Rivoluzione Ubisoft: cambia il team editoriale dopo le delusioni del 2019

Dopo i tanti rinvii e i lanci non all'altezza delle aspettative, Ubisoft decide di cambiare

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Il 2019 di Ubisoft non è stato all’altezza delle aspettative della compagnia transalpina, che aveva fatto sapere di non essere soddisfatta dei lanci di The Division 2 e di Ghost Recon Breakpoint – motivo per cui aveva deciso di rinviare le sue prossime uscite, tra cui Watch Dogs Legion Gods & Monster, slittati (probabilmente) al 2020.

In seguito a questa misura, hanno appreso in esclusiva i colleghi del sito VGC, la compagnia guidata dalla famiglia Guillemot ha ora deciso di rivoluzionare il suo team editoriale, nella ricerca di proposte, idee e di conseguenza contenuti più originali, che possano attrarre il pubblico. In precedenza, ad esempio, il team editoriale aveva consigliato di perseguire la via degli open world.

Secondo quanto appreso da VGC, per rivoluzionare la sua squadra Ubisoft vorrebbe espanderla e riorganizzarla. In una nota concessa proprio al sito, la compagnia transalpina scrive:

Stiamo rafforzando il nostro team editoriale, affinché possa accompagnare meglio e più agilmente i nostri team di sviluppo in tutto il mondo, mentre sono impegnati a creare le migliori esperienze di gioco per i giocatori.

L’idea, soprattutto, è quella di poter offrire una line-up di giochi più vari, che si differenzino maggiormente tra loro. Anche Yves Guillemot, in precedenza, aveva rimarcato la necessità di rendere i giochi di Ubisoft più differenziati tra di loro, quindi il rumor raccolto da VGC (la necessità di differenziare i giochi non è citata nel comunicato in possesso dei colleghi, ndr) si allinea con quanto sapevamo in precedenza.

A capo del team editoriale rimarrà comunque Serge Hascoet, mentre ciascuno dei sette vice presidenti avrà un suo team da guidare, con anche la possibilità di prendere decisioni indipendentemente. Hascoet supervisionerà periodicamente il lavoro di tutti, così come il CEO Yves Guillemot.

Yves Guillemot, CEO di Ubisoft

In questo modo, sotto una guida creativa differente, ci si aspetta che tutti i giochi possano avere diverse personalità, in base alla visione e alla guida del vice presidente del team editoriale a loro assegnato. In precedenza, invece, ogni progetto era guidato da un designer e un producer, che aspettavano però le disposizioni da Parigi dal Hascoet.

Una fonte, che ha chiesto di rimanere anonima, ha dichiarato a VGC:

Con il precedente sistema editoriale che avevamo, spesso le idee di una o due persone venivano messe in ogni gioco. Ecco perché si tendeva a vedere una certa somiglianza: perché venivano replicati sempre lo stesso gusto e le stesse opinioni.

Vedremo, quindi, se questo nuovo sistema consentirà a Ubisoft, anche in vista della next-gen, di differenziare di più la sua proposta, conquistando nuove importanti fette di pubblico.

Fonte: VGC