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Trust Callaz | Recensione - Una meccanica per giocatori

Abbiamo messo alla prova Trust Callaz, la nuova tastiera meccanica da gaming dal prezzo super-accessibile. Com'è giocarci?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Non ci sono dubbi che la prima regola per godersi al massimo i propri videogiochi, utilizzando una tastiera, sia accertarsi che la suddetta tastiera sia affidabile e reattiva. A tal proposito, negli ultimi anni sono tornate sulla cresta dell'onda le tastiere meccaniche. Parliamo di soluzioni che, allontanandosi da quelle a membrana che andavano invece per la maggiore, forti della loro silenziosità e della corsa breve dei pulsanti, propongono invece tasti con una corsa piuttosto lunga e con degli interruttori meccanici di vario tipo, che si adattano a esigenze differenti.

Tuttavia, la soluzione di una tastiera meccanica da gaming arriva spesso con uno scotto: un prezzo che potrebbe salire molto e farsi proibitivo. Con orpelli di ogni genere, non sempre poi davvero sfruttati dai videogiocatori, queste periferiche da gioco possono richiedere cifre dalle parti dei 150 euro. Cosa si porta a casa, invece, se si sceglie di risparmiare qualcosa?

Ci sono delle rinunce effettive per il videogiocatore o ci si può godere i propri titoli preferiti anche spendendo sensibilmente di meno e aspettandosi comunque affidabilità? Abbiamo deciso di mettere alla prova la Trust Callaz, una nuova tastiera meccanica dal prezzo molto aggressivo, per raccontarvelo.

Trust Callaz: cosa c'è nella scatola e come si presenta

In questo caso, parliamo di una periferica pensata per chi è interessato soprattutto a una meccanica che possa offrirgli tutto quello che serve per giocare: basterà collegarla al vostro PC (o alla vostra console se supportata, come Xbox Series X) per vedere immediatamente Trust Callaz prendere vita, con una soluzione gradevolmente plug and play.

All'interno della confezione cartonata (realizzata in rispetto dell'ambiente) è possibile trovare:

  • Tastiera Trust Callaz con cavo non rimovibile (USB 2.0) di 180 cm
  • Accessorio per la rimozione dei pulsanti
  • Manuale

Sebbene la scatola dia la sensazione di un prodotto piuttosto spartano, la prima impressione al tocco con la tastiera è molto positiva, complice la scocca metallica superiore che dà l'idea di un corpo robusto e ben progettato, rispetto alle tastiere che si limitano alla sola plastica.

Anche le dimensioni piuttosto raccolte colpiscono in positivo: la tastiera è un TKL, ossia è priva di tastierino numerico. Se questo può essere un grattacapo per chi utilizza la stessa periferica anche per lavorare e magari esegue molti calcoli (o sfrutta le scorciatoie per i caratteri speciali), è anche vero che è invece una manna dal cielo per chi ha una postazione da gioco non troppo ampia e si trova più a suo agio con una tastiera di piccole dimensioni.

La tastiera ha una lunghezza di circa 37 centimetri, con 14 centimetri di larghezza e più o meno 3 centimetri di altezza. Va da sé che parliamo, quindi, di una periferica che è molto comoda da posizionare anche per chi magari è solito sistemarla in obliquo per concentrarsi sui tasti WASD, fondamentali nelle sessioni di gioco.

Abbiamo anche apprezzato il fatto che la tastiera venga proposta con un layout in italiano. Molte altre proposte hanno invece un layout statunitense (o QWERTZ, in alcuni casi): è vero che durante le sessioni di gioco non cambia poi molto, ma se come noi utilizzate la periferica per diversi scopi, un formato diverso per il pulsante di Invio – oltre ad alcuni altri piccoli spostamenti soliti dei layout US – può tradursi in fastidiose perdite di tempo.

Nel complesso, dal punto di vista del design e della costruzione Trust Callaz ci ha sorpreso in positivo. Nonostante la fascia di prezzo, la tastiera è gradevole al tatto e alla vista, con la scelta di una placca superiore in grigio satinato, in lieve contrasto tono su tono rispetto ai pulsanti neri, che si rivela azzeccata. Personalmente, abbiamo messo le mani su meccaniche da gioco di altri produttori che costavano di più ma erano meno eleganti di questa nelle finiture e nella prima impressione.

Questione di switch

Per realizzare questa tastiera meccanica, Trust ha optato per degli switch lineari Outemu rossi: si tratta di un'alternativa un po' più economica rispetto ai più noti Cherry MX, comunque affidabile e ormai molto diffusa sul mercato. Il fatto che siano lineari significa che non restituiscono un feedback tattile: quando premete il singolo pulsante, ciascuno dotato di un suo switch, non sentite come una sorta di ostacolo da superare (come nei pulsanti di una macchina da scrivere, a cui si rifanno invece gli switch blu), prima che il tasto venga premuto a fondo.

Se è vero che questo non permette di rendersi conto dell'avvenuta pressione o meno già solo dal tocco, lo è anche che gli switch rossi (quelli lineari per eccellenza) rimangono quelli perfetti per giocare. Il motivo è che richiedono una forza di attuazione minore per essere attivati – e quindi, banalmente, ci si "stanca" di meno a schiacciarli – e di conseguenza il processo di cattura e invio dell'input è più rapido.

Di conseguenza, la tastiera Trust Callaz è comoda e piuttosto affidabile per il suo scopo primario, ossia giocare. Probabilmente, chi scrive tanto al PC per lavoro preferirà comunque una soluzione con switch che diano anche una risposta tattile, come quelli blu o marroni, ma nell'ambito dei videogiochi la periferica fa esattamente quello che prometteva.

Inoltre, i suoi switch sono abbastanza silenziosi: li abbiamo trovati più rumorosi dei rossi Cherry MX, ma più per via dell'impatto dei pulsanti contro la scocca metallica della tastiera, che non per il suono emesso dagli switch in sé. Significa, in breve, che potrete giocare a notte fonda senza il timore di svegliare qualcuno in casa, come potrebbe invece accadere con i rumorosi switch blu.

Posso personalizzarla?

Nonostante sia una tastiera molto accessibile, Trust Callaz propone anche la retroilluminazione RGB per ciascun pulsante, che vi permetterà di sbizzarrirvi nel dare un po' di colore alla vostra postazione. Tuttavia, la periferica è priva di un software che permetta di gestirne le impostazioni: questo significa che, nel caso della retroilluminazione, dovrete affidarvi a delle scorciatoie da tastiera per regolarne il ritmo come più vi piace.

Sono affidate a delle scorciatoie anche alcune altre possibilità, come quelle di modificare il volume di sistema, avviare o mettere in pausa un contenuto multimediale o disattivare il tasto Windows – vitale per evitare menù invadenti durante le sessioni di gioco.

In virtù dell'assenza di un qualsivoglia software di gestione, la tastiera non presenta invece la possibilità di registrare macro o funzioni particolarmente avanzate, il che la limita a fare "solo" il suo tradizionale lavoro.

Com'è giocare con Trust Callaz?

Per quanto riguarda l'esperienza di gioco in sé, ci siamo fatti accompagnare da Trust Callaz durante un po' di scorribande nei mondi virtuali: durante le avventure di V in Cyberpunk 2077, ad esempio, abbiamo apprezzato particolarmente la sua leggerezza. Nonostante il design dia una sensazione di buona rifinitura e solidità, infatti, la tastiera pesa solo poco più di 680 grammi, risultando molto maneggevole da sistemare come più ci veniva comodo a seconda della situazione. Certo, dal punto di vista del puro comfort è possibile sistemarla in una sola altezza predefinita (o tenerla del tutto) e manca un poggiapolsi per una migliore ergonomia.

Gli switch rossi si sono fatti apprezzare soprattutto quando avevamo bisogno di ricaricare rapidamente la nostra arma prima di venire eliminati dai nemici, o quando ci siamo messi alla guida e volevamo partire con un'accelerata rapida per seminare gli inseguitori.

Durante il gioco e mettendo alla prova gli switch Outemu si ha un po' l'idea di una soluzione economica – cosa che questa tastiera è – rispetto alle sensazioni che abbiamo di solito dagli Cherry MX rossi, ma non ci è mai capitato che l'esperienza del gioco venisse in qualche modo penalizzata o compromessa dalle performance della tastiera, che anzi è sempre stata piuttosto rispondente.

Parliamo, più che altro, di un certo feedback di "plasticosità" che si avverte, nonostante la scocca in metallo, quando si premono i pulsanti e soprattutto quando tornano al loro posto facendo percepire l'attivazione un po' rudimentale delle molle – in particolar modo quando si tratta di tasti più grandi, come Shift, Invio o la barra spaziatrice.

Per rilassarci con esperienze un po' più lente e ragionate abbiamo messo alla prova la tastiera anche su Sid Meier's Civilization VI, dove ci ha accompagnato negli spostamenti sulla mappa di gioco e nell'apertura rapida di diversi menù, senza colpo ferire. Esperienza simile anche in The Sims 4, dove l'accesso alle scorciatoie del gioco affidate alla tastiera è stato sempre rapido e senza margini di errore – il che è un grande vantaggio degli switch meccanici, in questo caso dotati anche di anti-ghosting.

Nel complesso, parliamo quindi di una tastiera affidabile per giocare ai titoli più svariati, che nell'uso effettivo tradisce un po' di più la sua natura economica soprattutto per la sensazione un po' rudimentale trasmessa dai suoi pulsanti, ma che non fa registrare nessun tipo di problematica e anzi si è sempre fatta avvertire come reattiva senza particolari indugi.

Se volete approfondire la conoscenza delle periferiche da gioco firmate Trust, su Amazon trovate un'ampia selezione.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Corpo solido ma gradevole nel design e nelle finiture

  • Switch meccanici lineari e ben fatti

  • Prezzo incredibilmente accessibile

  • Plug and play e immediatezza

Contro

  • Gli switch sono un po' rumorosi e nella pressione dei tasti più grandi si avverte di più la loro natura economica

  • Manca completamente un software per opzioni aggiuntive e personalizzazioni

Commento

Se siete giocatori onnivori che non vogliono spendere cifre particolarmente esose, Trust Callaz rappresenta un'ottima soluzione: sebbene suoni come una scelta di compromesso, ha in realtà tutto quello di cui la maggior parte dei giocatori ha effettivamente bisogno. Manca un software di gestione e questo limita le personalizzazioni, ma la periferica sposa a pieno titolo uno spirito da plug and play che permette di usarla all'istante senza troppi giri di parole: se è una filosofia che vi sentite di condividere, perché vi interessa giocare in comodità senza preoccuparvi di nient'altro, vi sentirete immediatamente a vostro agio e potrete spendere in videogiochi la differenza di prezzo che intercorre tra Callaz e un'alternativa di fascia alta, dotata di orpelli extra che probabilmente in ogni caso non usereste.