Immagine di Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 | Recensione - Una sfida per veri cecchini
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Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 | Recensione - Una sfida per veri cecchini

Un altro passo avanti per la serie di CI Games

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Informazioni sul prodotto

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Sniper: Ghost Warrior Contracts 2
  • Sviluppatore: CI Games
  • Produttore: CI Games
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Sparatutto , Stealth game
  • Data di uscita: 4 giugno 2021

Il nome di Sniper Ghost Warrior non è certamente nuovo per i fan degli FPS tattici: il team di sviluppo polacco CI Games ha infatti sfornato, nel giro di una decina di anni, ben quattro titoli all’interno della serie, cinque se contiamo il titolo di cui andremo a parlare oggi, Sniper: Ghost Warrior Contracts 2.

Come si può intuire dal titolo, questo nuovo episodio riprende la formula dell’immediato predecessore, che quasi due anni fa era riuscito a portare la serie – da tempo ferma nel reame della mediocrità – ad un livello superiore, sebbene ci fosse ancora molto lavoro da fare per avere tra le mani un prodotto che andasse oltre una buona sufficienza.

Con Contracts 2 (useremo quest’abbreviazione d’ora in poi), la domanda di partenza è quindi se gli sviluppatori siano riusciti, stavolta, a confezionare un titolo in grado di dare nuovo lustro al nome della serie, portandola a nuove vette qualitative. Scopriamo insieme come sono andate le cose.

Mercenari, dittatori, conflitti geopolitici e si va in azione

Partiamo dal comparto narrativo di questo Contracts 2. Vogliamo specificare, qualora ve ne fosse bisogno, che non avevamo grandi aspettative a riguardo della storia intessuta dagli sviluppatori per la campagna del gioco; questo a causa dei capitoli precedenti che sull’intreccio narrativo puntavano poco o niente. E le cose non sono cambiate, a questo giro.

Ci troviamo infatti di fronte alla canonica trama da FPS ambientato ai giorni nostri: abbiamo un protagonista mercenario, ovviamente tra i più bravi in circolazione; abbiamo un Paese sconvolto da conflitti politici interni, attualmente guidato da un sanguinario dittatore. Insomma, tutti i cliché del caso sono presenti nell’intreccio narrativo di Contracts 2, che smette di essere interessante già dopo pochi secondi dall’avvio del gioco.

Fortunatamente non è questo il focus della produzione: è evidente, infatti, che per i ragazzi di CI Games la storia è soltanto un motore per dare avvio alle situazioni di gioco, che non ha la pretesa di coinvolgere ed emozionare il giocatore. Tolta qualche doverosa cutscene, dunque, il banale intreccio non scalfirà più di tanto la nostra esperienza, che si svolgerà interamente sul campo di battaglia.

Passando al comparto tecnico, qui possiamo notare un effettivo passo in avanti rispetto al primo Contracts. Certo, non aspettatevi miracoli: stiamo comunque parlando di una produzione di fascia media in uscita a cavallo tra l’ottava e la nona generazione di console (ricordiamo che la versione PlayStation 5 non ha, attualmente, ancora una data di lancio ufficiale).

Pur con i limiti del caso, dunque, abbiamo registrato un miglioramento, soprattutto per quanto riguarda gli effetti di luce e, più in generale, la fluidità di gioco, ancora minata da qualche imperfezione nel primo Contracts. Nessuna novità rilevante da segnalare, invece, sul fronte audio: il lavoro svolto, tanto sul doppiaggio quanto sugli effetti sonori, è più che discreto, in linea con quanto di buono aveva proposto l’ultimo episodio.

Contratti da portare a termine nel torrido deserto

Veniamo dunque al cuore di Contracts 2, vale a dire il gameplay. Come si può evincere dal titolo, il gioco eredita la formula di gioco rodata dall’immediato predecessore: ci vengono proposte cinque location di grandi dimensioni, all’interno delle quali dovremo portare a termine numerosi “Contratti” (vale a dire uccidere obiettivi specifici), avvalendoci della grande varietà fornita dal gioco in termini di armi, gadget ed elementi ambientali per portare a termine la nostra missione.

Come nel primo Contracts, ciascuna delle cinque mappe ha una buona estensione; pur non andando a riprendere dunque la struttura open-world offerta da alcuni capitoli del passato, Contracts 2 ci mette di fronte a livelli di dimensioni davvero generose, che ci daranno modo di usare al meglio le nostre abilità di cecchini. Le distanze da coprire sono, infatti, ancora più grandi rispetto al primo capitolo: ci troveremo spesso a compiere uccisioni spettacolari da distanze mirabolanti, ovviamente tenendo conto di elementi come caduta del proiettile, vento e spostamenti del bersaglio.

Il gioco, a questo proposito, riesce a trovare un buon compromesso tra simulazione e accessibilità: pur offrendo un approccio “realistico”, in cui prima di premere il grilletto bisogna tenere conto di tutti gli elementi di cui vi abbiamo parlato, Contracts 2 mette a nostra disposizione diversi aiuti che ci renderanno la vita più facile.

Starà a noi decidere quanti utilizzarne, in base anche al livello di difficoltà prescelto ad inizio partita. Ai livelli più bassi potremo addirittura godere di un mirino che ci consentirà di capire esattamente dove andrà a cadere il colpo; una buona introduzione per i neofiti che potranno poi scalare alle difficoltà successive una volta che si sentiranno più sicuri delle loro abilità.

Il gioco, tuttavia, non si compone soltanto di fasi di cecchinaggio. Anche in ragione della grandezza delle mappe, ci troveremo in situazioni in cui dovremo adottare altri stili. Per esempio, ci è capitato spesso di muoverci nell’ombra per eliminare silenziosamente i nemici in alcune loro postazioni; queste sezioni stealth sono state gestite molto bene dal gioco, e riescono a dare sensazioni che ricordano i recenti Hitman (anche in virtù della grande libertà di azione offerta dai due titoli).

Ci saranno anche fasi – brevi, ma comunque presenti – dove potremo tentare anche un approccio più diretto, usufruendo dei fucili d’assalto messi a disposizione. In generale, i combattimenti a fuoco funzionano bene anche grazie ad una IA che ha fatto molti passi avanti rispetto al passato. Permangono tuttavia alcuni problemi, sebbene saltuari.

Ogni tanto i nemici si allertano per poi dimenticarsi completamente di noi un attimo dopo, mentre altre volte utilizzano tattiche quantomeno discutibili per rintracciarci; oppure, al contrario, in certi frangenti abbiamo avuto la sensazione che i loro colpi fossero insensatamente precisi rispetto alla loro posizione. Fortunatamente, sono situazioni eccezionali, e di norma i nemici si comportano in maniera realistica ed intelligente, andando a fornire un buon senso di sfida anche ai livelli di difficoltà più bassi.

Nei livelli troveremo anche diversi obiettivi secondari da portare a termine: interrogare nemici per ottenere informazioni, disattivare stazioni dati; o ancora obiettivi extra come eliminare l’obiettivo in un certo modo e raccogliere documenti che andranno a regalarci buone ricompense in termini di punteggio. Per compiere alcune di queste azioni dovremo ricorrere ai numerosi gadget a nostra disposizione; un esempio è il drone, che ci viene introdotto già nel tutorial e che può servire tanto per l’hacking quanto per individuare nemici per noi non ancora visibili.

Si tratta di elementi che fanno da contorno al cuore da FPS, ma che comunque contribuiscono a donare una certa varietà alle situazioni presentate da Contracts 2. Il gioco, dopotutto, non punta tanto sul numero di missioni e mappe disponibili, quanto sulla rigiocabilità: la vastità di armi, gadget ed elementi ambientali preposti all’uccisione dei nostri obiettivi costituiscono infatti un incentivo per tornare sui nostri passi e tentare un approccio differente ad una missione già giocata, in cerca di un perfezionamento continuo delle nostre capacità.  Se questo tipo di approccio fa per voi, arriverete senza problemi a toccare le quindici ore di gioco.

Tirando le somme, Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 fa un passo avanti per la serie, migliorando l’ultimo capitolo sostanzialmente sotto ogni punto di vista. Manca ancora qualcosa, però, come potreste aver capito anche dal voto finale. Quello che manca è un guizzo creativo, un elemento contraddistintivo che porti la serie a distinguersi nettamente dalle altre proposte di genere presenti sugli scaffali.

Contracts 2 svolge un buon lavoro, ma si accontenta di questo: spunta tutte le caselle di ciò che un buon FPS tattico dovrebbe avere, senza però presentarsi con qualcosa che lo distingua davvero dagli altri – vuoi per level design, vuoi per innovazioni in termini di gameplay (difficili da apportare in questo genere, ma non per questo impossibili). Per questo, forse, dovremo attendere il probabile Contracts 3.

Versione recensita: PS4

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Voto Recensione di Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 - Recensione


7.3

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Divertente...

  • Numerosi approcci alle missioni

  • Difficoltà perfettamente adattabile

Contro

  • IA non sempre convincente

  • Ma manca quel "qualcosa" che porti la serie al livello successivo

Commento

Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 costituisce un ulteriore passo in avanti per una serie che, partita in sordina, ha saputo col tempo imparare dai propri errori e conquistarsi una sua fetta di appassionati. Quello che manca in Contracts 2 è un vero e proprio salto di qualità, qualcosa che consenta alla serie di differenziarsi maggiormente dai numerosi FPS tattici presenti sul mercato. Speriamo che il (probabile ma non ancora annunciato) futuro Contracts 3 riesca in questo intento.