Recensione

Star Wars Obi-Wan

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a cura di Disco Uno

QUANDO IL VIDEOGIOCO È UN OBBLIGONon è difficile produrre un videogioco su Star Wars. Basta gettare l’amo in quell’oceano infinito e infinitamente popolato di idee che è il cranio di Mr Lucas e pescare quel che si trova. Tutta roba buona per un titolo su console. Aggiungete a ciò la quasi-contemporanea uscita di Star Wars gioco e Star Wars film (il film come rampa di lancio del gioco e viceversa) e il (video)gioco è fatto.No, i tipi della Lucas Art non hanno dovuto spremersi le meningi per creare questo titolo, e del resto perché avrebbero dovuto farlo? La saga di Star Wars è estremamente compatibile con l’universo videoludico. Avete visto Attack of the Clones? A parte sporadiche e languide (per non dire pallose) scene amorose girate sul lago di Como tra la bella Padmé e l’inquieto Anakin, le due ore della pellicola offrono sostanzialmente inseguimenti attraverso piogge di asteroidi, esplorazione di nuovi mondi e, naturalmente, combattimenti a colpi di spada laser. Già questa breve descrizione fornisce spunti per tre videogiochi: uno di racing (corse nello spazio), un secondo di esplorazione (la scoperta di nuovi sistemi stellari), il terzo di puro combat (duelli tra Jedi). Star Wars Obi-Wane abbraccia il terzo tipo: è un combat. O meglio, un combat a vasto raggio. Se dovessimo collocare cronologicamente questo titolo, basandoci sulla trama, diremmo che è antecedente al primo episodio, The Phantom Menace. Obi-Wane in Attack of the Clones è già Jedi, per di più maestro di Anakin. Nel suo omonimo videogioco è ancora un padawan, cioè un apprendista Jedi, un po’ goffo e insicuro, ma le cui evoluzioni a spada tratta promettono il talento che tutti abbiamo conosciuto. Gli scenari dove il giovane Obi (che ha le stesse fattezze dell’Obi del film, naturalmente, e quindi di Ewan McGregor) esplora e combatte, si rifanno a quelli della pellicola. Quindi bassifondi metropolitani come piattaforme sospese in cielo, fra un vespaio di autovolanti. Interni dagli arredi altamente tecnologici, come le larghe vie della verdeggiante capitale del pianeta Naboo. L’arma di cui si avvale è, ovviamente, la spada laser. Ma non solo. Tenendo premuto il grilletto di sinistra del controller, una vaporosa luminescenza circonderà il vostro eroe: è l’effetto Forza che potenzia le prestazioni di Obi-Wan. Gli consente di avere una maggiore elevazione nel salto e di spostare gli oggetti con la forza del pensiero, per complicare la vita ai suoi avversari.

GESTIONE DI UN FUTURO JEDICome dicevamo, l’Obi-Wan del videogioco è un apprendista un po’ esitante. La sua insicurezza, per certi versi adolescenziale, si esprime durante il videogioco attraverso frasi che echeggiano nella sua testa (“Non mi sento sicuro…”) e scene in cui viene sottoposto al giudizio del consiglio degli Jedi come uno studente a una commissione di professori (sic!). La spada laser è la sua (e la vostra) salvezza. Dovete imparare a maneggiarla bene. Per acquisire scioltezza nei fendenti, prima di buttarvi nella missione, sarà opportuno superare specifiche prove contro unità cyborg preposte ad allenarvi. Una prova per ogni missione roderà i vostri muscoli e il vostro cervello a sufficienza per maneggiare velocemente la spada e risvegliare la Forza sollevando oggetti e scagliandoli contro i nemici. La gestione del personaggio è completa, ma non complicata e dopo un po’ di morti virtuali (avete cinque vite per ogni missione) acquisirete la giusta confidenza col controller. Come detto sopra, tenendo premuto il grilletto di sinistra, attiverete la modalità Forza. Per muovere il personaggio usate la leva analogica sinistra, per muovere la spada (fendente destro, sinistro, dall’alto verso il basso, copertura dai colpi nemici, lanci di spada) usate quella destra. I tasti vi abilitano al salto e alle acrobazie. Un indicatore vita a un angolo dello schermo segnala come stiamo a salute. Per riguadagnare energia, bisogna impossessarsi di bolle verdi ricaricanti che incontrate lungo il percorso.Questo il videogioco in sintesi. E, tutto sommato, possiamo dire che si tratta di un buon prodotto al quale anche un tizio che non ha mai visto Star Wars (esiste?) potrebbe affezionarsi.Per chi ha visto Star Wars invece, il gioco risulta ancora più piacevole. Soprattutto grazie al sonoro generoso. Il videogioco ripropone la stessa colonna sonora del film. E lo stesso inizio. Quindi panoramica sullo spazio infinito sul quale si staglia la scritta Star Wars in simultanea al tradizionale scroscio di trombe ed epilogo scritto con lettere in fuga verso lontananze siderali.La potenza del titolo sta soprattutto in questo: nel riuscire a rievocare le suggestioni del film. Chi è un affezionato della saga Jedi proverà una leggera e piacevole vibrazione alla spina dorsale quando, muovendo la levetta analogica destra, azionerà la spada e sentirà quel particolare ronzio che accompagna gli spostamenti del raggio laser. Così come imbattersi in vecchie conoscenze cinematografiche come Yoda o nemici alieni dalle fattezze bizzarre, sarà una piacevole esperienza. E vederli crollare dopo aver lanciato la spada che ritorna nella vostra mano come un boomerang, vi riempirà di orgoglio Jedi. Confermandovi che la Forza è con voi.

GRAFICABuona. Le ambientazioni, tratte dal catalogo cinematografico di quel grandissimo architetto del cosmo infinito che è George Lucas, sono suggestive. Certo, tecnicamente non stordiscono. Per quanto il dettaglio poligonale sia più che accettabile, l’essenzialità e la staticità di certi scenari, alla lunga pesano, e rivelano un particolare nella storia evolutiva di questo titolo: inizialmente era stato concepito come gioco per PC. Tuttavia, le strade delle megalopoli come gl’interni vuoti dai lunghi corridoi ben si addicono a quello che può essere definito un action videogame a vasto raggio. La fluidità grafica risente un po’ nelle fasi di caricamento con qualche interruzione d’immagine, ma nel complesso non ci si può lamentare.

SONOROÈ lo stesso identico del film. Quindi musica incalzante, con trombe ed archi che galoppano a sottolineare la drammaticità della battaglia. Avete presente lo splendido motivo che accompagnava il combattimento tra Obi-Wane Qui-Gon e il Seek in The Phantom Menace? È lo stesso che vi prende per mano e vi guida in questo videogioco. Ma oltre alla musica sono gli altri suoni ormai famigliari agli aficionados di Star Wars, come quello prodotto dall’incrocio di due spade laser o dai raggi sparati dalle pistole che vi fanno sentire a casa. Cioè al cinema

MODALITA’ DI GIOCOSono tre. Allenamento con unità cyborg, missioni e combattimento tra Jedi (in multigiocatore). La modalità allenamento è praticamente un prologo alla modalità missioni. In quest’ultima il giovane Obi-Wane intraprende un addestramento che si trasforma ben presto in indagine e lo porterà a combattere in vari luoghi e diverse situazioni per un totale di 15 missioni. Anche accanto al maestro Qui-Gon

Il videogioco è una buona trasposizione del film. Quindi, se vi è piaciuto il film, vi piacerà anche il videogioco. Altrimenti, si tratta pur sempre di un discreto combat.

La grafica è essenziale, alla lunga un po’ monotona. Come monotoni risulterebbero i combattimenti se alla base dell’addestramento di Obi-Wan non ci fosse una trama.

6

Concludendo, Star Wars Obi Wan è un discreto combat che vi mette tra le mani un’arma inedita. Non pistole, fucili, coltelli, ma una spada laser. Qualcosa che da bambini avrete sicuramente desiderato vedendola volteggiare tra le

mani di Luke Skywalker. Per di più si tratta di un’arma la cui gestione è ben riuscita su console. Il videogioco è una fedele trasposizione del combattimento visto al cinema. Quindi fendenti seguiti o preceduti da eleganti acrobazie e accompagnati dal potere di sollevare oggetti e nemici tipici di un grande maestro Jedi.

Voto Recensione di Star Wars Obi-Wan - Recensione


6