Londra – Arkham Asylum è stata una delle sorprese più piacevoli di tutto il 2008: un piccolo team inglese è stato infatti capace di confezionare uno degli omaggi più riusciti e sinceri all’uomo pipistrello, un titolo capace di restituire al giocatore la sensazione e il senso di potere e controllo che solo l’essere il Batman può suscitare.Due anni sono stati necessari per raccogliere i feedback del pubblico e strutturare un seguito in grado di mantenere le ormai elevatissime aspettative dei fan, un secondo capitolo che espanda quanto più possibile il gameplay ed il potenziale del titolo e che porti il Cavaliere Oscuro ad esplorare il suo habitat naturale: la giungla metropolitana.
Arkham CityLa principale differenza tra il predecessore e questo sequel è espressa chiaramente dal titolo: se Asylum vedeva Batman muoversi all’interno di enorme manicomio criminale, fatto di spaziosi reparti ed un’area aperta comune, Arkham City permetterà di muoversi liberamente per un’enorme città, dilaniata dai supercriminali sfuggiti dalle strutture di sicurezza. Potremo spostarci tra le vie (o meglio tra i tetti) della città ascoltando le conversazioni dei criminali per scoprire nuovi indizi sullo svolgimento della trama o su come risolvere un determinato enigma. Il territorio di Due Facce rispecchierà la sua personalità multipla, mentre quello del Joker pullulerà di pagliacci e sorprese – probabilmente poco divertenti.L’espansione degli ambienti di gioco e la conseguente libertà hanno costretto gli sviluppatori a ripensare completamente alle meccaniche di gioco così da sviluppare un gameplay che permetta al giocatore di agire come Batman, ma di farlo in un contesto credibile. I ragazzi di Rocksteady hanno dunque lasciato intatti tutti i gadget che l’uomo pipistrello aveva faticosamente collezionato in Arkham Asylum, oggetti che gli consentono di tenere sotto controllo la città dai tetti e di muoversi indisturbato nell’ombra.
Muoversi sui tettiÈ esattamente in questa situazione che si apre il gioco: il Cavaliere Oscuro domina Arkham City dall’alto di un palazzo. Gli avvenimenti che hanno concluso Arkham Asylum stanno avendo delle dure conseguenze, tanto che Catwoman è caduta nelle mani di Due Facce e dobbiamo salvarla prima che sia troppo tardi. La città che si apre sotto di noi sembra ampia e dettagliata: lo stile degli sviluppatori inglesi è stato applicato ad un territorio immenso, dall’aspetto corrotto e malato, dai tanti dettagli che punteggiano l’orizzonte, fatto di vicoli bui squarciati da insegne luminose impazzite. Il tutto si muove fluidamente, anche se allo stato attuale si notano alcuni difetti come del bad clipping o un po’ di V-synch, l’aver assistito alla presentazione su di uno schermo cinematografico ingigantiva ogni minima sbavatura. L’unica cosa certa è che Arkham City è un netto passo in avanti rispetto ad Asylum, con ambienti decisamente più dettagliati e soprattutto una libertà d’azione finora impensabile.Grazie al Sequenziatore Crittografico riusciamo a scansionare le frequenze della città, intercettando prima una radio locale ed in seguito le comunicazioni di alcuni scagnozzi di Harvey Dent. Parlano del piano del loro capo, ma non riusciamo a capire altro: l’unica cosa che ci rimane da fare è chiedere gentilmente maggiori informazioni, ma in prima persona.Spiegando le nere ali Batman spicca il volo. Starà a noi decidere dove andare, se continuare con il viaggio, se sfruttare il rampino per raggiungere ancora più velocemente un posto e se piombare direttamente tra i malcapitati avversari. Nel nostro caso questa è l’opzione più adatta e ci permetterà di rivedere l’Uomo Pipistrello in azione. Il sistema di combattimento appare immutato, costruito intorno alla capacità di Batman di tenere a bada più avversari contemporaneamente, alternando attacchi diretti con feroci contrattacchi. Per rendere più fluido il combat system sono state inserite nuove animazioni e la possibilità di usare la armi in maniera più semplice e dinamica.In questo modo un pugno di tirapiedi di Due Facce non ha resistito al nostro attacco se non per qualche secondo ed il loro capo ha immediatamente spifferato dove il supercriminale tiene prigioniera la gattina. L’aggiornamento della missione evidenzierà immediatamente dove dovremo andare sulla mappa: la vecchia Courthose. Durante il tragitto avremo modo di salvare Jack Rider o di trovare i soliti trofei dell’Enigmista, entrambi elementi che aiuteranno a ricevere nuove notizie sul background della città o dei suoi cittadini più eminenti, oltre che a sbloccare qualche segmento bonus più avanti nel gioco. Per muoverci più velocemente basterà semplicemente mirare al cornicione più vicino e poi da lì librarsi in volo. Sfortunatamente sembra non verrà inserito nessun mezzo di trasporto alternativo, leggasi Batmobile, dato che il focus degli sviluppatori era nel cercare di far sfruttare al giocatore le tante capacità di Batman e probabilmente una sezione di guida avrebbe un po’ snaturato questo elemento.
Faccia a faccia con Due FacceNaturalmente accedere all’edificio non sarà cosa facile, l’ingresso sorvegliato da una ventina di scagnozzi. Farli fuori sarà un compito semplice, il problema sarà invece liberarsi della guardi armata sul tetto: sfruttando un percorso secondario riusciremo a stordire il cecchino per poi dedicarci tranquillamente a massacrare tutti i suoi compagni.Una volta dentro assisteremo a una cut scene nella quale vedremo che Catwoman non era poi così in pericolo e liberatasi dalle manette ci aiuterà a fare piazza pulita dei malviventi. I personaggi femminili saranno nuovamente molto formosi e sensuali, tanto che la gattina continuerà a provocare Bruce, che stoicamente la salverà da un colpo da cecchino sparato dal Joker. Mandata al sicuro Selina, attiviamo il Detective Mode per analizzare la scena. Rilevando dove il proiettile ha perforato il vetro e dove si è conficcato sul pavimento calcoliamo la traiettoria del colpo e capiamo che il Joker si trova su di un campanile vicino. Durante l’utilizzo del Detective Mode vediamo che nei sotterrai è rinchiuso Calendar Man, un fanatico delle date. Se provassimo a giocare Arkham City in giornate particolari, come Natale o Pasqua, il folle ci darebbe tantissime informazioni su queste festività!Nella cella di fianco vi sarà un trofeo dell’Enigmista, che per essere attivato richiederà l’utilizzo del Batarang Telecomandato: dovremo guidare questo gadget prima su di un generatore elettrico impazzito ed in seguito, una volta carico di energia elettrica, dovremo guidarlo contro una centralina di corrente disattivata.
JokerVolando proveremo a raggiungere il campanile del Joker. Durante il tragitto le conversazioni di alcuni brutti ceffi ci daranno nuove informazioni sul gioco, mentre lo scanner ci indicherà i punti raccomandati per utilizzare il rampino. Potremo persino aggrapparci su di un elicottero che pattuglia le strade e farci trasportare in giro per la città da lui.Una volta arrivati alla chiesa verremo attaccati da Harley Quinn, ma anche in questo caso non sarà un grosso problema. Provocante come al solito, ci lascerà alle cure di alcuni simpatici scagnozzi armati. In questo caso potremo decidere di lanciare immediatamente una bomba fumogena o ascoltare il loro delirante e divertente dialogo, dove in qualche modo suggeriscono al giocatore cosa fare per risolvere questo apparente scacco matto. In questo ambiente chiuso il gameplay sembra riproporre pedissequamente quello di Arkham Asylum, con l’Uomo Pipistrello che dovrà muoversi velocemente da un cornicione all’altro per apparire improvvisamente alle spalle dei nemici e liberare gli ostaggi.Evidenziando un avversario col Detective Mode verrà suggerita la tattica migliore da utilizzare: ad esempio, nel caso esso si trovi dietro ad un muro apparentemente fragile il gioco ci consiglierà non di abbatterlo col gel esplosivo, ma direttamente con una potente spallata!Raggiuta la stanza del Joker scopriamo come il pagliaccio ci abbia lasciato in regalo diversi quintali di esplosivo. Purtroppo abbiamo dovuto rifiutare il gentile presente e dopo aver disinnescato la trappola siamo saltati fuori dalla finestra, un attimo prima che il Joker attivasse manualmente la fragorosa esplosione che ha sconquassato l’edificio alle nostre spalle.
21 ottobreDurante questa prima sessione siamo rimasti colpiti dal balzo tecnico compiuto dai ragazzi di Rocksteady: il mondo di gioco è infatti denso di dettagli ed effetti luce e si muove con discreta fluidità e sicurezza, senza caricamenti, se non tra gli ambienti esterni e quelli interni. I personaggi sono ben definiti ed ottimamente animati, ereditando parte delle movenze dal titolo precedente. Ancora non sappiamo se vi saranno particolari feature che differenzieranno le diverse versioni del gioco (come per esempio il 3D e il Physx per la versione PC di Asylum) ed è stato escluso completamente l’utilizzo dei vari sensori di movimento. Nei prossimi mesi avremo sicuramente nuovi dettagli in merito. Davvero ottimo invece l’accompagnamento sonoro, con musiche che sembrano prese in prestito dal film Il Cavaliere Oscuro ed un doppiaggio in inglese di ottima fattura.Pur affermando che Arkham City sarà un’esperienza completamente singolo giocatore ed escludendo eventuali modalità multiplayer, ancora non sappiamo nulla per quanto riguarda la longevità: speriamo solamente si mantenga sugli ottimi livelli di Arkham Asylum.
– Una nuova città da esplorare
– Si torna ad essere Batman
– Grafica notevole
Arkham City è sicuramente uno dei titoli più attesi del 2011. La capacità dei ragazzi di Rocksteady di immergervi nel mondo del Cavaliere Oscuro non è seconda a nessuno e le premesse per avere un nuovo, oscuro e maturo capitolo di questa serie ci sono tutte. Dal punto di vista tecnico, nonostante qualche piccolo difetto, sono stati fatti enormi passi in avanti e da quello sonoro si preannuncia un lavoro di qualità superiore. Il tempo che ci separa dall’uscita è ancora molto e speriamo gli sviluppatori ci stupiscano nuovamente ripulendo il gioco da tutti gli eventuali difetti ed infarcendolo di novità e sorprese, forse l’elemento più debole di questa presentazione. Gli amanti di Batman non potranno comunque che segnarsi il 21 ottobre sul calendario, e noi con loro.