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ASUS ROG Ally | Recensione per giocatori console

Abbiamo messo a lungo alla prova ASUS ROG Ally analizzandola dalla prospettiva dei giocatori che arrivano dalle console: se la cava bene?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

In sintesi

  • Un mostro di potenza tuttofare, che però è un PC in tutto e per tutto
  • Windows porta con sé tutto il bello e tutto il brutto del mondo PC
  • Design ed ergonomia notevoli, ma anche lei rimane una handheld sedentaria

Informazioni sul prodotto

Immagine di ASUS ROG Ally
ASUS ROG Ally
  • Sviluppatore: ASUS
  • Produttore: ASUS
  • Distributore: ASUS
  • Testato su: PC
  • Data di uscita: 13 giugno 2023

C'è una sorta di nuova giovinezza, che sta animando le piattaforme da gioco handheld. Complice il successo di Steam Deck, sono diversi i produttori che hanno deciso di lanciarsi in questo segmento di mercato, provando a sposare l'immediatezza di un approccio da console portatile alle possibilità (e al catalogo) di un vero e proprio PC.

Qualche mese fa ha fatto il suo debutto, così, ASUS ROG Ally (la trovate ), una piattaforma votata alla pura potenza che, equipaggiata con il suo chip Z1 Extreme, prometteva di mettervi nel palmo della mano i vostri AAA preferiti.

Dal momento che la sottoscritta ha una piccola (piccola) fissa per queste piattaforme e, anche in virtù di un progetto personale, ho deciso di acquistarla per metterla alla prova. E oggi su SpazioGames, dopo aver visto la recensione più puramente tecnica del nostro sito gemello Tom's Hardware, vediamo com'è ASUS ROG Ally per chi arriva dal mondo console.

È un salto che si può fare agilmente? È aperta per tutti o il suo essere così fortemente legata a Windows rende complicato giocarci e godersi i titoli, per chi magari arriva da PS5, da Switch, da una Xbox?

Cos'è ASUS ROG Ally, in breve

Non fatevi ingannare dalla sua forma: pur somigliando a una console handheld, ROG Ally è più di ogni altra cosa un PC. Lo è talmente tanto che gira su Windows – e non parliamo di una versione di Windows custom, personalizzata per l'occasione di tutto punto, ma di un Windows identico a quello che avete sul vostro computer, in tutti i pro e in tutti i contro.

Chi viene dal mondo console, quindi, sappia che stiamo parlando di una sorta di notebook da gaming con una forma diversa, che condivide con il mondo PC tutti i ragionamenti che lo caratterizzano, come impostare i giochi al meglio per sfruttare le proprie specifiche, aggiornare il sistema operativo quando richiesto (ossia troppo spesso, ma ho un rapporto conflittuale da sempre con Windows, ndr), aggiornare i driver della GPU quando necessario e via dicendo.

Questo significa anche che, a differenza di Steam Deck, la prima configurazione in questo caso è un po' più lunga – personalmente mi ha richiesto più o meno un paio d'ore – e permette di impostare Windows, non di fare login con un account Steam e iniziare a scaricare giochi come accade su Deck.

Una volta fatto tutto, ci si trova nel desktop della propria ROG Ally e si può iniziare a lavorarci: non siete nella dashboard di una simil-console – anche qui, come accade su Deck – ma nella schermata iniziale di un PC con Windows, in tutto e per tutto.

Specifiche tecniche

Passiamo rapidamente in rassegna il design e le specifiche tecniche di ASUS ROG Ally, che proprio di queste ultime fa il suo cavallo di battaglia.

La versione messa in commercio lo scorso mese di maggio monta infatti un chip Z1 Extreme estremamente potente, che permette di ottenere performance piuttosto impressionanti, per una macchina così poco ingombrante.

Oltretutto, l'ottimo display da 7" a 1080p rende merito ai dettagli che la handheld è in grado di elaborare, anche se i suoi 120 Hz di refresh rate sono un po' eccessivi per un pannello così piccolo, che a oggi avrebbe potuto fermarsi a 60 Hz e risparmiare qualcosina – anche per non gravare ulteriormente sulla batteria, che con tutto quello che deve animare non sorprende non sia troppo duratura.

La qualità costruttiva è ottima: ROG Ally è solida, accattivante alla vista, comoda da impugnare, perfino piuttosto leggera. Sono migliorabili i paddle posteriori, più scomodi di quelli di Steam Deck, ma il feeling è nel complesso davvero buono e anche gli stick analogici sono precisi e di buona qualità.

Ottima anche la risposta del touchscreen, molto migliore e più reattivo di quello di Deck e più vicino a quello che siamo abituati a vedere su Nintendo Switch, dove le risposte al tocco sono sempre state molto rapide su tutti e tre i modelli in commercio.

Sistema operativo Windows 11 Home
Chip • AMD Ryzen Z1 Extreme (Zen4 4nm process, 8-core/16-threads, 24MB cache totale, fino a 5.10 GHz boost)
• GPU integrata AMD Radeon™ Graphics (AMD RDNA™ 3, 12 CUs, fino a 2.7 GHz, fino a 8.6 Teraflops
Memoria RAM 16 GB LPDDR5 (6400MT/s dual channel) - Non espandibile
Archiviazione 512 GB PCIe 4.0 NVMe M.2 SSD (2230)
Supporto MicroSD Sì, UHS-II
Display IPS 7" 1920x1080 (16:9) 500 nits, 120Hz
Batteria 40WHrs, 4S1P 4-celle
Dimensioni 280 x 111 x 21,2 mm, 608 grammi
Giochi compatibili nativamente Tutti quelli di Windows
Prezzo di listino 799 euro
Disponibile da giugno 2023

Vengo dalle console: che giochi posso giocare e come?

Come detto in apertura, ciò che è importante ricordare è che ROG Ally è di fatto un PC. Una volta accesa, non troverete ad aspettarvi una dashboard con l'icona dei vostri giochi, ma dovrete muovervi all'interno di Windows.

A ovviare parzialmente a questa cosa c'è Armoury Crate SE, una interfaccia che si sovrappone a quella di Windows e che prova a semplificare (con efficacia) l'accesso alle impostazioni di Ally: da suoi menù potete ad esempio personalizzare i controlli, l'illuminazione RGB e gestire il centro di controllo.

Quest'ultimo è una schermata, richiamabile con un pulsante fisico preposto proprio come Armoury Crate, da cui potete scegliere delle opzioni con degli interruttori virtuali: potete dare un refresh rate massimo allo schermo, oppure passare dalla modalità Silenziosa a quella Performance, fino a quella Turbo – che analizzeremo nel paragrafo successivo.

Nel complesso, Armoury Crate riesce però solo parzialmente a dare un approccio "da console", più semplificato, a ROG Ally: prova a radunare in un'unica schermata tutti i giochi che trova installati, sull'SSD interno o su una micro SD interna, ma non sempre li rileva, con il risultato che di tanto in tanto dovrete aggiungerli a mano indicando la directory.

Comoda invece la presenza nella dashboard di Armoury Crate di icone che richiamano i maggiori store di videogiochi PC, in modo che sia rapido cliccarci e fare login con il vostro account, senza dover scaricare i client cercandoli singolarmente a mano sul browser.

Al momento, tuttavia, Armoury Crate anche a mesi dal lancio risulta piuttosto acerba: alcune impostazioni del centro di controllo semplicemente non funzionano (tra cui il cap agli fps) ed è opportuno che ASUS continui ad aggiornare la sua dashboard. Anche perché questa ha un ruolo molto centrale nell'esperienza di ROG Ally.

Provando ad avviare i giochi senza entrare su Armoury Crate, infatti, spesso questi non riconoscono il controller della piattaforma, ma cercano di farvi interagire con mouse e tastiera – che di solito invece non avete. È quindi necessario aprire Armoury Crate e premere sul gioco che si vuole lanciare, in maniera tale da permettere a Windows di individuare il controller di Ally correttamente.

Se quindi Windows richiede qualche accorgimento per chi è abituato al mondo console, il suo lato positivo è che permette di giocare letteralmente qualsiasi cosa. A meno di non ingegnarsi, Steam Deck consente di giocare i giochi del catalogo Steam (o, eventualmente, di GOG ed Epic). Nel caso di Ally, invece, funziona qualsiasi gioco – e quindi qualsiasi client – che sia pensato per Windows.

Che sia Steam, Epic, GOG, Battle.net, Origin, Ubisoft Connect, il download dei giochi di PC Game Pass: quello che può funzionare su Windows, può funzionare anche su ROG Ally.

Se, quindi, in un piatto la bilancia mostra il fianco per la mancata ottimizzazione dell'esperienza, dato che Windows no, non è pensato per essere vissuto su un touchscreen da 7", nell'altro troviamo la straordinaria compatibilità di letteralmente qualsiasi cosa – compresa, per chi è interessato a questo mondo, quella con qualsiasi emulatore vi venga in mente che può girare su Windows.

Come girano i giochi su ROG Ally?

Sinteticamente, i giochi girano ottimamente su ROG Ally e in alcuni casi siamo rimasti sorpresi in positivo dalla loro resa. Ad esempio, la versione PC di Starfieldlo avrete notato – è davvero pesante: eppure, su ROG Ally in Turbo riesce a comportarsi in modo più che dignitoso tenendo i 1080p, senza drop eccessivi.

Ovviamente, il downside è quello della batteria: con Control che renderizza a 72op e tiene i 40 fps, ad esempio, si fa fatica ad arrivare a un'ora di gioco in Turbo. Anche un Death Stranding impressiona bene sia a 720p che a 1080p, rimanendo dalle parti dei 60 fps.

Un gioco pesante come Cyberpunk 2077 ha un buon colpo d'occhio e tiene i 30 fps a 1080p in Turbo, mentre si slava molto se scalato a 720p – costringendovi a giostrarvi con le impostazioni più di quanto non dovreste normalmente.

Horizon: Zero Dawn a 1080p non si lascia spaventare e rimane nitido e godibile, sopra i 40 fps, mentre quello su cui abbiamo notato performance un po' più incostanti è stato il (non recentissimo) Quantum Break, che era molto slavato a 720p ma rimaneva tra i 30 e i 40 fps giocando tenendo Ally in modalità Turbo. Troppi drop di frame rate, invece, impostando il gioco nella sua modalità Prestazioni.

Parliamo di Turbo perché è la modalità in cui ROG Ally, specie se è collegata all'alimentazione, può dare il meglio di sé. Dal centro di controllo potete scegliere tra Silenziosa – dove la sua potenza è limitata, ma la batteria dura molto di più – Prestazioni – bilanciata, più o meno come Steam Deck – e appunto Turbo, dove i giochi sono spinti al massimo ma la batteria viene sacrificata per questo.

Tutto gira su ASUS ROG Ally ma niente è ottimizzato specificamente per ROG Ally: è un dettaglio che per chi viene dal mondo console potrebbe essere importante.
Passare da una modalità all'altra è molto facile: la Silenziosa può essere interessante se giocate, ad esempio, un titolo che non richiede grandi sforzi di elaborazione, come un A Little to the left, uno Sticky Business, un Venba e via dicendo. Con prestazioni avete performance più o meno vicine a quelle di una Deck, mentre in Turbo ecco che ROG Ally si toglie le redini e supera la "concorrente" di casa Valve in praticamente tutti i giochi che abbiamo testato.

Un'ottima notizia per gli amanti delle performance, anche se ne risente la portabilità: per sfruttarla al massimo, infatti, o si accetta di non arrivare alle due ore di batteria (a volte si fatica a superare significativamente la singola ora, come con Shadow of the Tomb Raider), o si usa Ally con la presa a muro.

Trattandosi di un PC, poi, va sottolineato che i giochi godono di tutte le impostazioni che normalmente hanno su Windows. Tutto gira ma niente è ottimizzato per ROG Ally, come invece accade su Steam Deck con i giochi verificati: questo richiede di essere un po' più agili a muoversi tra le impostazioni grafiche, per trovare il giusto compromesso rispetto alle performance che si stanno cercando.

Un guilty pleasure per i giocatori amanti della tecnica, ma magari un ostacolo per chi viene dalle console e sperava in un approccio di assoluta immediatezza che ROG Ally non sempre può dare, nemmeno attraverso il filtro di Armoury Crate: questo, lo ribadiamo per l'ennesima volta, è e rimane un PC.

ROG Ally alla mano: esperienza di gioco

Con mia sorpresa, ROG Ally è piuttosto comoda anche per sessioni mediamente lunghe. Non è comoda come Steam Deck – che, paradossalmente, con il suo corpo enorme accoglie le mani per un'impugnatura salda – ma si difende molto bene, ancora di più se vi procurate una cover con sostegno posteriore e la tenete poggiata sulle gambe, come fa chi vi scrive.

Questa va a braccetto con la sua straordinaria silenziosità: nonostante temperature che sfioravano i 90°, le ventole non sono mai diventate assordanti e non hanno mai coperto l'audio di gioco di Control o di Shadow of the Tomb Raider. Nel caso del primo gioco, addirittura, sono rimaste silenziose anche nella famosa sezione action all'arrivo in Parapsicologia, dove PS4 raggiungeva livelli di rumorosità fuori scala e crollava intorno ai 20 fps: su Ally non è successo niente di tutto questo.

C'è da precisare che venendo dai notebook PC, nel mio caso non ho mai trovato fastidiose nemmeno le ventole di Steam Deck (ho la versione di ottobre 2022, ndr), che erano comunque molto più silenziose di una PS4, del mio ASUS ROG da 14" o del mio MSI Phantom da 13". Tenendo conto di tutto questo, sappiate che Ally è anche più silenziosa.

Anche ROG Ally è soprattutto una portatile da esperienza sedentaria.
L'ergonomia è buona e favorisce l'esperienza di gioco, la presa delle mani è salda e Ally non scalda nelle impugnature, non dando così mai fastidio nemmeno quando è sotto sforzo.

Unico appunto: attenzione alle bocchette di dissipazione sul lato superiore, che sono poste pericolosamente vicino allo slot della Micro SD – dalla quale i giochi partono e si comportano tanto bene quanto dall'SSD interno – e su cui potreste mettere le mani per riporre Ally nella sua custodia (non inclusa) a fine sessione. Mi è capitato dopo un po' di tempo su Shadow of the Tomb Raider e posso assicurare che la cosa non è stata per niente gradevole.

Ottima anche la resa audio, che permette di godersi i giochi anche senza le cuffie, mentre va fatto un altro appunto alla possibilità di avviare i giochi senza Armoury Crate: se, ad esempio, lanciate Control direttamente dal client di Steam, il gioco cercherà di avviarsi con mouse e tastiera, non riconoscendo il controller di Ally. È quindi necessario passare per Armoury Crate e lanciare da lì i giochi, per assicurarsi che tutto si imposti come deve anche con i controlli.

La risposta dei controlli è sicuramente buona, anche se pure qui – come per le altre handheld sul mercato – preoccupa un po' la futura possibile insorgenza di drifting sugli stick analogici, che costringerebbero alla sostituzione dell'intero modulo in assistenza. Non pensavo lo avrei mai detto, ma si sente l'assenza dei trackpad, che avrebbero fatto comodo per muoversi soprattutto su Windows, con il loro cursore. Migliorabile invece il d-pad, non sempre precisissimo.

In termini di batteria, come accennavamo, Ally è anche più di Deck una portatile sedentaria. Non è la piattaforma ideale per chi cerca una sessione mordi e fuggi mentre è in coda dal medico, ma è perfetta per una pausa pranzo al lavoro, o in università, o mentre affrontate un lungo viaggio in treno/aereo con accanto una presa di corrente: in queste situazioni, può dare il meglio di sé.

Allo stesso modo, è ottima anche per chi vuole portare in giro per casa con sé i propri videogiochi: se il vostro PC da gioco è lo stesso su cui lavorate, gettarsi sul letto spaparanzati con ROG Ally a fine giornata non ha prezzo. È sicuramente una cosa di cui tenere conto, perché parliamo ancora una volta di una portatile che dà il meglio di sé quando usata in un contesto sedentario, che sia una casa, una scuola, un ufficio o un mezzo su lunghe distanze, che non davvero on the go.

Oltretutto, la possibilità di scaricare i giochi di PC Game Pass e giocarci a piacimento senza dover passare dal cloud dà sicuramente ad Ally una marcia in più rispetto a Deck (dove si può giocare con il cloud) e alle altre proposte di mercato pensate per Game Pass, come Logitech G Cloud.

Offerte per ASUS ROG Ally

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Performance dei giochi e potenza davvero fuori scala

  • Display splendido, vederci girare i giochi è un piacere, e ottima risposta del touchscreen

  • Compatibilità dei giochi totale: gira tutto quello che gira su Windows...

Contro

  • ... ma niente è ottimizzato e questo grava molto sull'immediatezza dell'esperienza

  • Interfaccia di Windows sinceramente tremenda su un touch da 7"

  • Armoury Crate e centro di controllo ancora acerbi a mesi dal lancio

Commento

Se si guarda a quello che conta su ASUS ROG Ally – come si gioca – allora parliamo di una handheld che ha paura di davvero poche cose: i videogiochi, anche quelli recentissimi come Starfield, si difendono bene e sono godibili sulla portatile di casa ASUS, con anche una grande facilità nel passare tra le diverse modalità di performance per provare a risparmiare qualcosa sulla altrimenti affaticata batteria.
È piuttosto il contorno quello che non permette ad Ally di essere una soluzione perfetta: Windows da un lato porta con sé la compatibilità di qualsiasi cosa giri su PC, ma dall'altro non è pensato per questo tipo di device e, allo stesso modo, tutti i giochi ci girano – ma nessuno è ottimizzato per farlo. 
Chi viene dal mondo console, allora, dovrà comunque confrontarsi con aggiornamenti di sistema, driver e tutte quelle impostazioni che normalmente seducono i giocatori PC, ma a cui potrebbe non essere abituato, per fare in modo che i giochi diano il loro meglio su Ally. Dà senz'altro una mano Armoury Crate, l'interfaccia che si sovrappone a Windows per il lancio dei giochi, ma a mesi di distanza dal lancio è ancora ampiamente migliorabile e contiamo che ASUS continui a lavorarci. In questo, sicuramente Deck è più vicina al mondo delle console, pur essendo a sua volta un computer: essendo molto meno "universale" di Ally nei suoi scopi, è più immediata anche nel primo approccio.
Con anche nuove concorrenti in arrivo sul mercato, allora, la proposta di ROG Ally è sicuramente equilibrata e votata alla potenza, ma la coperta è un po' corta in termini di ottimizzazione e pulizia dell'esperienza utente. Vedremo come si comporterà con i prossimi aggiornamenti ma, a oggi, prendere Windows e spiaccicarlo senza troppi interventi su una macchina touch da 7" funziona, sì, ma non le permette di esprimere il suo pieno potenziale anche in termini di pura godibilità.