Xbox Activision, Bobby Kotick interviene "minacciando" il Regno Unito

Continua la lotta tra Xbox, Activision Blizzard e gli enti regolatori, tra cui il Regno Unito. Lotta in cui interviene Bobby Kotick.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Nel caso l'acquisizione Xbox Activision-Blizzard non fosse già movimentata di suo, ora interviene anche il controverso Bobby Kotick minacciando l'ente regolatore del Regno Unito.

Il responsabile dell'azienda che pubblica Call of Duty, con Modern Warfare 2 disponibile su Amazon sempre al miglior prezzo, è stato per un lungo periodo al centro delle cronache.

Bobby Kotick è per altro fortemente legato a Microsoft, perché la casa di Redmond lo approcciò per iniziare l'acquisizione proprio dopo la serie di scandali che lo hanno coinvolto.

Tra i quali c'è stato anche il tentativo di acquistare dei grandi outlet di stampa specializzata, con l'obiettivo di manipolare la percezione di Activision Blizzard durante la sua turbolenta gestione.

Dopo un lungo silenzio, Bobby Kotick torna per dire la sua riguardo l'epopea che sta coinvolgendo Microsoft e Activision Blizzard nella nota acquisizione.

E, come riporta VGC, lo fa con delle velate minacce verso l'ente regolatore britannico.

Il CEO di Activision Blizzard ha affermato che bloccare l'acquisizione da parte di Microsoft rappresenterebbe un duro colpo per l'ambizione del governo britannico di diventare una superpotenza tecnologica.

Nella settimana in cui la Competition and Market Authority (CMA) del Regno Unito pubblicherà i suoi risultati provvisori sull'accordo, Kotick dice la sua in maniera decisamente passivo-aggressiva:

«Se un accordo come questo non può andare a buon fine, non saranno la Silicon Valley, saranno la Death Valley.»

La dichiarazione è andata in onda sulla CNBC, nello stesso giorno in cui il Primo Ministro britannico Rishi Sunak ha annunciato la creazione di un nuovo dipartimento governativo autonomo per la scienza, l'innovazione e la tecnologia.

Una dichiarazione che arriva in un momento di vero stallo, visto che sta per finire il periodo che la CMA si è presa per analizzare il caso.

Che fa eco alle parole di Satya Nadella, di qualche mese fa, rivolte a tutti gli enti regolatori nell'invocare il diritto di fare concorrenza.