Sono giorni di grande fermento, per l’industria dei videogiochi: dopo l’addio di Dan Houser alla sua Rockstar Games, infatti, è arrivato anche il saluto di Rod Fergusson, che ha appena confermato ufficialmente l’addio a The Coalition, team dove si occupava di dirigere e produrre Gears of War.
La notizia è arrivata dall’account ufficiale di Fergusson, che ha anche anticipato il prossimo passo della sua carriera: si unirà a Blizzard per supervisionare i lavori su Diablo.
Fergusson scrive:
Ho iniziato a lavorare a Gears of War oltre quindici anni fa e, da allora, è stata la gioia della mia vita. Ma ora è il momento per una nuova avventura: lascio Gears nelle grandi mani di The Coalition e non vedo l’ora che possiate giocare Gears Tactics, il 28 aprile.
Subito dopo, arriva la conferma sul futuro:
A partire da marzo, mi unirò a Blizzard per supervisionare il franchise Diablo. Andarsene è dolceamaro, perché amo la famiglia di Gears, e tutti quelli di The Coalition e Xbox. Grazie a tutti, è stato un onore e un privilegio poter lavorare con voi.
Starting in March, I will join Blizzard to oversee the Diablo franchise. Leaving is bittersweet as I love our Gears family, the fans, and everyone at The Coalition and Xbox. Thank you, it has been an honor and a privilege to work with you all. pic.twitter.com/0FuO3RFYSQ
— Rod Fergusson (@GearsViking) February 5, 2020
Non si è fatto attendere il saluto di Phil Spencer, a capo della divisione Xbox di Microsoft:
Grazie per la tua passione e per gli sforzi che hai portato a Gears e a Xbox, per il lavoro che hai compiuto per costruire un team di classe mondiale in The Coalition. Buona fortuna per il tuo prossimo viaggio.
Thank you @gearsviking for the passion and effort you’ve brought to Gears and Xbox and the work you’ve done to build the world class team at @CoalitionGears Best of luck on your next journey.
— Phil Spencer (@XboxP3) February 5, 2020
Non possiamo che attendere impazientemente di scoprire cosa (se) cambierà in Blizzard e in Diablo, con i lavori in corso sul quarto capitolo, con l’approdo di Fergusson.
Fonte: Rod Fergusson