La World Health Organization ha riconosciuto ufficialmente il disturbo da dipendenza da videogiochi e, come detto poche ore fa, le discussioni sulla questione sono più vive che mai. Nel dibattito è intervenuta anche Sony, nella persona del CEO Kenichiro Yoshida, che ha invitato tutti a prendere il problema seriamente e a non sottovalutarlo.
Il dirigente aveva parlato in realtà ancora prima dell’ufficializzazione da parte della WHO, anticipando i tempi e spiegando:
Abbiamo bisogno di prendere questo problema seriamente e di adottare delle contromisure.
Sembra legittimo aspettarsi che Sony, in futuro – come ad esempio su PlayStation 5 – implementi ulteriori sistemi di controllo soprattutto per i minori, in maniera tale che il tempo che trascorrono in compagnia dei loro videogiochi preferiti non superi mai il confine del benessere e della salvaguardia della propria salute.
Nel frattempo, l’industria dei videogiochi si è espresso a sfavore di quanto emesso dalla WHO, dichiarando che ciò che conta è la moderazione, come in qualsiasi altro medium e qualsiasi altra forma di intrattenimento: l’uso eccessivo, qualsiasi cosa sia, è sempre dannoso.
Vedremo come proseguirà il dibattito nelle settimane a venire.
Fonte: ComicBook