The Last of Us Part II: vibrazione migliorata su PS5, ma c'è un motivo

DualSense restituisce un feeling migliore grazie all'update di aprile

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a cura di Francesco Bellacicco

Redattore

Come molti sapranno, The Last of Us Part II ha ricevuto un upgrade per PS5 che ha incluso alcuni miglioramenti tecnici in grado di sfruttare la potenza dell'ultima console del colosso nipponico. Adesso, arrivano alcuni dettagli sul ruolo di DualSense in questa "nuova" versione.

Il controller di Sony ha infatti il compito (per sua natura) di accrescere la profondità dei titoli grazie all'implementazione di specifiche feature, tra cui il feedback aptico e i grilletti adattivi.

Nell'aggiornamento di aprile era stato incluso un update proprio per il DualSense, che secondo alcuni aveva l'obiettivo di ottimizzarne le prestazioni se utilizzato in modalità retrocompatibilità, in una sorta di "emulazione" di DualShock 4.

Se il bianco non è mai stata la vostra tonalità preferita, è bene ricordarvi che sono in arrivo due nuove colorazioni per il controller di Sony, per la felicità di tutti gli amanti delle tinte scure.

In occasione dell'upgrade citato in apertura, Kurt Margenau, co-director di The Last of Us Part II, è tornato a parlare del comportamento di DualSense nel gioco in un post su Twitter.

Oltre a beneficiare di una modalità a 60fps, creata sfruttando la potenza di PS5, l'esperienza è infatti arricchita da un nuovo "atteggiamento" del controller.

Nel seguente intervento, è possibile capire nello specifico di cosa si tratta, come riportato anche da IGN.com:

«Se state provando The Last of Us Part II su PS5, avrete notato che il feedback aptico risulta migliore.

Questo è possibile grazie a un update di DualSense pubblicato nel mese di aprile.»

Margenau si riferisce alla notizia menzionata in apertura, nella quale vi avevamo già parlato dell'aggiornamento, evidenziando come Sony non avesse incluso dettagli ulteriori su quanti e quali cambiamenti fossero stati effettivamente apportati.

Il co-director ha spiegato in modo più approfondito di cosa si tratta in una serie di tweet successivi, ricchi di dettagli.

Qualche mese fa, era stato proprio lui a chiedere a Sony di migliorare «i tempi di risposta, l'intensità e la struttura del feedback aptico in modalità retrocompatibilità», contribuendo al risultato attuale.

Murgenau ha proseguito spiegando che i due controller funzionano diversamente: il DualShock 4 possiede dei motori elettrici, mentre il DualSense monta degli attuatori «che possono rendere frequenza ed ampiezza con una grande fedeltà».

La conseguenza finale è che il nuovo controller «riceve degli input destinati originariamente a un motore (che ha una latenza molto maggiore) riproducendo la sensazione con una tecnica completamente diversa» e decisamente migliore, in grado di aumentare il livello di immersione.

Se, grazie all'aggiornamento per PS5 e alle nuove feature introdotte da DualSense, avete intenzione di immergervi di nuovo in The Last of Us Part II, vi interesserà sapere che un video ha appena svelato due dettagli sfuggiti a gran parte dei giocatori.

A testimonianza della dedizione e dell'affetto che i fan continuano a provare per il titolo, è stata condivisa una nuova illustrazione che immagina quale potrebbe essere l'aspetto di Ellie nel caso in cui il virus la infettasse (e il risultato è davvero inquietante).

Per quanto riguarda The Last of Us Part III, che in molti staranno già sognando, un dettaglio proveniente dal secondo capitolo suggerirebbe un'ipotetica nuova ambientazione in Europa che non mancherebbe di stupire gran parte della community.

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