CyberPunk 2077, la sorpresa a chiusura della conferenza Xbox

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a cura di G

La pirotecnica conferenza E3 del Colosso di Redmond al Microsoft Theater si è chiusa alla grande con un nuovo trailer di Cyberpunk 2077, il tanto ambizioso quanto misterioso progetto di CD Projekt RED.
Se n’è parlato molto negli ultimi due anni, ma l’opera ha un’origine ben più remota, che addirittura precede il lancio del pluripremiato The Witcher 3.
Ispirato al gioco da tavolo di Mike Pondsmith, Cyberpunk 2020, fu annunciato dal Team Polacco nel lontano maggio 2012, in occasione della propria Summer Conference.
L’ammissione di un nuovo progetto fu la conferma dei rumors precedenti scaturiti da specifici annunci di lavoro pubblicati dalla software house di Varsavia che, mentre portava avanti i lavori su un Action RPG Fantasy (poi rivelatosi The Witcher 3), era alla ricerca di personale che contribuisse a dar vita ad un media videoludico con setting completamente inedito.
Tramite le prime informazioni ufficiali diffuse, Cyberpunk fu identificato come un gioco di ruolo open-world, collocato temporalmente nel 2077 e ambientato in una futuristica e distopica California.
L’IP, su cui piombò il silenzio per qualche mese, ottenne un primo trailer in CGI nel gennaio 2013. Nel filmato, un’affascinante donna, o meglio un androide o un ibrido con le fattezze femminili e componenti robotiche, veniva braccata e crivellata di colpi d’arma da fuoco dalla squadra speciale MAX-TAC. Si trattava della Psycho Squad, nonché  il team d’elite che si occupa delle più delicate operazioni di vigilanza all’interno della suddetta società anti-utopica.
Un trailer tanto accattivante quanto poco utile, se non come conferma del setting utilizzato. 
Venne, sempre nel 2013, annunciato l’utilizzo di una versione differente del motore grafico: non il RED Engine 3 che muoveva le avventure di Geralt di Rivia ma una sua versione aggiornata, il RED Engine 4.
Stando a quanto dichiarato dal Game Director, Mateusz Kanik, la narrativa sarà un elemento fondamentale di un prodotto che punta a proporre un sistema di dialogo unico.
CDPR doveva concentrare i propri sforzi sul prioritario The Witcher 3: Wild Hunt e sulle sue corpose espansioni. Per questo, nei mesi/anni successivi, le notizie su Cyberpunk 2077 sono state poche ed esclusivamente relative ad indiscrezioni, senza nessuna rivelazione ufficiale.
Lo stesso CEO dell’azienda, Adam Kiciński, dichiarò che non si sarebbe parlato di Cyberpunk fino al 2077, pardon, al 2017, ma che si sarebbe trattato del lavoro più grande e ambizioso della software house.
Ed effettivamente sull’opera calò il silenzio ad eccezione di alcuni dettagli relativi ad una possibile visuale alternabile/ibrida tra prima e terza persona e, nonostante lo spiccato carattere da avventura single player, il team non escluse la presenza di elementi multigiocatore.
In questo periodo di transizione che ci porta all’E3 2018 non è stato tutto rose e fiori.
CD Projekt è stata vittima di hacking e alcuni documenti relativi al gioco furono rubati; fortunatamente si trattava di informazioni vecchie che non avrebbero compromesso la validità del prodotto finale.
Dopo il caso “loot-boxes” in Star Wars: Battlefront II c’è stato anche tutta una polemica mediatico che non ha risparmiato nemmeno il team di Varsavia; coinvolto da una domanda diretta su Twitter, relativa alla possibile presenza di acquisti in game, 
CDPR ha risposto:
“Non c’è da preoccuparsi. Quando pensi a CP2077, non ipotizzare vincoli (d’acquisto) celati, ottieni quello per cui paghi, niente caxxate, solo un gioco onesto come Wild Hunt. Lasciamo l’avidità agli altri.”
In questo modo sono state categoricamente escluse le microtransazioni.
Arriviamo, quindi all’attualità: i rumors hanno anticipato la presenza Cyberpunk 2077 all’E3 2018 ed, effettivamente, così è stato.
Dal nuovo trailer scopriamo che le vicende saranno ambientate nella fittizia città californiana Night City. La mappa sulla metropolitana mostrata all’inizio del filmato potrebbe dare un’idea della grandezza e di come sarà articolata la struttura open-world.
Compare ripetutamente il logo Arasaka: si tratta della principale compagnia paramilitare dell’universo di Cyberpunk. L’ecosistema sociale è basato sull’idea di un mondo gestito da mega-corporazioni che esercitano il pieno controllo sull’economia degli Stati Uniti opprimendo la “classe operaia”; questo sfocia, ovviamente, nella protesta del popolo. 
S’intravede anche un altro marchio, quello di Orbital Air, impresa che è dedita al trasporto di persone e materiali nelle location dello spazio.
Trauma Team International è, invece, la corporation paramedica.
Nel futuro di Cyberpunk non potevano mancare le creature cibernetiche, sia che si tratti di veri e propri cyborg che di esseri umani con innesti robotici e, nel trailer, possiamo intravedere entrambe le “entità”.
L’architettura di Night City, come da tradizione del genere, fonde strutture americane con ampollosità più tipicamente asiatiche, caratterizzata da neon e luci che adornano strade ed edifici. Questo comporta abitudini sociali coerenti anche sul piano alimentare: nel video ci viene mostrato chi mangia hot dog e chi si sazia con il ramen.
Le notti nella metropoli californiana sembrano essere scandite dalla perdizione nei locali e dalla violenza delle gang che imperversa nei vicoli più cupi.
Un “Never Forget” scritto su un veicolo, fa probabilmente riferimento ad un evento traumatico, la Mob War, che ha portato al contesto politico e sociale del 2077 e alla diffusione delle armi da fuoco tra i cittadini.

Per il momento, questo è tutto ciò che sappiamo su Cyberpunk 2077, in attesa che i nostri inviati a Los Angeles possano scoprirne di più nel dedicato evento a porte chiuse di CD Projekt RED.