Tutto dallo Starfield Direct: esplorazione, gameplay, combattimenti

Passiamo in rassegna tutto quello che è stato detto allo Starfield Direct, dove abbiamo potuto avere un corposo assaggio dal gioco Bethesda.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

«È un gioco Bethesda in tutto e per tutto». Quando Todd Howard lo rimarca, in apertura allo Starfield Direct, è perché sa bene cosa sia un gioco Bethesda. Abbiamo vissuto viaggi assurdi e meravigliosi, tra gli universi di The Elder Scrolls e il mondo post-apocalittico di Fallout. Dirci che Starfield manterrà intatta quell'anima e procedere a mostrarlo in una quarantina di minuti abbondanti di presentazione è una dichiarazione di intenti, a suo modo una sorta di rassicurazione.

Siamo sotto l'egida di Xbox, ora. Ma siamo la stessa Bethesda, in tutto il bene e in tutto il male che conoscete. E anche nelle ambizioni e nel voler essere visionari, a quanto pare. Durante il Direct sono stati rimarcati o svelati tantissimi dettagli sul gioco, su come funzionerà, su quali saranno le meccaniche con cui ci intratterrà. Facciamo quindi il punto in questo articolo di riepilogo, che si affianca al nostro precedente approfondimento.

Vi ricordiamo che trovate anche il riepilogo completo dell'Xbox Game Showcase che si è tenuto nelle scorse ore.

Visitate anche il nostro hub dedicato alla Summer Game Fest e il nostro hub unicamente riservato al mondo Xbox.

Cos'è Starfield

Era già stato detto a più riprese ma, casomai ce ne fosse bisogno, Bethesda ha confermato che Starfield vuole essere molto di più di uno Skyrim nello spazio. In precedenza, era stato lo stesso Howard a dare questa definizione del gioco, per far capire quale fosse l'idea del team, ma il titolo avrà in realtà molti altri sistemi.

Per riassumerlo in breve, ci darà la possibilità di creare il nostro personaggio e di esplorare liberamente migliaia di pianeti. Potremo trovare risorse, fare incontri amichevoli o ostili e, proprio come in TES o in Fallout, scoprire storie-nelle-storie. Partiremo magari per una quest primaria e ci perderemo a fare tante altre cose.

Costruiremo e gestiremo la nostra nave spaziale, il nostro equipaggio, sceglieremo la rotta e i pianeti da esplorare – generati proceduralmente.

La storia di Starfield

Dal punto di vista della narrativa, Bethesda Game Studios ha mostrato da vicino New Atlantis, che promette essere la più grande città mai vista all'interno dei suoi giochi. Si tratta, però, solo di una di quelle che potremo visitare, che avranno caratteristiche molto diverse. Ad esempio, è stata anticipata la presenza di una città mineraria e quella di una ad alta tecnologia che quasi somiglia alla Night City che conosciamo da Cyberpunk 2077.

Esplorando lo spazio incontreremo anche diversi gruppi, tutti con convinzioni, costumi (e approcci, potrebbero essere amichevoli o ostili) differenti. Ricordano un po' le gilde o le organizzazioni rispettivamente di The Elder ScrollsFallout.

Occhio anche ai criminali, che potrebbero farci passare un brutto quarto d'ora.

La vicenda sembra muoversi a partire da degli artefatti di cui entra in possesso la Constellation più o meno nel 2330: si tratta di una organizzazione dedita all'esplorazione spaziale e alla quale uniremo le forze all'inizio del gioco. 

I pianeti da esplorare

pianeti sono sicuramente il cuore pulsante dell'esperienza di gioco che Starfield mira a offrire. Bethesda Game Studios ha sempre sottolineato che ce ne saranno migliaia da visitare – e sapete che, soprattutto in SpazioGames.it, l'idea di quantità-su-qualità è sempre spaventosa. A tal proposito, però, il team ha provato a spiegare come funzionerà la generazione procedurale.

I pianeti avranno una generazione procedurale, ma ci saranno elementi realizzati a mano.
Il gioco si servirà di un sistema che genererà risorse e ci saranno alcuni elementi realizzati a mano, rappresentati da «blocchi di terreno» che si uniranno al pianeta procedurale via via che avanzerete. Unire queste due cose dovrebbe permettere di avere dei pianeti con una loro personalità, ma nessun giocatore incontrerà un pianeta uguale a quello incontrato da un altro.

Nei pianeti troveremo risorse (con tanto di picconi per estrarle), diverse tipologie di fauna e ovviamente flore differenti. Sarà possibile anche creare degli avamposti (un po' in stile Fallout) a cui affidare l'estrazione delle risorse, con tanto di NPC, o progetti di ricerca per sviluppare ulteriori tecnologie. Potremo costruirli praticamente ovunque e quando li costruiremo il gioco passerà a una visuale dall'alto che dovrebbe rendere più facile definirne la struttura.

Una parte fondamentale dell'esplorazione all'interno del gioco sarà, ovviamente, rappresentata dalle navi spaziali, che potremo guidare fino alla destinazione che vogliamo raggiungere (o, in alternativa, potremo usare il viaggio rapido). Per scorrazzare potremo infatti creare la nostra flotta e potremo personalizzare a piacimento le navi.

Nei diversi pianeti troveremo degli spazioporti adibiti a questi scopi: qui potremo comprare, vendere e modificare a nostra discrezione i nostri veicoli – in molti dettagli, come ad esempio le armi di cui sono equipaggiati, gli arredamenti interni, le componenti meccaniche. Per ogni cosa ci saranno dei moduli specifici, spiega Bethesda, e si potranno anche costruire delle navi buffe e divertenti, se l'approccio sci-fi troppo serio non fa per voi.

Un po' nello stile di Mass Effectin queste navi potrà anche seguirci un equipaggio. Via via che incontreremo dei personaggi nei nostri viaggi, potremo convincerli a seguirci nelle avventure (e averci delle romance). Ci saranno sia personaggi un po' più caratterizzati, che faranno da spalla al nostro protagonista, che altri più generici, a cui potremo dare dei compiti di cui prendersi cura nella nave.

I personaggi reclutabili hanno caratteristiche specifiche, che li rendono adatti a questo o quell'altro compito: starà a noi fare attenzione a ciò per cui sono davvero portati.

A proposito delle navi, è stato rimarcato che sarà anche possibile utilizzarle per combattere. In prima o in terza persona, potrete decidere di usare i moduli di offesa o di difesa durante il volo, se doveste voler attaccare un'altra nave per ottenere dei materiali. Potrete anche darvi alla pirateria (!), assaltando le altre navi per salirci a bordo e razziare tutto quello che trovate. In alternativa, sarà possibile attraccare presso altre navi ed esplorarle pacificamente, come visitatori, in cerca di nuove conoscenze ed eventualmente side-quest.

Creazione del personaggio

Già mostrata in precedenza, la creazione del personaggio permetterà di sbizzarrirsi per dare il nostro look all'alter ego che vogliamo realizzare e di cui vestiremo i panni. L'anima è la stessa di The Elder Scrolls e di Fallout, ma Howard e compagni promettono un editor molto più elaborato, che parte da quaranta preset ma che possa rispecchiare le più diverse tipologie di persone – e ci permetterà di personalizzare ogni aspetto, dai denti ai piercing.

È stato anche ribadito che, nella creazione del personaggio, potremo decidere il suo background, che ne influenzerà diversi aspetti: dalla religione alle origini familiari, passando anche per le capacità e l'esperienza in combattimento, ci saranno dei tratti specifici relativi al background che però potranno essere modificati, in alcuni casi, nel corso dell'avventura.

Ne avevamo parlato anche nel precedente articolo e, in un certo senso, il sistema ricorda quello dei tratti che si potevano assegnare anche in Fallout.

Combat system e abilità

A proposito di caratteristiche, potremo far apprendere al nostro personaggio delle abilità, spendendo dei punti che otterremo via via che saliremo di livello. Una volta sbloccata un'abilità, ci saranno delle sfide specifiche da affrontare, che permetteranno di migliorarla ulteriormente.

Tra le abilità mostrate durante lo show, che evidenziano quanti approcci diversi Bethesda vorrebbe offrire, abbiamo visto il controllo mentale, lo scippo, l'uso dei jetpack e la persuasione – un mix tra caratteristiche già viste nei precedenti giochi di ruolo e altre adattate per il contesto spaziale.

Le abilità saranno di diverse categorie: fisiche, sociali, combattimento, scienza e tecnologia.

Queste abilità si sposeranno anche all'armamentario che potremo sfoggiare. Il gioco si può giocare sia in prima che in terza persona, il che si lega anche alle sue meccaniche di shooting. Le armi sono personalizzabili e potenziabili in molti modi, assicura il team di sviluppo, che rimarca anche come la forza di gravità influenzerà gli scontri con i nemici.

Far scatenare una sparatoria in un pianeta dove la gravità è scarsa ha un effetto diverso che farlo in uno che si comporta in modo simile alla terra. Inoltre, in alcuni funzioneranno le armi a proiettili, in altri quelle a energia, proprio alla luce di questo. 

Constellation Edition, Game Pass e data d'uscita

Durante l'evento è stata presentata anche la Constellation Edition di Starfield, che includerà una replica funzionante dello smartwatch Chronomark di cui saremo dotati nel gioco, confezionato in una pregiata valigetta della Constellation – anche questa, identica a quelle che vedremo nei nostri viaggi spaziali.

Non sappiamo ancora quanto costerà in Italia, ma in USA i pre-ordini sono stati aperti a $299,99.

Al suo interno sono presenti:

  • Il gioco base (formato digitale)
  • Un'espansione di storia che arriverà dopo il lancio
  • Fino a cinque giorni di early-access
  • Skin Pack Constellation
  • Digital Artbook e Original Soundtrack
  • Steelbook del gioco
  • Patch di Constellation
  • Smartwatch e valigetta
  • Credit stick con codice del gioco inciso al laser.

Il gioco è atteso per il 6 settembre su PC e Xbox Series X|S. Essendo una produzione degli Xbox Game Studios (Bethesda è proprietà di Microsoft) Starfield sarà incluso fin dal lancio in Xbox Game Pass. Potete abbonarvi a Game Pass su Instant Gaming.