La conferma c’è: Dead Island si farà! Il titolo annunciato nel 2007 e poi messo in cantina da Techland ha trovato finalmente un editore, Deep Silver, e dovrebbe comparire sugli scaffali alla fine di quest’anno. Gli amanti dell’universo dei non-morti possono iniziare a sognare, o meglio ad avere incubi su questo nuovo progetto ambientato su di un’isola che sembra uscita da una cartolina delle Hawaii, ma che non è propriamente una meta consigliata per le vacanze.
L’isola che non c’è!
Partiamo, come sempre, da quello che sappiamo. Innanzitutto, un paio di giorni fa, il nuovo trailer rilasciato dagli sviluppatori ha fatto rimanere a bocca aperta buona parte del mondo video ludico e tutti gli appassionati di film quali “L’alba dei morti viventi” o “28 giorni dopo”. Il video promette finalmente un approccio diverso da quello generalmente utilizzato in un videogioco in cui la fanno da protagonisti i morti viventi. Pare che nella storia impersoneremo un’amabile famiglia in vacanza in un hotel turistico (il Royal Palms Resort) sull’isola di Banoi in Papa Nuova Guinea. Probabilmente non faremo in tempo ad abbronzarci che un’epidemia trasformerà quasi tutte le persone circoscritte nel raggio dell’isola in un branco di feroci zombie con una voglia matta di pancreas, polmoni, cervello, intestino, cuore e altri organi umani vitali. I nostri chiaramente. La sopravvivenza sarà un’impresa ardua poiché avremmo armi e munizioni limitate e spesso, dicono gli sviluppatori, ci troveremmo a lottare disperatamente con coltelli, asce e mazze da baseball. Inoltre tra una battaglia e l’altra non mancheranno i momenti che ci spiegheranno i motivi dello spargersi della terrificante epidemia. La prima novità è che finalmente il tema della sopravvivenza verrà trattato in modo drammatico, quindi toglietevi dalla testa i vari Dead Rising e The House of The Dead. Sembra che la trama, il coinvolgimento e l’ansia saranno i capisaldi di Dead Island, il che ci porta inevitabilmente a dei paragoni con la saga di Resident Evil e altri videogiochi affini.
Sulla componente grafica sappiamo poco, ma dalle immagini che possiamo trovare facilmente in rete non dovremmo affatto rimanere delusi e l’isola di Banoi sembra esser stata riprodotta egregiamente, così come la rappresentazione degli zombie e dei personaggi. Sulla fisica, invece, c’è un grosso punto interrogativo, ma sappiamo così poco su quale approccio verrà dato alla giocabilità da non intuire nemmeno se questa sarà molto o poco necessaria.
Una questione di esperienza.
Il gioco sarà un FPS con tanta azione legata ad elementi RPG. All’inizio potremmo scegliere quale protagonista impersonare tra alcuni personaggi pre-impostata: per ora l’unico che c’è dato conocere è l’ex rapper Sam B. Man mano che avanzeremo nella storia e supereremo certi obiettivi secondari acquisiremo esperienza che servirà ad aumentare le caratteristiche del nostro alter ego. Speriamo vivamente che queste ministorie non interferiscano con il coinvolgimento nella storia principale altrimenti si correrà il rischio di diluire troppo le meccaniche FPS e quelle RPG anzichè avere la somma delle due esperienze.Una forte componente di divertimento sarà costituita dalla modalità cooperativa, potremmo avanzare nella storia con un massimo di quattro giocatori contemporaneamente che potranno entrare ed uscire dal gioco in qualsiasi momento senza intaccare la narrazione. Se invece preferissimo approcciare il gioco alla Silent Hill (notte-luci spente-cuffie) potremmo comunque farlo senza problemi.Come abbiamo detto il giocatore si troverà catapultato in un incubo in cui dovrà affrontare zombie e minacce diverse che, speriamo, comporteranno un minimo di approccio tattico. Non basterà impugnare un ascia e premere il pulsante attacco il più velocemente possibile (il buon Dante insegna…), ma sarà necessario conoscere bene i punti deboli di ciascun non morto.
Dubbi.
Quello che ancora non ci è dato sapere è se l’approccio ai combattimenti sarà improntato sulla mischia, con zombie che ci circondano e corrono come forsennati, o alla Doom 3, con zombie che per lo più attaccheranno frontalmente e in spazi chiusi. Inoltre resta da vedere quanto effettivamente la concentrazione di quelli di Techland sarà impiegata sulla storia; dal trailer rilasciato sembra essere una componente essenziale ma non sarebbe la prima volta che un trailer lasci intendere una cosa totalmente diversa dal gioco che rappresenta. In ogni caso avremmo un approccio diverso con gli zombie da quelli visti fin ora grazie alla componente RPG. Un altro dubbio importante è se e in quale quantità saranno inseriti gli enigmi. Difficilmente questi ultimi finiranno con l’essere l’elemento chiave del gioco, evitando di farci ripassare dieci volte nelle stesse location per rimediare una chiave nascosta in un camino; d’altro canto un’assenza totale di questi potrebbe ridurre il titolo ad un action puro alla Dead Space che abbasserebbe la componente survival-horror diventando più che altro un action-horror: spara e vai avanti. Staremo a vedere.
– Narrazione ed atmosfera drammatica
– Componente RPG mista all’FPS
– La speranza di tornare a fare ottimi giochi sugli zombie è l’ultima a morire
Gli amanti dell’horror che aspirano da tempo ad un ritorno al buon vecchio combattimento con armi bianche (ricordiamo il coltellino maledetto di Chris Redfield nel primo Resident Evil) e ad una narrazione curata staranno già sbavando sulle immagini e sui video in circolazione così come gli amanti della lotta in cooperativa; l’unione tra action e RPG è un ingrediente interessante e, se sfruttato bene, potrebbe anche essere qualcosa di più. I dubbi sono ancora molti, forse troppi, ma pian piano faremo in modo di tenervi aggiornati sugli sviluppi di questo gioco che, forse forse, paradossalmente, tornando allo stile Resident Evil porterà una ventata d’aria fresca sul mondo degli zombie sui videogame.