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Recensione

Real Football 2011

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Avatar di AleZampa

a cura di AleZampa

Pubblicato il 10/10/2010 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

6.4

Da quando il portatile di casa Apple si è affacciato sul mercato, Gameloft ha da subito rappresentato un vero e proprio punto di riferimento per gli utenti di iPhone e iPod Touch: giochi profondi e ben costruiti, franchise ogni anno evoluti e migliorati, nuovi IP le cui produzioni nulla hanno da invidiare a quelle delle console dedicate esclusivamente al gaming. E’ in questo contesto, e con questo background, che si affaccia sul mercato Real Football 2011, che dopo un periodo di incontrastato dominio su piattaforme mobili (cellulari e iPhone ovviamente) è chiamato ad evolversi per sopravvivere allo scontro con un’agguerritissima concorrenza, rappresentata da nomi storici del calcio videoludico, come Pro Evolution Soccer e FIFA.

Villa non bastaLa lista dei cambiamenti e delle nuove feature aggiunte dalla casa francese per questa nuova incarnazione di Real Football sono molte, a dimostrazione che le intenzioni di creare un franchise di successo e supportarlo a dovere ci sono, grazie ad uno sforzo produttivo di tutto rispetto che non è riuscito però, e ci duole constatarlo, a mantenere tutte le promesse fatte in fase di sviluppo. Partiamo dai controlli: rispetto alla versione precedente, Real Football 11 aggiunge un nuovo tasto per la corsa (posizionato nell’angolo in basso a destra dello schermo tattile). E’ ora infatti possibile, mantenendo premuto il suddetto tasto, avere un controllo più preciso sulla gestione della corsa, controllo che andrà tuttavia a creare qualche problema al momento del passaggio, dato che sarà necessario cambiare rapidamente il posizionamento delle dita per indicare forza e direzione del suggerimento verso i nostri compagni. Per il resto, lo schema dei controlli rimane tutto sommato similare: sulla sinistra troviamo posizionato il controller “analogico” per il movimento, sulla destra i due tasti del passaggio, con le finte (tre tipi) che verranno effettuate tramite specifici movimenti della mano destra sullo schermo, come ad esempio un tap ripetuto per l’elastico, uno continuato per il doppiopasso, e un cerchio (mantenendo appoggiato il dito allo schermo) per la “veronica”. Cross e pallonetti si effettueranno accoppiando alla pressione dei tasti di tiro e passaggio un movimento verso l’alto o verso il basso, a seconda della direzione di corsa. Proprio qui iniziano le noti dolenti, che di fatto trasformano un prodotto molto valido sulla carta in una mezza delusione: la risposta dei controlli. Se da un lato è apprezzabile il fatto che qualunque parte dello schermo di iPhone sia utilizzabile per controllare il movimento del giocatore (feature aggiunta grazie ad un confronto tra sviluppatore ed appassionati), non si capisce il perchè del subordino del passaggio filtrante ad una pressione prolungata del tasto del passaggio, trasformando così un comando molto importante nell’economia del gioco in qualcosa che difficilmente avremo mai l’occasione di utilizzare con profitto. Un altra novità di questa versione è l’introduzione del motion capture per il campionamento del movimento dei giocatori. Se sulla carta questo non può che giovare al realismo delle animazioni del nostro undici schierato in campo, in realtà trasforma l’esecuzione di ogni singolo movimento in azioni eccessivamente macchinose e poco reattive: l’esecuzione del comando impartito è infatti subordinata al termine dell’animazione in corso, il che ci costringe a prevedere una sorta di lag tra il comando e l’azione stessa, cosa che ovviamente rende l’intero sistema di controllo quantomeno rivedibile e conferma, anzichè cancellare, tutti i difetti di cui soffriva il predecessore. Altra nota dolente è rappresentata dall’Intelligenza Artificiale di compagni ed avversari: sarà molto difficile infatti riuscire ad imbastire un’azione coerente ed organica, dato che la reattività dei compagni d’attacco è decisamente carente, e che difficilmente si posizioneranno in maniera utile rispetto all’evolversi dell’azione. In difesa, nello stesso modo, gli interventi e il posizionamento dei nostri compagni saranno perlopiù grossolani, trasformando ad esempio i calci d’angolo in momenti particolarmente rischiosi della partita. I portieri purtroppo non fanno eccezione, con comportamenti che a volte sfociano nell’incredulità più completa, come semplici interventi su tiri centrali che diventano spesso papere colossali, mostrando in generale una evidente ritrosia nell’uscire dall’area piccola e dai pali. Questo comportamento statico dei portieri si traduce in un’eccessiva proficuità dei tiri da fuori, che a causa del deficitario posizionamento degli estremi difensori porteranno il più delle volte ad inevitabili segnature, anche a livelli di difficoltà più alti. Ultima nota di demerito per le licenze, invero decisamente lacunose: la licenza FIFPro copre infatti solo alcuni campionati, e solo i nomi dei giocatori, trasformando così i campionati tedeschi e spagnoli in una vera e propria caccia al tesoro per l’individuazione di squadre e calciatori conosciuti.

Un mare di modalitàA fronte di un gameplay non del tutto sufficiente, Real Football 11 si risolleva proponendo una quantità (e varietà) di modalità di gioco solitamente proprie di titoli sviluppati per le moderne console casalinghe. Oltre infatti alle classiche amichevoli, sfide a rigori e coppe, potremo con Club Master vestire i panni di allenatore e giocatore, ricoprendo il ruolo sia dei giocatori in campo sia dell’allenatore/manager fuori campo attraverso la gestione del calciomercato oppure, con la modalità Enter the Legend, creare (o scegliere) un giocatore da controllare, facendolo poi crescere fino a trasformarlo in un vero e proprio campione. Gradita aggiunta anche la modalità Sfide Storiche, in cui rivivremo diversi momenti importanti della storia del calcio, da alcune partite dei Mondiali alle finali di Champions League degli ultimi anni. Del tutto eliminata invece, visti i deludenti feedback della scorsa edizione, la modalità online.Dal punto di vista tecnico il titolo è più che discreto, la densità poligonale è decisamente superiore al suo predecessore, gli stadi ed il campo sono molto ben realizzati, e ovviamente la risoluzione maggiore garantita dal Retina Display non può che giovare all’impatto visivo generale del prodotto, che pecca però in una eccessiva somiglianza dei giocatori tra loro, visto che si distinguono solo per colore della pelle e capigliatura. Il sonoro è ben campionato per quanto riguarda gli effetti e i cori, ma sentirete presto l’impulso di disattivare la telecronaca, presente in ogni caso nella sola lingua inglese.

– Grande varietà di modalità di gioco

– Discreto comparto tecnico…

– … purtroppo non supportato da un adeguato gameplay

– Intelligenza Artificiale scarsa

– Portieri da rivedere

6.4

Real Footbal 11 è un prodotto che purtroppo conferma le lacune della sua precedente incarnazione, riconducibili principalmente ad una deficitaria Intelligenza Artificiale ed eccessiva legnosità dei comandi. Il comparto tecnico è di buon livello, mentre va fatto un plauso a Gameloft per la quantità di modalità selezionabili e per l’approccio da produzione curata e di livello che ha nei confronti del franchise. I difetti menzionati però, insieme al prezzo (3.99€), consigliano prudenza nell’acquisto, a fronte sopratutto dei nuovi rivali FIFA e Pro Evolution Soccer sempre più decisi a brillare anche in Apple Store.

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