Immagine di Hellboy Web of Wyrd | Recensione – Provaci ancora, Red
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Hellboy Web of Wyrd | Recensione – Provaci ancora, Red

Red prova a prendersi la rivincita dopo 15 anni dal suo ultimo videogioco: scopriamo nella nostra recensione se Hellboy: Web of Wyrd ha fatto centro.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

In sintesi

  • Uno stile grafico delizioso, come se il fumetto prendesse vita
  • Il gameplay è accessibile, ma è davvero troppo semplice
  • Sembra voler badare più allo stile che alla sostanza

Informazioni sul prodotto

Immagine di Hellboy: Web of Wyrd
Hellboy: Web of Wyrd
  • Sviluppatore: Upstream Arcade
  • Produttore: Good Shepherd Entertainment
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS4 , PS5 , XSX , XONE , SWITCH
  • Generi: Azione , Roguelike
  • Data di uscita: 18 ottobre 2023

Magari non sarà uno dei personaggi più noti del mondo dei fumetti, ma la saga di Hellboy, ideato da Mike Mignola, è ancora oggi una delle più apprezzate dai fan di tutto il mondo, grazie a una scrittura coinvolgente e anche al carisma del suo omonimo protagonista.

Probabilmente, il momento in cui ha raggiunto l'apice della popolarità per il grande pubblico è stato con la reinterpretazione del personaggio nei film diretti da Guillermo del Toro, ma nei videogiochi non c'è mai stata particolare fortuna per Red: gli unici due esperimenti erano di una bruttezza rara e da allora ha abbandonato il medium da protagonista per quindici anni, facendosi solo notare più di recente per un'apparizione nel cast di Injustice 2.

Ma un personaggio così affascinante non può non meritare una seconda occasione — o forse sarebbe meglio dire la terza — ed è per questo motivo che Upstream Arcade ha avuto la possibilità di realizzare una nuova produzione in collaborazione con Dark Horse Comics: Hellboy Web of Wyrd vuole essere un vero omaggio ai fumetti, proponendo un'avventura unica con una direzione artistica che richiama quanto visto nelle opere cartacee.

Un esperimento sicuramente affascinante e che non può che stuzzicare i fan di Hellboy, ma purtroppo anche questa non pare essere la volta buona: il gameplay sembra infatti essere stato purtroppo sacrificato a fronte di uno stile grafico che, va detto, è davvero delizioso. Cerchiamo di capire meglio che cosa è successo e cosa aspettarvi.

Un roguelike... infernale

In questa storia totalmente originale, vedremo Hellboy finire in una sorta di dimensione parallela chiamata Wyrd, che sta creando diverse anomalie in aree sparse per il mondo, compresa l'Italia.

Dopo aver dimostrato il suo valore, Red verrà nominato il "protagonista" da Scheherazade, una cantastorie che, proprio come nelle Mille e una Notte, sta narrando storie per sopravvivere. Solo che, in questo caso, le vivremo in prima persona andando a caccia di pericolosi non-morti e demoni, cercando di capire quale reale minaccia si nasconda nell'ombra.

Sfortunatamente, la trama è appena abbozzata e non riesce a rendere minimamente giustizia al fumetto originale: la narrazione è infatti molto debole e non riesce a farci affezionare davvero a nessuno dei personaggi secondari.

Perfino lo stesso Hellboy sembra essere "sprecato": il nostro amato protagonista si farà infatti notare con alcune battute ad effetto, grazie anche all'eccezionale interpretazione di Lance Reddickl'ultima videoludica prima della sua scomparsa — ma sparse e senza una trama d'accompagnamento che riesca a rendere giustizia al detective demoniaco.

Ci pare infatti che i principali sforzi del team sviluppo siano stati svolti nella presentazione estetica di Hellboy Web of Wyrd: l'intento era quello di portare il fumetto in vita, con un design di personaggi e ambientazioni in cel-shading che sembra richiamare davvero i disegni di Mike Mignola.

Non è un caso che perfino la cover del gioco sia fortemente ispirata dalle opere del fumettista (le trovate su Amazon, se volete fare un confronto) e non abbiamo alcun problema a dirvi che l'effetto è assolutamente riuscito, al punto che si rivela quasi un sogno per tutti i fan di Red.

Lo stile grafico di personaggi e ambientazioni sembra richiamare molto da vicino i fumetti originali di Hellboy.
Diciamo "quasi" perché, sfortunatamente, oltre ai problemi di trama nemmeno il gameplay riesce a rendere efficaci gli sforzi del team artistico: Hellboy Web of Wyrd ci propone un roguelike d'azione con visuale ravvicinata in terza persona, percorsi generati casualmente, potenziamenti da raccogliere nel nostro cammino e tante battaglie a mani nude.

Prima di scendere in battaglia, potremo anche scegliere un'arma da fuoco e un amuleto per ottenere poteri speciali: avremo soltanto tre scelte disponibili, da sbloccare proseguendo le partite, insieme a power-up in grado di rendere le nostre run successive meno impegnative.

In realtà, la difficoltà ci appare praticamente non pervenuta: il gameplay prova a mostrarsi ambizioso, mostrandoci come evitare i colpi avversari con il giusto tempismo, ma nella realtà può essere tradotto in un semplice "premi il pulsante d'attacco a caso per vincere".

E non è un'esagerazione: abbiamo completato l'avventura dall'inizio alla fine senza neanche mai guardare i nemici, giocando praticamente a memoria e senza avere mai problemi con nessun avversario, nemmeno contro il boss finale.

Quando l'arte non è tutto

Hellboy Web of Wyrd è studiato per proporre spettacolari — nelle intenzioni — lotte 1vs1: non è infatti un caso che, se non prenderemo direttamente di mira un avversario, finiremo per infliggergli molti meno danni del normale.

Una decisione che in tutta onestà fatichiamo a comprendere, visto che una più libera scelta tra le due meccaniche avrebbe dato spazio a una varietà di combo diverse e che rende praticamente inutile non usare tale visuale.

Le meccaniche di gioco sono però estremamente legnose e, come già accennato, non riescono davvero a spingere il giocatore: il tutto si traduce in combattimenti molto lenti e ripetitivi, dove finiremo spesso per attaccare a tutto spiano fino a portare a zero la vita dei nostri avversari.

Upstream Arcade ha voluto rendere volutamente quest'opera molto accessibile e poco impegnativa, ma abbiamo avuto la sensazione che abbiano esagerato non poco: alcune feature come la tenacia — una barriera per i punti salute che può essere costantemente ricaricato, anche durante la battaglia — e un bilanciamento verso il basso hanno praticamente cancellato qualunque possibile sfida il gioco potesse offrire.

Le idee di fondo sono apprezzabili ed è evidente che gli sviluppatori siano appassionati del fumetto, e forse è proprio per questo motivo che fa ancora più male dover sottolineare le numerose mancanze del titolo: quelle rare volte in cui vi capiterà di giocare "come vorrebbero gli sviluppatori", potreste riuscire a portare a segno contrattacchi e mosse speciali visivamente spettacolari, che trasmettono perfettamente la potenza ed efficacia di Hellboy.

Hellboy Web of Wyrd sembra trarre ispirazione da produzioni come Hades, senza però avere realmente idea del perché lo stia facendo.
Il problema è che non vi è alcun motivo di farlo, dato che è molto più semplice ed efficace giocare in maniera aggressiva: un chiaro campanello d'allarme del fatto che, probabilmente, il gameplay non sia stato testato e bilanciato a dovere, e avrebbe avuto bisogno di un po' di tempo in più.

La stessa trama, come già accennavamo in precedenza, non brilla per originalità, essendo chiaramente creata solo per giustificare le nostre continue partite roguelike: la sensazione è che gli sviluppatori abbiano notato il successo ottenuto da produzioni come Hades e che abbiano cercato di imitarlo, senza però capire perché il titolo di Supergiant Games abbia avuto così tanti riscontri positivi.

Non era infatti la semplice formula di morire e tornare in vita a funzionare, ma anche e soprattutto una storia ben narrata e messa al servizio del gameplay, in grado di coinvolgere perfettamente i giocatori e giustificare ogni nuova run: un trucco che riusciva ad annullare qualsivoglia difetto potesse emergere dalle meccaniche di gioco.

Hellboy Web of Wyrd prova a imitare le conversazioni divertenti tra una scelta del power-up e un altro, ma senza avere realmente idea del perché lo stia facendo: del resto, la totale assenza di difficoltà rende insensata qualsivoglia possibilità di voler rigiocare il titolo, soprattutto dopo essere arrivati alla fine di una storia – che, nel nostro caso, è durata solo circa sei ore e mezza.

Una longevità ironicamente corretta per ciò che ha proposto il titolo a livello narrativo e di gameplay, ovvero molto poco: le idee ci sono, ma quello che è mancato è stato applicarle correttamente e non concentrarsi semplicemente su uno stile grafico accattivante per vendere il tuo gioco, o puntare sulla nostalgia dei fan per attirare qualche copia venduta in più.

Hellboy, insomma, merita di meglio, così come i suoi fan. Per quanto possiamo apprezzare il tentativo fatto dal team di sviluppo, ci sentiamo di dire che non è questa la strada giusta per Red e, allo stato attuale, perfino i fan più accaniti potrebbero non trovare in Web of Wyrd tutte le motivazioni per partire alla volta di quest'avventura virtuale.

Chissà, magari la sua prossima apparizione videoludica sarà più fortunata e meglio affinata di così: vogliamo ancora sperarlo.

Voto Recensione di Hellboy Web of Wyrd | Recensione


6.1

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Lo stile grafico farà felici i fan del fumetto

  • Hellboy resta sempre un eroe carismatico

  • Un ritorno da protagonista atteso da 15 anni...

Contro

  • ... Ma era davvero questo il meglio possibile?

  • Un gameplay confuso e fin troppo legnoso

  • La trama è abbozzata e poco ispirata

  • Difficile capire perché Web of Wyrd sia un roguelike

Commento

Con la morte nel cuore, dobbiamo purtroppo dire che Hellboy Web of Wyrd si è rivelato una gigantesca occasione sprecata: le premesse per un roguelike d'azione divertente, anche se magari non eccellente, c'erano tutte, così come il carisma del protagonista interpretato da Lance Reddick. Ma ad una direzione artistica sublime non è purtroppo seguito un gameplay che potesse rendere giustizia al celebre eroe, con meccaniche troppo legnose e una difficoltà fin troppo tarata verso il basso. Un vero peccato, perché da un lato è evidente la passione del team di sviluppo verso la saga di Hellboy, ma dall'altro siamo certi che si poteva fare molto meglio di così. Per ora, quello che ne emerge è più che altro un'occasione sprecata: sarà per la prossima volta.
***

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