Recensione

Hercules

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a cura di Krauron

Interessante notare come nel corso degli anni anche i cosiddetti tie-in siano diventati sempre più vicini a scelte commerciali e meno vicini alle esigenze degli utenti. Fortunatamente Hercules può essere ancora definito come un prodotto di stampo classico, divertente e legato al concetto di divertimento. Se non avete mai avuto modo di giocarci è giunto il momento di rispolverare questo titolo, sia per il valore storico dello stesso e sia perché, nonostante il tempo trascorso, il concept risulta ancora gradevole.

Cantami o diva del simpatico Ercole…Il primo impatto con il gioco non potrebbe essere migliore, grazie ad un comparto grafico che si rivela perfettamente fedele alle atmosfere del cartone animato e risulta fin da subito piacevole a vedersi. Tutto scorre via in modo lineare, anche troppo a dire il vero, a dimostrazione del fatto che la meccanica adottata dagli sviluppatori non si avvale certo di articolate dinamiche ma punto tutto sui consolidati canoni del genere platform, una delle poche tipologie videoludiche che è riuscita a mantenere inalterato il suo fascino nonostante il trascorrere del tempo. Il vostro protagonista si ritroverà quindi ad avanzare lungo dodici livelli, confrontandosi con un discreto numero di situazioni e nemici, ma senza mai soffrire più di tanto il “pericolo” imminente. Tutto ciò porta ad una prima considerazione sui pregi e sui difetti di cui si compone questo Hercules, in quanto se è pur vero che il titolo potrebbe essere caldamente consigliato ad un target piuttosto giovane, allo stesso modo il gameplay risulta troppo semplicistico nell’insieme e oltretutto non propone mai un livello di sfida all’altezza delle aspettative. L’insieme di questi fattori potrebbe causare il malcontento dei giocatori più esperti, tuttavia è bene sottolineare come lo stile di questa produzione sia comunque ben sopra a livelli qualitativi standard, impreziosito da numerose sequenze tratte direttamente dal cartone animato e tutto sommato divertente e giocabile. In effetti, nel valutare in modo appropriato un prodotto del genere vanno tenuti in considerazione tutti quegli elementi tipici che segnano il confine tra un buon gioco ed un titolo eccellente. Da questo punto di vista a livello strutturale il livello raggiunto è solo discreto infatti, in quanto nonostante le varie ambientazioni siano sufficientemente differenti l’una dall’altra il tutto si presenta senza percorsi secondari da seguire, né prove davvero ostiche da affrontare, con opzioni viste in decine di altri titoli.

Magnificenza divinaCome accennato in precedenza, il maggior pregio di questo titolo è quello di riuscire a calare perfettamente il giocatore all’interno della magia Disney, attraverso scelte grafiche di altissimo livello, sia per quanto la caratterizzazione dei personaggi che per soluzioni adottate per la realizzazione dei livelli. Anche il sonoro risulta molto ben ispirato e contribuisce a rendere rilassante lo svolgersi l’azione. Il sistema di controllo, pur limitato per azioni a disposizione, si rivela semplice ed efficace consentendo al giocatore di muoversi senza commettere errori per imprecisione, il che va tutto a vantaggio del divertimento che ne deriva. Il problema reale è quindi da riscontrarsi in una longevità decisamente sotto le aspettative, non tanto per una conformazione dei livelli povera di idee o scarsamente ricca di ispirazione, quanto per un livello di difficoltà che pare rivolgersi espressamente ad un target giovane senza tener conto delle esigenze dei giocatori più smaliziati, che avrebbero certamente gradito una sfida ben maggiore e la possibilità, ad esempio, di poter sbloccare modalità aggiuntive o aree segrete da affrontare. Così facendo il tutto si rivela spettacolare dal punto di vista puramente tecnico ma deficitario a livello di contenuti offerti, al di sotto della media del genere. Peccato perché il gioco risulta comunque molto valido e meritevole di essere preso in considerazione da parte di tutti coloro che amano i platform ed i personaggi Disney, ma i difetti presenti impediscono di ottenere l’eccellenza e limitano fortemente la rigiocabilità rendendo l’esperienza ludica bella a vedersi ma meno gratificante nel concreto.

– Tecnicamente superbo

– Meccaniche di gioco ben collaudate

– E’ un tie-in riuscito, e non è poco

-Nulla di troppo innovativo

– Livello di difficoltà debole

– Poco longevo

7.5

Prima ancora che uno spartano iracondo ci mostrasse le aberrazioni della mitologia greca, parecchi anni prima ci pensava un carismatico eroe Disney, usando ovviamente uno stile ben più leggero ma non per questo meno divertente e coinvolgente. Hercules è indubbiamente un prodotto riuscito, che non mira all’eccellenza solo a causa di limiti prestrutturali che hanno orientato gli sviluppatori verso meccaniche ed idee più “casual”. Il gioco si rivela comunque apprezzabile e divertente, consigliato ad un target giovane.

Voto Recensione di Hercules - Recensione


7.5