Raging Loop, quando il giorno della marmotta finisce male - Recensione
Un lupo mannaro giapponese...in Giappone
a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
Informazioni sul prodotto
- Produttore: PQube Limited
- Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH , MOBILE
- Generi: Avventura grafica
- Data di uscita: 18 ottobre 2019
Nel marasma di uscite di primo piano che sta caratterizzando questo autunno, è facile perdere di vista titoli minori, che, senza la spinta di un battage pubblicitario degno di questo nome, rischiano seriamente di cadere troppo presto nel dimenticatoio, al di là di eventuali meriti.
Noi di SpazioGames siamo in prima linea per evitare che questo succeda ai nostri lettori e oggi ci occupiamo di un titolo che senza la nostra segnalazione avrebbe seriamente rischiato di andare perso: stiamo parlando di Raging Loop, visual novel giapponese pubblicata in Europa dai ragazzi di Pqube.
La ridente campagna giapponese
Haruaki Fusaishi ha ventiquattro anni, vive a Tokyo ed è appena stato lasciato dalla fidanzata: con un pizzico di superficialità, immerso nelle comodità della vita metropolitana, ritiene che gli sia capitata una tragedia indicibile e pensa di trovare ristoro nella ridente campagna giapponese. Imbraccia così il suo casco e si mette in sella alla sua moto, senza destinazione, deciso a stare un po’ da solo con se stesso: peccato che manchi di una mappa e del senso dell’orientamento, e si ritrovi presto sperduto tra i monti che circondano la capitale giapponese.
La fortuna sembra arridergli quando incontra un convenience store nel bel mezzo del nulla (in Giappone spuntano come i funghi, d’altronde, ndr), dove può fermarsi, rifocillarsi e chiedere indicazioni stradali… se non fosse che incappa nella commessa più acida e losca della storia dei minimarket, che lo indirizza, controvoglia, verso un insediamento non troppo lontano, stranamente non segnato sulla mappa.
Tra la stanchezza incombente, il buio sulla strada e una nebbia fittissima, il nostro rimane vittima di un incidente che, pur non lasciando segni sul suo corpo, lo lascia a piedi nel bel mezzo del nulla, a poca distanza da un fiume. Lì, inspiegabilmente, il ragazzo si imbatte dapprima in una torcia abbandonata, accesa, e poi in una ragazza molto carina, che, senza conoscerlo, prima lo salva e poi lo invita da lei, dove passeranno una notte ad alto contenuto alcolico, tra risate e scherzi di vario genere.
Se già fin qui le premesse vi sembrano quantomeno sui generis, aspettate di sentire il resto: Haruaki è, di fatto, prigioniero di un villaggio di reietti, Yasumizu, non segnato sulla mappa in quanto creato dagli abitanti di Kamifujiyoshi (un vicino villaggio) per mandarci gli ostracizzati, ovvero i non benvenuti tra loro. Ben presto, una nebbia innaturalmente spessa calerà sul minuscolo insediamento, imprigionandone gli abitanti al suo interno e costringendoli a sottostare al cosiddetto “Feast”, un macabro rito sacrificale in cui uno degli abitanti perisce ogni notte.
Questo, secondo la quindicina di persone che vivono a Yasumizu, è il volere del dio della montagna, in collera con gli umani e assetato di vendetta:nondimeno, nella sua somma giustizia, il dio concede agli umani la possibilità di difendersi.
+ Pochi personaggi ma tutti ben caratterizzati
+ Longevo e rigiocabile
+ Sei o sette tracce memorabili...
- ...che, però, sono le uniche del titolo
7.6
Raging Loop rappresenta un’ottima prima prova per Kemco nell’ambito delle visual novel, nonché un titolo che gli appassionati del genere non dovrebbero farsi sfuggire, per merito soprattutto di una storia sorprendente e di un cast di personaggi atipici e sopra le righe. Peccato, allora, che i valori produttivi siano così limitati, tra schermate fisse di rara pochezza, errori nei sottotitoli e un doppiaggio riservato alle scene più importanti. Speriamo comunque che il prodotto riscuota il successo che merita, perché siamo curiosi di vedere cosa potrebbe fare il team giapponese con un budget più sostanzioso.
Voto Recensione di Raging Loop - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Storia intrigante
-
Pochi personaggi ma tutti ben caratterizzati
-
Longevo e rigiocabile
-
Sei o sette tracce memorabili...
Contro
-
Valori produttivi appena sufficienti
-
...che, però, sono le uniche del titolo
Commento
Raging Loop rappresenta un'ottima prima prova per Kemco nell'ambito delle visual novel, nonché un titolo che gli appassionati del genere non dovrebbero farsi sfuggire, per merito soprattutto di una storia sorprendente e di un cast di personaggi atipici e sopra le righe. Peccato, allora, che i valori produttivi siano così limitati, tra schermate fisse di rara pochezza, errori nei sottotitoli e un doppiaggio riservato alle scene più importanti. Speriamo comunque che il prodotto riscuota il successo che merita, perché siamo curiosi di vedere cosa potrebbe fare il team giapponese con un budget più sostanzioso.