Anteprima

Warlock 2

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a cura di FireZdragon

Miami – Tra maghi, vichinghi e guerre su scala mondiale, al Paradox Con di Miami abbiamo anche trovato il tempo di provare per un paio d’ore Warlock II: The Exiled, nuovissimo titolo di strategia in arrivo nel corso del 2014 ad opera di Paradox Interactive. Sulla falsariga del suo predecessore, Warlock II ci riporterà in un regno incantato pieno di creature ostili, offrendoci una storyline completamente nuova e un sacco di elementi mai visti prima nella serie. Con questa anteprima dunque vogliamo darvi una panoramica di quello che ci attende e rivelarvi le nostre prime impressioni su quanto giocato.
Dov’è la mia staffa?
Il mondo di Ardania è andato in frantumi e i vari continenti si sono sparpagliati nello spazio. Esiliati su una di queste macro aree è finalmente giunto il tempo di imbracciare nuovamente lo scettro e riportare il nostro potere al massimo splendore, ovviamente facendo cadere la mannaia della vendetta su chi ha osato tradirci.
Appena prese in mano le redini di Warlock II il giocatore si troverà spiazzato, quasi disorientato da un’interfaccia stracarica di indicazioni, contatori e oggetti. Il primo impatto con il titolo non è infatti dei più leggeri da digerire, anche se i veterani della serie con molte ore sul primo capitolo alle spalle non ci metteranno molto a ritrovare il giusto feeling. Ci vogliono almeno una manciata di minuti per iniziare a capire come muoversi e, anche se le prime azioni da compiere sono elementari, le nostre scelte potrebbero già avere conseguenze importanti nello sviluppo successivo della partita.
Il gameplay tende infatti a lasciare al giocatore tantissime opzioni di sviluppo, instradandolo però al contempo in rami di produzione particolarmente articolati, capaci di dare una grandissima profondità al tutto.
La nostra prima capitale sarà dunque il vero e proprio baluardo difensivo finale, una città che andrà custodita gelosamente e fortificata con cura, sicché possa garantire stabilità al reame che andremo via via a conquistare. Nelle prime fasi di gioco, tuttavia, non sarà possibile concentrarsi esclusivamente sulla creazione di risorse, ma sarà indispensabile al contempo iniziare a generare truppe per espandere il proprio territorio e guadagnare preziosi dobloni d’oro extra. Con un sistema a turni classico, suddiviso in partizioni dove badare alle strutture, all’esercito e alle magie, è praticamente impossibile dimenticarsi di fare qualcosa e un sistema guidato ci obbligherà a compiere tutta una serie di azioni prestabilite prima di dare all’IA nemica il tempo e la possibilità di agire.
Con cura quindi andremo a piazzare fattorie e caserme per dare una solida base alla nostra popolazione, spingendoci successivamente a fortificare la città con armi di difesa e quartieri commerciali dediti all’ampliamento delle nostre ricchezze.
Solo con una buona quantità di oro nelle casse sarà così possibile iniziare ad assoldare il nostro esercito. Un’armata vastissima dove picchieri, arcieri e cavalieri devono coesistere per forza di cose, pronti a fronteggiare insieme le minacce che incombono sul regno e attenuare l’uno con l’altro i punti deboli dei propri commilitoni.
Puntate tutto ad esempio sulle truppe a lunga portata e nemici corazzati vi si avvicineranno rapidamente facendovi a pezzi, non badate alle retrovie e sarete circondati e sopraffatti in un batter d’occhio. Warlock II è insomma un titolo strategico fatto di meccanismi complessi, che funzionano perfettamente solo se mossi in perfetta sincronia, un ostacolo che ai più risulterà essere invalicabile.
Mille cose da tenere sott’occhio
I vari mondi di gioco sono particolarmente vasti e prima di riuscire ad esplorare anche solo la zona di partenza potrebbe essere passata una buona mezz’ora. In questi minuti i giocatori incontreranno i primi nemici, assalteranno i nidi di creature malvagie e tenteranno di raccogliere più risorse possibile prima di superare i portali di collegamento. Questi varchi magici funzionano esattamente come dei semplici teletrasporti e vi permetteranno di raggiungere nuove regioni fino a quel momento inesplorate. Per vostra sfortuna però la strada non è a senso unico e, una volta messo piede nei nuovi territori, tutti i nemici potranno utilizzare quel portale per assalire la vostra città iniziale. Il gioco quindi a questo punto si complica, con il sovrano costretto a gestire truppe, esploratori in avanscoperta e guardie per difendere i territori già conquistati, con il pericolo costante del respawn. Warlock II è un gioco che non da tregua, richiedendo massima attenzione su tutti i fronti. 
Durante il nostro tempo di gioco siamo andati avanti abbastanza da riuscire a conquistare una capitale nemica, assoldare un eroe e barcamenarci nella difesa delle due capitali in nostro possesso, ma abbiamo avuto la netta sensazione che il tutto potesse scapparci di mano da un momento all’altro a causa delle continue ondate di nemici che ci assalivano.
Oltre alle canoniche truppe, nei combattimenti potremo impiegare anche degli incantesimi particolari da far evolvere e sviluppare nelle torri dei maghi. Quasi duecento incantesimi ci aspettano nella versione finale del gioco, tra poteri rigenerativi, piogge di meteoriti o semplici buff e debuff da utilizzare sulle nostre unità o su quelle dell’avversario. Ricordiamo infatti che Warlock II sarà soprattutto un gioco multiplayer dove due o più stregoni potranno combattere per il dominio assoluto o unire le proprie forze per riunire tutto il regno di Ardania sotto un unico vessillo.

– Tantissime ore di gioco

– Necessita di strategia e pianificazione

Warlock II è un gioco complesso e indubbiamente indirizzato a quella nicchia di giocatori già amanti del genere. Difficilmente la produzione Paradox Interactive riuscirà ad avvicinare nuove leve al brand, ma di sicuro saprà rafforzare la sua posizione nel cuore degli appassionati con nuove feature, una notevole quantità di ore di gioco, nuovi incantesimi e un comparto multigiocatore in grado di aggiungere ulteriore linfa vitale al titolo.