Recensione

Syphon Filter 3

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a cura di Ryuken

La saga che ha saputo, senza riserve, tener meglio testa al fenomeno MGS è senza alcun dubbio di sorta quella di Syphon Filter ed i primi due episodi (uno meglio dell’altro) lo stanno a testimoniare.Ora rimane solamente un piccolo mistero da risolvere: perché mai i capoccia di Sony hanno deciso di programmare il terzo episodio sulla vetusta PSone quando il rivale di sempre furoreggia da alcune settimane sulle PS2 giapponesi e americane? Bho! Probabilmente Sony ha in serbo per tutti i videogiocatori appassionati della saga un episodio rivoluzionario dedicato a Gabe e soci, che però è ancora una bozza su “carta”. La spiegazione maggiormente plausibile, forse, è quella di voler sfruttare l’ultimo Natale utile della scatoletta grigia che, almeno qui da noi, riscuote ancora parecchio successo sia fra i grandi che fra i piccini. La trama di Syphon Filter 3 vede Gabe e Lian uniti nel tentativo di pulire la propria immagine agli occhi del governo, mentre c’è ancora qualcuno che intende farli fuori. Intanto, un’organizzazione terroristica comincia la sperimentazione del mortale virus syphon filter in alcuni punti del pianeta. I protagonisti del gioco dovranno dunque cercare di distruggere il virus per evitare la catastrofe e al contempo scagionarsi.La cosa particolare di questo terzo capitolo è che sarà raccontato dai due agenti, come se fosse retrospettiva; in altre parole, prima di intraprendere ogni singola missione un filmato introduttivo vi mostrerà l’agente Logan sostenere un interrogatorio in un tribunale federale, nel quale l’interrogatore gli chiederà delucidazioni su varie missioni effettuate, da lui e dai suoi collaboratori/trici, in passato. Lo so, non sono stato molto chiaro ma la trama è talmente incasinata che non è semplicissima da spiegare, ad ogni modo i filmati d’intermazzo sono molto esplicativi in merito e vi permetteranno di capire tutto senza riserve. A parte la trama e alcune lievi novità alla meccanica di gioco Syphon Filtre 3 non presenta grosse novità, il che potrebbe rappresentare sia un pregio che un difetto; anche in questa nuova avventura, come detto, vestirete i panni del granitico e storico interprete della serie, ovvero, Grabriel Logan (Gabe per gli amici).Il tutto avrà inizio con la solita missione di briefing, la quale vi spiegherà quello che dovrete fare; a tal punto non vi resterà che seguire le indicazioni ed il gioco sarà fatto. Seee, facile a dirsi ma non altrettanto a farsi: in pratica dovrete affrontare tutta una serie di problemi tutt’altro che secondari, come, ad esempio, la moltitudine di agenti avversari (sempre in superiorità numerica), i quali diventeranno ben presto il vostro bersaglio principe giacché non sempre sarà possibile evitarli, per cui dovrete mettervi l’anima in pace cercando di farli fuori tutti.Questo SF3, pur conservando l’atmosfera “spionistica” che da sempre ha contraddistinto la saga si sposta un tantino verso un’impostazione di gioco maggiormente devota all’azione pura. A volte, sarà inevitabile dar fondo a tutte le vostre munizioni per riuscire a salvarvi dalle imboscate nemiche che, vi assicuro, non mancheranno. Il sistema di controllo non ha subito grosse variazioni, in pratica tutto ciò che era possibile fare nelle precedenti avventure è ora riproposto anche in quest’ultima, perciò potrete correre: lo farete per il 90% del gioco. Abbassarvi: servirà per offrire un bersaglio più piccolo al nemico e per camminare acquattati senza fare rumore.Interagire: ricaricare l’arma in uso, aprire porte, piazzare esplosivi ecc.. Sparare: ovviamente. Puntare: tramite la pressione dell’apposito tasto potrete scegliere un bersaglio e tenerlo sotto tiro, fin tanto che rimarrà all’interno del vostro campo visivo.Zoomare: con ogni arma sarà possibile cecchinare, con alcune riuscirà meglio (per esempio con il fucile da cecchino) e con altre peggio (con il classico fucile a pallettoni). Rotolare: azione molto utile per evitare di diventare vittima dei cecchini nemici, molto adatta quando vi ritroverete nel ben mezzo della foresta tropicale sud americana nella quale su quasi ogni albero vi è nascosto un cecchino nemico.Spostarsi lateralmente: molto utile nel caso in cui dobbiate sporgevi da dietro un muro e rapidamente ritiravi dietro allo stesso, nel caso in cui i nemici, dall’altra parte, siano troppo numerosi.Alcuni dei movimenti appena descritti si possono poi combinare, tipo lo spostamento laterale ed il rotolare. Durante l’azione dovrete prestare attenzione principalmente a tre indicatori (gli unici presenti sullo schermo!). In alto a sinistra troverete due indicatori, quello dell’energia e del pericolo.L’indicatore energetico ben sapete a che serve, quindi…. Quello del pericolo dovrebbe, e dico dovrebbe, mettervi in guardia da eventuali nemici in avvicinamento. Il problema è che tale segnalatore è tarato maluccio in quando lampeggia quando già ci troviamo sotto i colpi avversari!!! Per cui tanto valeva non mettercelo, no?Il terzo indicatore, posto in basso a sinistra, è rappresentato da un radar che v’indica la natura delle persone che state per incontrare, in altre parole i puntini verdi sono i buoni e quelli rossi i cattivi.Gabe è dotato poi di un giubbotto antiproiettile, che in un primo momento assorbirà le eventuali pallottole che riceverete amichevolmente dal nemico; al termine della sua efficacia sarà, naturalmente, la vostra vita a risentirne a meno che non vi dotiate nuovamente di un altro giubbotto antiproiettile.Non mancheranno nemmeno i classici checkpoint in corrispondenza di ogni frazione di missione compiuta, cosicché ad ogni vostra dipartita non dovrete ricominciare da capo il livello; al termine di ogni missione sarà, ovviamente, possibile salvare la posizione sulla fida memory card.Durante le varie missioni dovrete interagire, collaborare o impersonare altri personaggi, prima fra tutti la vostra compagna Lian Xing, l’esperto di biochimica Lawrence Murari e qualche altro personaggio secondario.Anche qui nessuna novità rispetto al secondo capitolo a parte il fatto di aver ampliato la gamma di personaggi alternativi da poter utilizzare.Oltre alla modalità di gioco base, ne esistono altre due. La prima è quella in multiplayer, già vista in SF2; la seconda, invece, è una novità consistente in cinque minigiochi (l’ultimo dei quali lo sbloccherete dopo aver terminato i primi quattro), ciascuno di essi prevede una tipologia di missione fissa all’interno di uno scenario che non cambia mai, cambia invece il punto da cui partire. Sì, ma in che consistono sti minigames? Vi piacerebbe saperlo è? Scopritevelo da voi! Vabbè, visto che il Natale si avvicina voglio essere buono per cui vi faccio due brevi esempi: In uno dei minigames dovrete accompagnare un esperto di demolizioni a disinnescare degli esplosivi, il vostro compito sarà duplice cioè: trovare gli esplosivi e proteggere l’artificiere mentre li neutralizza (come da copione sarete attaccati da una marea di nemici).In un altro vi sarà richiesto di ritrovare un oggetto scomparso per poi riportarlo nella posizione originaria.Ora siete contenti?Una breve parentesi è dovuta alle armi che andranno via via a riempire il vostro arsenale bellico.Potrete utilizzare praticamente le stesse armi presenti nei precedenti episodi, perciò: la beretta, la pistole da cecchino con silenziatore annesso, il fucile da cecchino, il fucile a pallettoni, una macchinetta a scariche elettriche, le granate, la mitragliatrice, il lancia missili ed altre amenità belliche che non vi sto a svelare ma che potrete “toccare” con mano giocando all’ultima fatica dei 989 Studios.Veniamo, ora, a parlare dell’aspetto tecnico di questo SF3: allora, la grafica da sempre tallone d‘Achille della serie non ha subito eccessivi miglioramenti.L’aspetto visivo del prodotto se un annetto e mezzo fa poteva essere considerato buono, oggi assuefatti dalle meraviglie grafiche di PS2, Xbox e GC non può di certo essere valutato allo stesso modo.Alcune sezioni risultano eccessivamente cubettose ed anche i personaggi saltuariamente hanno uno scadimento grafico notevole.La cosa si verifica soprattutto in quei livelli ambientati in palazzi, case e strutture cittadine in generale; la cosa va migliorando anche di molto nelle sezioni all’aperto come la foresta sud americana, nella quale, probabilmente, i programmatori hanno potuto meglio mascherare determinati difetti dovuti esclusivamente all’hardware vetusto sul quale il gioco è programmato.Le texture seguono il medesimo trend positivo/negativo del resto dell’engine poligonale.Il congegno di inquadrature è rimasto il medesimo (ottimo) visto in SF2 come anche la prospettiva in terza persona (dimostratasi negli anni la migliore per questo tipo di prodotti): la “regia” artificiale è ottima e sa bene quando allargare l’inquadratura e quando restringerla, quando rendere trasparenti i poligoni che compongono Logan e quando farli sparire del tutto, in modo particolare nelle vicinanze di muri e tra gli anfratti, per ottimizzare la visibilità.Le animazioni non sono niente male sia per ciò che concerne il protagonista che per quanto riguarda i nemici (sparargli in testa con il fucile da cecchino e vederli cadere da un grattacielo e uno spasso).Seppur i limiti grafici siano evidenti l’atmosfera che scaturisce dal titolo è davvero coinvolgente, ansiotica e adrenalinica, a tratti.Gli ambienti sono piuttosto ampi, ben strutturati e vanno a sposarsi in maniera armoniosa con le missioni assegnatevi.Gli accostamenti cromatici sono generalmente buoni ma, per i miei gusti, eccessivamente spenti.Nota di merito va di certo ai filmati in FMV che inframmezzano le missioni: fra i migliori mai visti su di una Psone! Ma si sa, fungono solamente come cornice ad un quadro che ahimè non regge il confronto con gli attuali.Sul fronte audio nulla da recriminare: esemplare il doppiaggio nei filmati in CG, senza sbavature la localizzazione in italiano e azzeccatissime le musiche di sottofondo che riempiono e completano l’atmosfera del gioco; ben fatti anche gli effetti delle armi.Che dire d’altro: forse un’impostazione di gioco più incline all’azione piuttosto che alla strategia farà storcere un po’ il naso agli affezionati della saga, che comunque non rimarranno delusi della rimanete e molto buona componente spionistca.La longevità è quindi strettamente rapportata a questo fattore, ma se non fate troppo gli schizzinosi vi assicuro che SF3 è uno di quei titoli che potrà tenervi compagnia per l’intera durata delle festività natalizie, periodo in cui tutti gli appassionati del settore passano una gran quantità di ore in compagnia dell’amata console.

Ottimo sonoro.

Buon impianto di gioco.

Gran varietà di azioni.

Minor strategia e maggior freneticità.

Struttura grafica non all’altezza di SF.

Hardware superato.

Minor strategia e maggior freneticità.

7

SF3 è un titolo pensato per tutti coloro che non sono ancora passati ad un sistema a 128 bit, in quanto dubito fortemente che i possessori di una PS2 investano i loro soldini su un, seppur molto buono, titolo a “32 bit”.

D’altro canto i possessori di PSone sono ancora la stragrande maggioranza nel nostro bel paese, per cui Sony ha ben pensato di sfruttare la gallina dalle uova d’oro fino all’ultimo.

Consiglio infine, con qualche riserbo dovuto all’impostazione di gioco maggiormente frenetica, questo prodotto a tutti coloro che hanno amato all’inverosimile SF1 e 2 e a quelli che cercano un buon prodotto di spionaggio.

Voto Recensione di Syphon Filter 3 - Recensione


7