permetteranno l’interazione tra i giocatori all’interno della Torre.
Quanto visto finora, dunque, è un comparto FPS che i giocatori amanti di Halo non sembra faticheranno a riconoscere: per sapere se si tratta veramente di un mondo di gioco persistente e capace di intrattenere i giocatori per ore, però, non resta che aspettare. Per ingannare l’attesa, l’invito è ovviamente quello di rimanere su queste pagine, per news e aggiornamenti.