Recensione

Two Worlds II

Avatar

a cura di Pregianza

Il Verdetto di SpazioGames

8.7

Quando un titolo ha successo, lo sviluppo di un suo seguito (o di una serie sconfinata di seguiti) è una conseguenza quasi naturale nel mercato dei videogiochi. Vedere sugli scaffali il secondo capitolo di un titolo massacrato dalla critica è invece un’eventualità che si verifica molto di rado. Capita tuttavia che una software house decida di scommettere nuovamente su un brand protagonista di un esordio infelice, e il risultato può alle volte essere davvero sorprendente. Basti pensare a Killzone 2 o a Red Steel 2, che si sono rivelati dei capolavori del loro genere in barba ai loro mediocri predecessori. Valutando attentamente la cosa, si tratta di un’evoluzione piuttosto naturale: un abile gruppo di sviluppatori il cui primo sforzo si è rivelato un fallimento, ha modo di eliminarne completamente i difetti e di creare così un gioco molto superiore al precedente. Peccato che questa legge logica del “seguito migliore” si verifichi molto più raramente di quanto vorremmo, e che alcuni capitoli di serie molto amate dai videogiocatori si siano rivelati tutt’altro che di qualità. Per questo motivo quando Reality Pump ha annunciato l’arrivo del secondo capitolo del deludente Two Worlds le nostre aspettative erano ai minimi storici. Invece i ragazzi della casa polacca si sono rimboccati le maniche e hanno stupito tutti sfornando un GDR davvero valido, in grado di soddisfare anche i fan più accaniti del genere. Abbiamo già recensito l’ottima versione per console del gioco, ma ora è giunto il momento di valutare se su PC il continente virtuale di Antaloor è ancora più bello ed immersivo, o se ha perso un po’ del suo fascino.

Io sono la profetessa Cassara e devo dir… Hey! Alza lo sguardo, la mia faccia non è lì!In Two Worlds II impersonerete un eroe prigioniero del malvagio imperatore Gandohar. Il potente signore del male ha trovato il modo di sfruttare l’energia del dio del fuoco Aziraal, racchiuso nel corpo di vostra sorella Kyra. Per farlo è tuttavia costretto a trasferire periodicamente l’energia vitale del protagonista nella ragazza, poichè il processo di estrazione del potere divino può essere dannoso per il “contenitore umano” della possente entità, e Gandohar non vuole rischiare di perdere la sua preziosa fonte di magia. Tutto va male per il nostro eroe, finchè la misteriosa profetessa Cassara, guidata da una serie di visioni, non manda una squadra di orchi a liberarlo (è bene sottolineare che questi ultimi sono nemici giurati del crudele imperatore, che li ha quasi completamente sterminati). Nella prima parte dell’avventura verrete quindi liberati da una task force di omaccioni verdi e dall’agile Dar Pha, che vi porteranno al cospetto di Cassara, convinta che voi siate l’unica speranza per distruggere il tiranno. La trama è chiaramente ricca di clichè tipici del genere fantasy: un eroe prescelto, una sorella in pericolo, un oscuro signore del male, magiche visioni mistiche, e via discorrendo. L’intreccio narrativo messo insieme da Reality Pump non brilla per originalità, ma è più che sufficiente per mantenere l’interesse del giocatore vivo durante la campagna principale, offre qualche colpo di scena e presenta dei dialoghi ben scritti. Inoltre vedere gli orchi per una volta dalla parte dei buoni non dispiace, dimostrando che anche quei grossi bestioni hanno dopotutto un cuore.

Se carne taglio, se osso spacco, se fantasma scappoIl gameplay di Two Worlds II è molto più votato all’azione pura che alla strategia. Mouse e tastiera controlleranno i movimenti dell’eroe, con la possibilità di sfruttare schemi di controllo differenti a seconda di come deciderete di personalizzarlo. Per quanto inizialmente non sia possibile scegliere una classe, avrete modo di sviluppare da subito varie abilità, tra cui molteplici poteri magici e talenti legati alla maestria con l’arco. Se sceglierete di apprendere la magia o di sviluppare la vostra mira dovrete affrontare i combattimenti in maniera molto diversa rispetto ad un personaggio amante degli scontri ravvicinati. Avrete anche la possibilità di creare un eroe con più specializzazioni, ma farlo vi renderà meno efficaci in uno specifico campo, pur concedendovi molte opzioni in battaglia. Un mago dovrà utilizzare un bastone e potrà creare e personalizzare i suoi incantesimi in modo da ottenere effetti d’ogni tipo ma, in quanto fragile e non esperto nel corpo a corpo, sarà costretto a stare lontano dai suoi avversari per avere il tempo necessario a lanciare i vari incantesimi. La necessità di mantenere la distanza è l’unica caratteristica che accomuna i mistici agli arcieri, i quali potranno utilizzare vari tipi di frecce e una visuale da sopra la spalla per mirare con più efficacia (a discapito della mobilità). Classico invece il sistema di combattimento dei guerrieri: potrete colpire e difendervi con il mouse e avrete modo di contrattaccare da una posizione di guardia ed utilizzare vari attacchi speciali legati alle armi equipaggiate. Vi sono infine alcune abilità tipiche dell’assassino, ma sono più di supporto che proprie di una classe combattente e risultano un acquisto sensato per ogni tipo di personaggio. Poteri e talenti vengono appresi da particolari libri abilità che troverete sparsi per le mappe durante la campagna principale, o nell’inventario dei numerosi mercanti. Tutti e tre i sistemi di controllo si difendono bene e risultano divertenti da usare, anche se presentano qualche difetti: molte azioni sono infatti legate allo stesso pulsante e capita di confondersi durante i combattimenti, cosa che può portare facilmente alla morte, in particolare nelle fasi iniziali. Su PC il problema è meno grave rispetto alle versioni per console, dato che la tastiera offre maggiori scelte per modificare i comandi. È anche vero tuttavia che alcune mosse, come l’attivazione dell’arma equipaggiata e il salto, risultano poco responsive e potevano essere implementate in modo migliore. Altro piccolo ma fastidioso neo risiede nel sistema di collisioni alle volte impreciso, in particolare quando ci si trova ad affrontare nemici molto mobili, con la spiacevole tendenza a scattare in direzioni casuali mentre si tenta di prenderli a mazzate. Per aggiungere un pizzico di difficoltà al gioco gli sviluppatori hanno inserito varie resistenze al danno: i mostri che incontrerete avranno costantemente qualche tipo di immunità ad un particolare tipo di arma o elemento. Che siate soldati, emuli di Robin Hood o stregoni, sarà sempre bene diversificare le proprie opzioni di offesa, portandosi dietro più tipi di armi e frecce e imparando magie d’attacco d’ogni tipo. Sempre parlando di mostri, nel gioco non ci sono modi per valutare la forza di un nemico, quindi è consigliabile salvare spesso prima di un assalto. Non che la difficoltà non sia ben calibrata, ma capita nei primi livelli di trovare gruppi di animali apparentemente innocui, attaccarli senza pensare e ritrovarsi in pochi secondi a mangiare la polvere.Un’altra lodevole aggiunta, inserita per facilitare gli spostamenti nell’immenso mondo di Antaloor, è la presenza di numerosi mezzi di trasporto nelle varie isole. Sparsi per le mappe ci sono cavalli e barche, caratterizzati da peculiari sistemi di controllo che ne rendono l’utilizzo molto piacevole. Inoltre il continente è ricco di teletrasporti, che eliminano quasi completamente il fastidio di dover camminare a lungo per poter raggiungere l’obiettivo di una quest. Presente anche l’immancabile sottogioco che compare quando si tenta di scassinare una serratura, che in questo caso consiste nel dover mettere in serie le scanalature di alcuni cerchi concentrici. Il gameplay di Two Worlds II è dunque ben bilanciato e ricco di varietà, seppur imperfetto, ma non è questo il suo principale punto di forza. Ciò che differenzia il titolo Reality Pump dalla concorrenza è infatti il suo impressionante sistema di crafting.

Ho creato una magia: è una palla di fuoco rimbalzante che evoca 12 coniglietti rosa quando esplode. I coniglietti evocati sono carnivoriIl crafting è una parte fondamentale di molti Giochi di Ruolo. Tantissimi titoli permettono di creare armi e di perfezionare incantesimi, ma si tratta prevalentemente di un’aggiunta, spesso totalmente opzionale e in alcuni casi poco approfondita. Two Worlds II è diverso. Le possibilità di personalizzazione proposte da Reality Pump sono enormi e in particolare il sistema di creazione delle magie è di un livello nettamente superiore a quanto si è visto finora nel genere. La notevole libertà lasciata al giocatore risulta evidente fin dalla creazione del personaggio: è possibile modificare il proprio eroe nel dettaglio, nonostante una certa scarsezza di pettinature.Una volta intrapresa l’avventura e superati i primi tutorial il sistema di creazione degli oggetti vi verrà illustrato nella sua interezza: ogni arma e armatura trovata nel gioco potrà infatti essere distrutta per ottenere i materiali da cui è composta, o potenziata con le parti recuperate dallo smantellamento degli altri oggetti. Migliorando le vostre abilità nell’artigianato potrete rendere i vostri strumenti di morte sempre più potenti, semplicemente attingendo dalla notevole mole di oggetti superflui lasciati dai nemici caduti sul campo di battaglia. Le armi potranno inoltre essere migliorate con delle speciali gemme dagli effetti benefici variabili, come ad esempio l’aggiunta di danno elementale agli attacchi. Grazie a questo sistema vi sarà possibile utilizzare un oggetto di basso livello per periodi di tempo prolungati potenziandolo all’inverosimile, ma l’arsenale di armi e corazze ottenibili nel gioco è talmente enorme e variegato che sarete portati a modificare molto spesso i vostri set di equipaggiamento. Per chi non ama il lavoro del fabbro, il gioco offre anche la chance di dedicarsi all’alchimia: mescolando in un calderone le parti del corpo dei mostri uccisi otterrete pozioni d’ogni colore e genere. Per quanto le possibilità offerte dalla forgia siano moltissime, il vero cuore del crafting offerto da Two Worlds II rimane la magia. La creazione delle stregonerie utilizza carte di vario tipo, tra cui carte effetto, carte caratteristica e carte vettore. Più alto il vostro livello nelle arti magiche, maggiore sarà il numero di carte che potrete utilizzare e più devastanti diverranno gli effetti dei vostri poteri. Il limite sarà solo la vostra fantasia: volete creare una palla di fuoco a ricerca in grado di accecare tutti i nemici nel raggio della sua esplosione? Potrete farlo. Volete scagliare una sfera congelante che evoca degli scheletri quando arriva sul bersaglio? Basterà trovare le carte necessarie, et voilà. Le possibilità sono davvero immense e il sistema è talmente completo che risulta quasi un peccato non utilizzare un personaggio in grado di destreggiarsi nelle arti mistiche. Inoltre, ogni operazione legata al crafting magico potrà essere eseguita ovunque: non avrete bisogno di fucine, laboratori alchemici o altari del potere, sarà sufficiente entrare nel proprio inventario e utilizzare gli oggetti necessari.

Online è tutto più epico. Anche i coniglietti evocatiOltre alla lunghissima campagna singolo giocatore Two Worlds II offre anche modalità online ben strutturate, che richiedono la creazione di un personaggio a parte. I giocatori potranno darsele di santa ragione in Deathmatch, divisi in due squadre da quattro membri, oppure riunirsi in gruppi nella modalità Avventura e affrontare insieme vari capitoli di difficoltà crescente, che presenteranno mostri specifici e villaggi in cui equipaggiarsi. Nel multiplayer sarà necessario scegliere una classe con un sistema di sviluppo più vicino alle produzioni tipiche, e l’unico modo per salire di livello sarà proprio partecipare alle sessioni della modalità Avventura. Oltre alle due attrazioni principali del gioco in internet sono presenti altre modalità: la prima si chiama Caccia ai Cristalli, ed è un misto tra un puzzle game e una caccia al tesoro nella quale i partecipanti dovranno trovare il maggior numero possibile di cristalli sparsi per la mappa, stando attenti a non incappare in teschi in grado di distruggere tutte le pietre nelle vicinanze, e sfruttando al meglio delle speciali pietre verdi che tramutano quelle i cristalli blu in teschi. La seconda e ultima è la modalità Villaggio, misto tra GDR e strategia in cui prenderete il controllo di un borgo e dovrete lavorare per renderne felici gli abitanti.

Devo svelarti un segreto. In realtà non sono un mercenario… sono BatmanGraficamente Two Worlds II è splendido. Il motore di gioco GRACE restituisce magnificamente ambientazioni e texture offrendo un mondo incredibilmente vivo e ricco di dettagli. Per quanto su PC la grafica presenti un’effettistica più avanzata rispetto alle controparti console, il titolo non raggiunge lo stesso livello di eccellenza per quanto riguarda le animazioni, in generale buone ma alle volte un po’ goffe: la scarsa espressività dei volti e la legnosità di alcuni movimenti rovinano certe scene d’intermezzo (in alcuni casi vedrete il vostro interlocutore ondulare con moto perpetuo senza motivo apparente) e persino il protagonista corre in modo piuttosto scoordinato. Non mancano piccoli bug, che raramente costringono ad un caricamento risolutivo. Notevolissimo anche il comparto sonoro, con musiche di gran qualità e ottimo doppiaggio. Anche qui però ci vuole un appunto minore. Sappiamo che i film di Batman hanno riportato in auge l’utilizzo della voce roca per dare un tono più affascinante e ombroso ai personaggi, ma utilizzare lo stesso tono di voce per il protagonista di un gioco senza cambiarne mai la tonalità, indipendentemente da quanto drammatica o divertente sia una scena, è abbastanza ridicolo.La longevità è semplicemente impressionante. Siamo di fronte ad un’avventura principale di circa 20 ore di durata, che diventano un centinaio quando ci si dedica alle innumerevoli sottoquest presenti. Contando anche le modalità multiplayer, Two Worlds II può divertire per mesi. Il gioco è doppiato in inglese, francese, tedesco e polacco e sottotitolato in italiano, peccato che la traduzione sia leggermente semplificata durante i dialoghi e non sia completa (i vari libri e documenti esaminabili sono tutti in inglese).

HARDWARE

Requisiti Minimi:
– Intel or AMD single core processor (2.0 GHz)– 1 GB RAM (2 GB with Windows Vista and 7)– Windows XP, Snow leopard– Radeon HD, Geforce 8800GT (Shader 3,0 and 512 MB RAM)– DirectX 9.0c or OpenGL– 8 GB disk space

Requisiti Consigliati:– Intel or AMD multi-core CPU (2.6 GHz) – 4 GB RAM – Windows Vista, Windows 7, Snow leopard – Radeon HD 2900, Geforce 8800 GTX – 8 GB disk space

– Sistema di crafting di oggetti e magie completo ed appagante

– Longevità elevatissima

– Multiplayer originale ed interessante

– Tecnicamente notevole

– Alcune imprecisioni nel sistema di controllo

– Un po’ grezzo nei dettagli

– Non completamente tradotto in italiano

8.7

Reality Pump è riuscita a mettere insieme un gioco epico, enorme, immersivo e totalmente inaspettato. Two Worlds II supera il suo predecessore in ogni campo, ed è in grado di offrire ore e ore di divertimento a puristi dei GDR e non. Non siamo tuttavia davanti a un titolo perfetto: alcune caratteristiche non limate adeguatamente e diverse imprecisioni nel sistema di controllo impediscono a quest’opera di raggiungere l’eccellenza, per quanto rimanga uno dei migliori giochi del genere, da consigliare senza remore a chiunque. Dato che il margine di miglioramento della serie è così elevato, non rimane che aspettare con ansia l’annuncio di un terzo capitolo.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.