Oltre le nuvole, il luogo promessoci

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a cura di DjPralla

Dopo il successo inarrestabile di Your Name, probabilmente a molti è venuta la curiosità di andare ad approfondire la carriera della mente alle spalle di scrittura, disegno e regia. Stiamo parlando di Makoto Shinkai, oggi una figura di spicco nel mondo dell’animazione giapponese, che negli anni passati è stato capace di impressionare i fan con opere di alto rilievo auto prodotte, magari con l’aiuto di giusto sua moglie. Cortometraggi come Lei e il suo gatto, in bianco e nero e dalla durata estremamente ridotta; la voce delle stelle, dove ha realizzato ogni componente dell’opera fino ad utilizzare la sua stessa voce per il protagonista. In quel momento crescente della sua carriera Makoto decide di lanciarsi nella realizzazione del suo primo lungometraggio, nel 2004.
Promesse
Oltre le nuvole, il luogo promessoci arriva nelle sale italiane solo l’11 e il 12 aprile del 2017, mentre tredici anni prima faceva il suo debutto in patria. Per il suo primo lungometraggio Makoto Shinkai decide di restare nei paraggi dei temi trattati con l’opera precedente, ma modificando diversi aspetti. La trama ci porta in un Giappone alternativo, che dopo la guerra si ritrova diviso in due, in uno stato di perenne tensione. La guerra fredda è ormai entrata a far parte della quotidianità, e i ragazzi hanno imparato a conviverci, vedendo il territorio nemico (l’isola Hokkaido, in questo caso sotto il possedimento russo) come un mistero da risolvere più che come una minaccia. In questo setting Hiroki Fujisawa e Takuya Shirakawa nelle vacanze da scuola si impegnano nel lavorare in una fabbrica di missili al fine di raccogliere il necessario per completare un aeroplano di loro ideazione e costruzione, il Velaciela. Nel frattempo però si avvicinano entrambi a Sayuri Sawatari, loro compagna di classe, stringendo una relazione tanto forte che porterà anche lei all’interno della loro promessa: volare verso i territori nemici, verso la torre. Come poi sarà evidente anche nei futuri lavori di Shinkai, il regista non manca di inserire all’interno delle sue pellicole un qualcosa che squarci in due il cielo, che sia un razzo indirizzato all’estremità dell’universo, una stella cometa pronta a schiantarsi al suolo, o come in questo caso una torre che pare infinita, che da terra arriva fino in cielo (tanto alta da risultare visibile perfino a Tokyo). 
Gli anni passano
Nonostante le premesse possano far pensare a un slice of life scolastico solamente spostato in una realtà alternativa, il film prende quasi subito una piega differente, portando i protagonisti lontano dalla spensieratezza e dai giorni felici della vita scolastica. La storia che Shinkai vuole raccontare non è mai palese e si cela sotto molte scene che portano i ragazzi a prendere decisioni mossi dall’istinto e da sentimenti incomprensibili che provano nel profondo, nonostante si prendano lunghissimi minuti per riflettere su tutto ciò che sta accadendo e che accadrà. Un mondo inesplorato che neanche loro sanno come gestire, ma vogliono affrontare, per arrivare al compimento di quella promessa.
Trattandosi di un lungometraggio del 2004, il primo di Shinkai e per di più autoprodotto, fare un paragone con ad esempio Your Name si rivela particolarmente fuori luogo, dato che le due pellicole esistono in ambienti produttivi diametralmente opposti. In Oltre le nuvole è possibile vedere tutto lo sforzo con cui Mokoto ha voluto realizzare un film che rispecchiasse il più possibile il suo stile e le sue idee, anche con pochi mezzi. D’altro canto, però, ne risentono di molto le animazioni, che in più di qualche caso sono solamente abbozzate, ma soprattutto il design dei personaggi, che da sempre, è stato il tallone d’Achille per Shinkai, che in questo caso finiscono per avere il volto delineato da semplici punti nelle riprese a campo lungo. 

Valutare nel 2017 un film del 2004 autoprodotto è difficile. Da una parte c’è la voglia di scoprire le origini dell’artista più in vista al momento nel mondo dell’animazione; dall’altro c’è un livello produttivo che per forza di cose non riesce a stare al passo con la genialità dell’autore. Quindi vi consigliamo di andare a vedere Oltre le nuvole, il luogo promessoci, in modo tale da poter valutare con i vostri occhi la parabola ascendente che Makoto Shinkai sta percorrendo.