Valve è innamorata del PC e non è interessata a tornare su console

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sebbene, durante la scorsa generazione, il gigante Valve—per chi non lo sapesse, la compagnia dietro Steam—avesse fatto arrivare alcuni suoi prodotti anche su console, come Portal e Left 4 Dead, la cosa non si è ripetuta negli anni recenti, con la più giovane gen di console. Interpellato in merito, Gabe Newell ha spiegato senza troppi giri di parole il motivo di questa scelta: “ci sentiamo molto frustrati all’idea di lavorare in giardini circondati da mura.” “Ora come ora, noi amiamo il PC. Molto” ha aggiunto l’iconico uomo simbolo della compagnia. “A volte, provi a parlare con qualcuno che si occupa di product planning su console dell’idea di far arrivare un free-to-play e ti rispondono cose come ‘non siamo sicuri che sia una buona idea’, e tu puoi solo dire ‘ciao, questa nave se n’è già andata.'”Il riferimento è ad esempio a Team Fortress 2 che su PC, con la sua natura free-to-play, ha conquistato un pubblico praticamente sconfinato: in questo momento, il sito SteamSpy segnala che il gioco è nella libreria di oltre 38 milioni di persone ed è il terzo più giocato di sempre nella vita di Steam, con circa 9:50 di gameplay medio per utente.La situazione che Newell ha definito in qualche modo claustrofobica non è però esclusiva delle console, ma anche delle piattaforme mobile: “a volte abbiamo aggiornato un nostro prodotto anche cinque o sei volte in un giorno” ha raccontato Gaben. “Quando realizzammo l’app originale di Steam per iOS, una volta pubblicata, ottenemmo un sacco di feedback e il giorno dopo avevamo già pronto un aggiornamento.” Peccato che quell’aggiornamento non poté venire pubblicato prima di sei mesi: “non avevamo la più pallida idea del perché non potessimo pubblicarlo, non ce lo dicevano! Ecco, questa è la vita che si ha in questi ambienti di lavoro. Poi alla fine lo hanno fatto uscire! Ma mica ci hanno detto perché lo hanno fatto uscire.” “Era come se non sapessimo come agire” ha ricordato Newell. “Siamo semplicemente troppo stupidi per avere successo come sviluppatori su iOS.” Certo, molti autori hanno trovato la loro strada in questi ambienti di lavoro che Valve ritiene sgradevoli, ma “noi abbiamo nel nostro DNA il fatto che non ci troviamo molto bene quando qualcuno cerca di inserire un sacco di processi tra noi e i nostri consumatori.”Se speravate in un ritorno dei giochi Valve su console, quindi, il buon Gaben non sembra per niente intenzionato ad accontentarvi.Fonte: Kotaku