Immagine di Yurukill: The Calumniation Games | Recensione - Giochi mortali
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Yurukill: The Calumniation Games | Recensione - Giochi mortali

Una visual novel atipica che potrebbe convincere anche i non appassionati.

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Yurukill: The Calumniation Games
Yurukill: The Calumniation Games
  • Sviluppatore: IzanagiGames
  • Produttore: NIS America
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH , PS5
  • Generi: Avventura
  • Data di uscita: 8 luglio 2022

Da tempo, grazie agli eventi digitali organizzati da NIS America, avevamo messo gli occhi su diversi titoli in arrivo nel loro catalogo. Un gioco che ci aveva attirati in particolare era Yurukill: The Calumniation Games, visual novel decisamente atipica sviluppata da IzanagiGames.

Ad incuriosirci c’era, innanzitutto, l’idea che a scrivere la storia fosse Homura Kawamoto, autore di Kakegurui, ma anche il fatto che il gioco promettesse di mescolare le carte in tavola, unendo all’avventura sezioni shoot-em’ up sviluppate dal team G. Rev, ormai veterano del genere.

Il titolo è in arrivo l’8 luglio su PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch e PC, ma abbiamo avuto modo di giocarlo in anteprima. E fortunatamente le nostre attese non sono state affatto deluse.

Giochi mortali per ripulire il proprio nome

La storia di Yurukill: The Calumniation Games (soltanto Yurukill d’ora in poi) si apre con il nostro protagonista, Sengoku, che si sveglia in una cella, senza ricordarsi come vi sia arrivato. In realtà, anche prima Sengoku si trovava in una cella: è stato infatti condannato per 21 omicidi, e si trova in carcere da ormai dieci anni nonostante si sia sempre dichiarato innocente.

Questa cella, però, è completamente diversa rispetto alla sua. Non solo: sembrano esserci anche altre persone,  tra cui un ragazzo di nome Futa, che si trova in quella accanto alla sua, anch’egli totalmente ignaro del posto in cui si trovano.

Poco dopo il loro scambio di battute, fa la sua comparsa Binko, una misteriosa dossa che indossa una maschera volpina, nascondendo il suo volto. È lei a rivelare che i due si trovano su una nave, e che tutti i presenti sono “prigionieri” selezionati per partecipare a dei particolari giochi. Chi li vincerà avrà un premio unico: potrà dimostrare la sua innocenza, anche qualora non sia reale.

Scegliere di non partecipare è impossibile, anche perché ogni prigioniero ha intorno al collo un collare pieno di veleno mortale, che si attiverà se cercheranno di toglierlo.

Prima di scendere dalla nave, ogni prigioniero viene appaiato ad un “giudice” (in inglese executioner, che letteralmente sarebbe boia), che aiuterà il prigioniero nei giochi ma che potrà anche decidere di attivare il suo collare tramite la semplice pressione di un pulsante.

Sengoku viene appaiato a Rina, una misteriosa ragazza taciturna, che sembra sapere molto più di lui su quanto sta accadendo. Non vogliamo raccontarvi altro sulla storia, perché già nella prima ora di gioco ci sono dei piccoli colpi di scena che, ovviamente, faranno molto più effetto se non ve li aspetterete.

Senza entrare nel dettaglio, dunque, possiamo dirvi che la storia ci ha saputi coinvolgere ed appassionare, fino alla fine. Come toni e atmosfera, ci ha ricordato molto la trilogia Zero Escape, con cui condivide anche certi aspetti e tematiche narrative.

Se vi è piaciuta quella serie, troverete qui pane per i vostri denti; più in generale, però, la storia vi piacerà sicuramente se vi appassionano i racconti mystery con un focus sulla psicologia dei personaggi.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, abbiamo apprezzato molto il character design dei personaggi, che adotta uno stile piuttosto particolare rispetto a quello più gettonato nel mondo anime e manga al giorno d’oggi. Anche le fasi shoot’em-up sono realizzate ottimamente; sicuramente non sfruttano appieno l’hardware su cui girano (noi abbiamo testato il gioco su PlayStation 5), ma al contempo non sfigurano affatto.

Visto che non stiamo parlando di un prodigio tecnico, siamo sicuri che il gioco girerà senza intoppi anche nella sua versione Nintendo Switch (soprattutto sul modello OLED, che trovate disponibile su Amazon).

Una visual novel che non è solo visual novel

Solitamente avremmo ben poco da dire una volta giunti a parlare del gameplay di una visual novel. Yurukill, però, sfugge a questa regola. Come vi abbiamo detto, il gioco presenta infatti delle fasi shoot-em’up. Non solo: le sezioni visual novel sono divise, a loro volta, in diverse sotto-fasi.

Cerchiamo di fare chiarezza. Il gioco si presenta come una visual novel, per la maggior parte del tempo. Il nostro unico compito, qui, sarà quello di leggere i dialoghi tra i personaggi, cercando di tenere bene a mente quanto viene detto.

Questo perché spesso ci verrà chiesto di scegliere una risposta tra diverse opzioni disponibili; non sempre la scelta ha un grande impatto sulla storia, ma in alcuni momenti può fare la differenza tra la prosecuzione delle avventure ed un game over.

Durante gli Yurukill Games, però, ci troveremo all’interno di quelle che potremmo definire delle inquietanti attrazioni, dove la vita stessa dei nostri protagonisti sarà a rischio. In queste fasi, potremo muoverci liberamente tra diverse location, alla ricerca di indizi per risolvere un’enigma, condizione irrevocabile per proseguire.

Spesso gli indizi saranno nascosti dietro altri enigmi, che dovremo risolvere semplicemente utilizzando la logica. Pensate alla serie Professor Layton, per intenderci.

In altre sezioni, poi, ci troveremo a doverci difendere dalle accuse di altri personaggi, che vorranno attivare il nostro collare per ucciderci. Vogliamo rimanere vaghi per non farvi spoiler sulla storia, quindi diciamo soltanto che dovrete dimostrare la vostra innocenza rispetto alle accuse che vi vengono rivolte.Queste sezioni potremmo paragonarle alla serie Ace Attorney: dovrete utilizzare la logica e gli oggetti a vostra disposizione per scagionarvi dalle accuse, stando attenti a non commettere troppi errori di fila, pena la fine anticipata del gioco.

Infine, abbiamo le sezioni shoot’em-up. Grazie alla difficoltà regolabile, non dovete allarmarvi se non siete esperti del genere: vi basterà impostare il livello facile e vi ritroverete ben presto a godervi la storia. Se invece il genere vi appassiona, vi divertirete parecchio, perché queste sezioni sono state sviluppate con cura certosina, e non risultano affatto di troppo nel gioco.

Peraltro, una volta terminato un capitolo, le relative sezioni shoot’em-up diventano accessibili anche dal menù principale, dove potrete affrontarle alla ricerca del punteggio perfetto (confrontandovi anche con avversari da tutto il mondo grazie alle classifiche online).

Insomma, la carne al fuoco è davvero moltissima, e ci sarebbe ancora molto da dire; ancora una volta, però, ribadiamo di non volerli rovinare l’avventura. Varrà la pena scoprire tutto con i vostri occhi, mano a mano che proseguite nella storia. Anche perché è davvero impossibile rendere giustizia a Yurukill a parole: quello che vi abbiamo raccontato potrebbe sembrare soltanto un’accozzaglia di generi e gameplay differenti con poco collante pronto a tenerla unita, ma possiamo assicurarvi che le cose sono molto diverse, pad alla mano.

Ogni sezione di gameplay di Yurukill si lega perfettamente alle altre, e nessuna è stata svolta in modo sbrigativo. Certo, ci sono alcuni piccoli difetti: non tutti gli enigmi sono ugualmente riusciti: alcuni sono troppo semplici, altri sono resi poco chiari da una traduzione inglese non sempre eccelsa.

Al di là di questi difetti minori, però, Yurukill è un’avventura che ha qualcosa da dire a tutti gli appassionati di visual novel, ed anche a chi magari non è proprio avvezzo al genere: la presenza di sezioni volte a spezzare il ritmo narrativo potrebbe infatti fare avvicinare anche chi solitamente considera le avventure grafiche troppo pesanti da digerire.

Anche la durata è piuttosto beginner-friendly: la storia del gioco dura intorno alle 15 ore, una longevità tutto sommato contenuta rispetto ad altri titoli del genere. Se la componente shoot-em’up vi appassiona, potrete aggiungere anche altre ore di gioco, che andranno così ad arricchire l’offerta del pacchetto.

Yurukill: The Calumniation Games è in uscita l'8 luglio. Se interessati, su Amazon trovate la Deluxe Edition.

Versione recensita: PS5

Voto Recensione di Yurukill: The Calumniation Games - Recensione


8.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Storia appassionante

  • Diverse formule di gameplay ben amalgamate

  • Buon character design ed ottima OST

Contro

  • Localizzazione in inglese non sempre perfetta

  • Non tutti gli enigmi sono soddisfacenti allo stesso modo

Commento

Yurukill: The Calumniation Games è una visual novel che potrebbe convincere anche i non appassionati del genere. Questo perché, oltre a godere di un'intrigante storia mystery, il gioco presenta anche sezioni di gameplay che normalmente non ci saremmo aspettati da una visual novel. Ci sono enigmi e puzzle da risolvere, sezioni che ricordano la serie di Ace Attorney, senza contare le sequenze shoot'em-up. Questo riuscito mix dà al gioco un ritmo sostenuto, che potrebbe renderlo più appetibile per chi solitamente si fa spaventare dalle classiche moli di wall-of-text. Un'opera interessante nella sua commistione di generi, tanto per gli amanti delle visual novel quanto per chi si avvicina a questo panorama per la prima volta.