Silent Hills poteva avere anche meccaniche da ARG?

Secondo quanto appreso da un'insider, una fonte ha rivelato che Kojima Productions pensava a delle funzionalità di ARG (alternate reality game) per il ritorno della saga horror Silent Hill

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Esiste un genere di esperienza ludica, chiamato ARG (Alternate Reality Game), che mette i suoi elementi all’interno del mondo reale, rendendo l’esperienza estremamente coinvolgente e tramutando così alcuni aspetti della vostra vita come elementi di gioco. Si tratta di giochi transmediali: alcuni esempi molto famosi sono legati, ad esempio, alla serialità televisiva – con Lost che venne affiancato da Lost Experience. A partire da uno spot, i giocatori trovarono indizi che rimandavano a un sito web, e da questo sito vennero rimbalzati ad altri (tutti fittizi e legati al mondo narrativo della serie), fino a svelare il mistero che cercavano. Il più celebre è però il caso di The Beast, che accompagnò il film A.I. Artificial Intelligence, coinvolgendo oltre tre milioni di partecipanti.

Si tratta solo di due esempi, tra decine di altri che coinvolgono mezzi di comunicazione di tutti i tipi: ci sono ARG che vi contattano via mail, ad esempio, fornendo indizi su come andare avanti con il gioco, e altri che possono addirittura farvi squillare il telefono. Ecco, uno di questi – secondo una fonte – poteva essere il cancellato Silent Hills.

silent hill konami

Silent Hills come ARG?

Alanah Pearce, della texana Rooster Teeth, ha affermato di aver avuto modo di chiacchierare con una fonte vicina allo sviluppo del gioco, che le aveva parlato proprio dell’idea di includere nel videogioco di Hideo Kojima anche feature di questa tipologia, capaci di interagire con il mondo reale.

Stiamo pur sempre parlando di un progetto cancellato (e a quanto pare morto e sepolto), ma che secondo quanto da lei appreso avrebbe, ad esempio, fatto in modo da continuare anche a console spenta – proprio come nel caso degli ARG, magari facendovi arrivare messaggi, email o contattandovi sui social media. Un’altra possibilità a cui si era pensato, citata dalla fonte, è quella di far lampeggiare le luci smart presenti nella propria casa.

L’idea non suona così peregrina, conoscendo Hideo Kojima e il suo modo peculiare di interfacciarsi con il videogioco: un horror capace di lasciare il segno anche a console spenta sarebbe stato decisamente da lui, se pensiamo all’uso del sensore solare visto in Boktai (dove servì da producer, però, e non da direttore), o ad alcune meccaniche di Metal Gear Solid o Death Stranding.

Per il momento, tuttavia, tutto tace sul fronte Silent Hill: tutto quello che sappiamo è che Konami ha smentito i recenti rumor su un doppio progetto in lavorazione (uno dei quali voleva essere coinvolta proprio Kojima Productions), ma sappiamo anche che ha ricevuto visite eccellenti presso il suo quartier generale.

Vedremo, quindi, se e quando si muoverà qualcosa per il ritorno della popolare serie horror. E, chissà, se prima o poi riuscirà davvero ad avere anche qualche meccanica da ARG.

Fonte: Alanah Pearce | VIA: Rely on Horror