Dopo un periodo di totale silenzio, grazie al materiale rilasciato al Captivate di Capcom tenutosi nei giorni scorsi a Miami, possiamo finalmente tornare a parlare di Asura’s Wrath, titolo atteso su PS3 ed Xbox 360 che già al Tokyo Game Show dell’anno scorso aveva destato particolare interesse per l’indiscutibile impatto visivo ed artistico del debut trailer offertoci al tempo. A cuor leggero possiamo tranquillizzare tutti coloro i quali hanno amato le atmosfere presentate con quel primo approccio visto al TGS perché il prodotto in questione promette ancora molto bene ed anzi, ora fa letteralmente venire l’acquolina in bocca.
La mitologia asiatica incontra la fantascienzaUn titolo come quello proposto da CyberConnect 2 è oggettivamente difficile da descrivere a parole. Questo non perché si avvale di una trama particolarmente complessa o di un gameplay estremamente elaborato, Asura’s Wrath spicca di prepotenza nella mischia dei nuovi titoli presentati da Capcom semplicemente per il suo stile: esagerato ed imprevedibile. Come evidenziato dallo stesso produttore Kazuhiro Tsuchiya, il gioco prende spunto dalla mitologia asiatica, fondendone gli elementi caratteristici con quelli della fantascienza e proponendo il tutto al giocatore in forma di action game. Una formula del genere prenderà vita in uno scenario inaspettatamente semplice, almeno nelle premesse. La trama infatti narra di Asura, una semi-divinità che viene tradita ed esiliata sulla terra dai suoi stessi ex compagni, le Sette Divinità. Quando questi ultimi rapiscono Mithra, la figlia del nostro eroe protagonista, l’obiettivo principale dell’intero gioco si delinea piuttosto chiaramente davanti ai nostri occhi: bisognerà sconfiggere uno ad uno tutti i traditori per salvare la fanciulla. Delle divinità malvagie in questione, soltanto una è stata finora rivelata da Capcom. Si tratta di Wyzen, una sorta di enorme Buddha che nel trailer mostrato al Captivate, a seguito di una estenuante sfida condotta praticamente alla pari con il protagonista, arriva ad essere di una misura visibilmente più grande di quella dello stesso pianeta terra per poi scagliare soltanto il suo dito indice contro Asura, il quale per quanto divino ha una statura che pare piuttosto simile a quella di un umano. La mano della creatura divina appare enorme e minacciosa dinnanzi al nostro eroe che però non si sposta di un millimetro, e forte del suo obiettivo si prepara ad attutire il colpo con le sue sei possenti braccia nuove di zecca. La scena si conclude con il protagonista in agonia, stramazzato al suolo dopo esser probabilmente riuscito a fermare l’imponente attacco del boss nemico. E questo era solo un esempio del tipo di situazioni epiche nelle quali dovremo confrontarci durante tutto il corso del gioco. I richiami alla cultura orientale nelle cut scene mostrate sono piuttosto evidenti anche ai meno filo-Jap: i visi dei personaggi ricordano le classiche maschere giapponesi nel loro modo di “fotografare” espressioni di intensa rabbia o di profonda saggezza, l’ambientazione desolata e mistica contribuisce allo stesso modo a delineare un’atmosfera “divina”. I toni del gioco sembrano ritrarre alla perfezione lo stato d’animo di Asura, costantemente animato da una rabbia incontrollata, che a quanto pare guiderà ogni suo folle tentativo di vendetta.
Non il solito action game!Nonostante le scarse informazioni di carattere tecnico trapelate fino ad oggi, appare decisamente chiaro che ad Asura’s Wrath l’etichetta di action game o di brawler non calza proprio a pennello. Innanzitutto, come ha fatto notare lo stesso Tsuchiya, saranno i progressi nella storia a dettare la struttura del gameplay e non il contrario. Questo significa che invece della consueta formula cut scene/combattimento/boss fight/, avremo un flusso meno ripetitivo e quindi privo di una precisa soluzione di continuità. Il titolo di CyberConnect 2 punta quindi sul ritmo alternato e sull’imprevedibilità, caratteristiche grazie alle quali le sezioni di gioco si preannunciano estremamente variegate. A più riprese si potrà passare da quick time event a fasi in stile scrolling shooter, seguite magari da sezioni di combattimento vere e proprie in cui sarà necessario buttare al tappeto orde di nemici minori. Proprio a questo proposito è stata mostrata in video una sequenza veloce in cui Asura, allo scopo di raggiungere un personaggio apparentemente a lui poco congeniale, si fa strada tra alcuni minion che nel contempo lo trafiggono utilizzando un inverosimile numero di lance. I game designer hanno inoltre evidenziato in particolare come proprio l’interattività dovrà essere il cuore pulsante di Asura’s Wrath. Il plot semplice e lineare renderà certamente questo proposito più semplice da realizzarsi, riducendo all’osso le sezioni che non richiedono l’intervento del giocatore. Purtroppo i dettagli riguardo l’aspetto tecnico del titolo sono ancora essenzialmente pochi, rimandiamo quindi questo aspetto ad un futuro approfondimento.
– Stile nuovo e unico
– Gameplay vario e imprevedibile
– Estremamente interattivo
Asura’s Wrath ha le potenzialità adatte per essere un titolo particolarmente carismatico e fuori dal comune. Stando a quanto rivelato fino ad ora da Capcom, il punto di forza del gioco sembra essere senza dubbio lo stile artistico che, mescolando opportunamente elementi della mitologia asiatica e della fantascienza, risulta essere di forte impatto visivo già dopo una prima occhiata. La trama si presenta piuttosto semplice e lineare, narrando il classico dramma di un padre che si vede portar via la propria figlia. Il tutto è però ambientato in un mondo fantastico in cui i protagonisti sono vere e proprie divinità pronte a combattere fino allo sfinimento e all’autodistruzione pur di ottenere ciò che vogliono. Il gameplay, per il poco che è stato rivelato, appare per ora estremamente vario e slegato da qualsiasi regola di continuità. Nel complesso, un prodotto affascinante ed ancora avvolto da un alone di mistero che non mancherà di generare grandi attese nel pubblico, speriamo ben riposte.