Xbox Activision, altre aziende si schierano in incognito contro l'acquisizione

L'affare tra Xbox e Activision continua ad accumulare avversari, con tre aziende che in incognito hanno espresso preoccupazioni.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

L'affare Xbox Activision-Blizzard è ormai diventato un caso per cui potrebbe venire fuori tranquillamente una sceneggiatura da spy movie, soprattutto dopo l'arrivo di altri "tre" nemici di Microsoft.

Un film in cui immaginiamo uno degli enti regolatori che sta indagando sull’acquisizione per impedire che Xbox Game Pass (a cui potete abbonarvi tramite Amazon) diventi eccessivamente potente sul mercato, come un villain.

Perché è pieno di colpi di scena, segreti e informazioni più o meno diffuse in maniera indiscreta, come il fatto che Sony e Microsoft potrebbero essersi incontrate "di nascosto" per Call of Duty.

Il tutto mentre arriva anche una possibile scadenza per il gran finale, perché Xbox tenterà di chiudere l'affare di Activision-Blizzard nel giro di qualche settimana.

Ma prima della fine non può mancare un ultimo (?) colpo di scena per tenere alta la tensione perché, come riporta VGC, altre tre aziende si sono buttate nella mischia.

Tre nuove società che hanno dichiarato alla Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito le loro perplessità nei confronti dell'acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Xbox.

Una manovra che viene definita dannosa per la concorrenza, per cui le aziende si sono dette molto preoccupate ed hanno esposto le loro ragioni alla CMA.

Mentre Satya Nadella, CEO di Microsoft, sostiene (ovviamente) che la manovra permetterebbe anzi di rendere il mercato più competitivo, queste misteriose aziende si uniscono quindi ad Nvidia e Google che avevano già espresso la loro preoccupazione, in particolare in ambito cloud e mobile gaming.

Il problema, più che Xbox Game Pass, è infatti il predominio che Microsoft potrebbe avere proprio nel settore crescente del gaming in mobilità.

Una delle soluzioni, secondo la CMA, sarebbe scorporare Activision Blizzard, di fatto farla a pezzi, per evitare un rischio di monopolio da parte di Microsoft. Vediamo cosa succederà a questo punto perché, prima o poi, questa storia dovrà arrivare ad una fine.