Ubisoft cambia idea e segue Sony: i giochi PS5 e Xbox Series X ora costano 80 euro

Ubisoft ha deciso di aumentare il prezzo dei giochi next-gen, seguendo l'esempio di Sony e altri grandi publisher.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Alla fine Ubisoft ha deciso di seguire l'esempio di Sony, Take-Two e altri grandi publisher videoludici, aumentando definitivamente il prezzo dei titoli tripla-A destinati alle console di ultima generazione.

Significa che adesso i giochi di spessore per PS5 e Xbox Series X|S costeranno 70 dollari e 80 euro al lancio: il primo titolo a seguire questa nuova politica aziendale sarà Skull and Bones, il cui prezzo era già stato confermato e che non rappresenterà un'eccezione (potete prenotare la Limited Edition su Amazon).

Questo però non significa che qualunque gioco prodotto dalla compagnia sarà venduto alla cifra intera: il tutto sarà valutato in base agli effettivi costi di produzione di un progetto e sarà un approccio più sensibile.

Un'idea confermata del resto già dagli stessi sviluppatori proprio poche ore fa, quando è stato confermato che Assassin's Creed Mirage sarà venduto a un prezzo più economico.

Ad annunciare questa novità in via ufficiale è stato il CEO Yves Guillemot in un'intervista rilasciata al portale Axios (via VGC), ma ribadendo che il tutto sarà applicato soltanto ai «tripla-A grossi» e suggerendo una valutazione in base al tipo di prodotto.

Sembra inoltre che gli 80 euro saranno riservati esclusivamente ai giochi su console next-gen, proprio come il già citato Skull and Bones: un aumento che dovrebbe dunque riflettere i maggiori sforzi degli sviluppatori e i costi superiori di produzione.

Yves Guillemot ha ammesso che questo significa che alcuni giochi usciranno «allo stesso prezzo della competizione»: evidentemente, Ubisoft deve aver ritenuto che i tempi siano maturi per procedere a un aumento di prezzo che, ancora oggi, provoca forti discussioni all'interno della community.

Basti pensare per esempio al caso di The Last of Us Part I, le cui vendite nel Regno Unito sarebbero state inferiori alle aspettative, sebbene in pochi mettano in discussione l'effettiva qualità del prodotto stesso: non resta dunque che attendere la risposta del pubblico di fronte a un prezzo che sembra stia lentamente diventando la normalità.

Nelle scorse ore, il CEO di Ubisoft ha anche avuto modo di approfondire alcuni temi importanti in una ulteriore intervista, come la cultura tossica sul posto di lavoro e aggiornamenti sul suo programma NFT.