Ubisoft non molla gli NFT, nonostante il flop: "i giocatori non li hanno capiti"

Secondo Ubisoft gli NFT sono solo un beneficio ma "non sono stati capiti" dai giocatori.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Ubisoft continua a essere convinta che gli NFT rappresentino il futuro della propria azienda e dei videogiochi, nonostante il primo esperimento eseguito in tal senso si sia rivelato un flop.

Il publisher aveva infatti lanciato Ubisoft Quartz, una piattaforma per la distribuzione di NFT sui propri videogiochi, al momento disponibile esclusivamente per Tom Clancy's Ghost Recon Breakpoint.

Le vendite dei Token Non Fungibili si sono infatti rivelate estremamente basse, al punto che la compagnia potrebbe addirittura aver perso soldi dall'operazione, oltre ad aver dovuto fare i conti con una sempre crescente pubblicità negativa.

Ubisoft ha però dimostrato di voler insistere, ritenendo che gli NFT siano solo l'inizio di un grande cambiamento per il modo in cui saranno intesi i videogiochi in futuro.

Sembra che però l'azienda sia pienamente consapevole che gli utenti hanno reagito negativamente alle novità, come ammesso in un'intervista rilasciata a Finder (via Kotaku).

Secondo Nicolas Pouard di Ubisoft, l'introduzione della tecnologia blockchain sarebbe però un beneficio per i giocatori, solo che ancora non sarebbero stati capiti:

«Credo che i giocatori non comprendano quello che può portare per loro un mercato digitale secondario. Per il momento, a causa dell'attuale situazione e contesto degli NFT, i giocatori credono davvero che prima di tutto stiano distruggendo il pianeta, e in secondo luogo che siano uno strumento di speculazione.

Ma quello che noi [di Ubisoft] vediamo innanzitutto è il fine partita. E l'end game riguarda dare l'opportunità ai giocatori di rivendere i loro oggetti, dopo che hanno finito di usarli o che hanno finito di giocare il gioco stesso.

Quindi, davvero, è per loro. È davvero un beneficio. Ma per il momento non l'hanno capito».

Insomma, Ubisoft dimostra di non voler fare ancora nessun passo indietro sui Token Non Fungibili, anche se ancora una volta l'intervista fallisce nello spiegare come mai sarebbero necessari gli NFT rispetto all'attuale sistema di marketplace, già integrati con successo con altre piattaforme come Steam senza bisogno della blockchain.

Comunque la pensiate sull'argomento, solo il futuro sarà in grado di dirci se gli utenti «capiranno» davvero quello che è il potenziale degli NFT e se sarà davvero questo ciò che potremo aspettarci dai prossimi videogiochi.

In ogni caso, appare certamente curioso come la colpa sarebbe solo degli utenti, quando il senso degli NFT non sarebbe stato compreso nemmeno dagli stessi sviluppatori di Ubisoft.

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