Resident Evil, la sentenza del processo per la controfigura ferita sul set

Un incidente davvero molto grave.

Immagine di Resident Evil, la sentenza del processo per la controfigura ferita sul set
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Da poco sono emersi nuovi aggiornamenti sul caso di Olivia Jackson, la controfigura di Milla Jovovich in Resident Evil: The Final Chapter, la quale aveva fatto causa ai produttori del film dopo un grave incidente avvenuto sul set nel 2015.

La stuntwoman rimase ferita sul set del film a causa di un incidente che la ferì al braccio, bloccandole poi l’intera carriera. Jackson dovette restare in coma indotto per molto tempo, prima che i dottori riuscissero a intervenire chirurgicamente (salvandole quindi la vita).

A novembre 2019 la Jackson ha deciso di ritirare le accuse in seguito alla richiesta di archiviazione del caso da parte dei legali del regista Paul W.S. Anderson e del produttore Jeremy Bolt. La copertura assicurativa della ragazza erano infatti finiti in mano a Davis Films, unica responsabile dell’accaduto.

Ora, stando a quanto riportato da Variety, la sentenza del tribunale ha deciso che si è trattato di un incidente causato dalla compagnia sudafricana, respingendo le accuse della difesa che addossavano la colpa alla Jackson.

Ricordiamo anche che Netflix e Constantin Film hanno deciso di rinviare i lavori della nuova serie dedicata a Resident Evil. Al momento non si conoscono i nuovi programmi, in attesa che la crisi da Covid-19 si risolva dando modo alle riprese di prendere il via.

Fonte: Variety