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Recensione

RAGE: Mutant Bash TV

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Avatar di SketchT

a cura di SketchT

Pubblicato il 01/12/2010 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

8.5

La software house Bethesda Softworks non si accontenta di tenere incollati milioni di videogiocatori allo schermo grazie a blockbuster come The Elder Scrolls IV Oblivion, Fallout 3 e Fallout New Vegas, ma cerca di penetrare nel circuito di distribuzione digitale per antonomasia, e conquistare così tutti i possessori di iPhone e iPad. Stiamo parlando di Rage, sparatutto in prima persona che prepara il giocatore alla versione casalinga, in uscita nel 2011, caratterizzato da un comparto grafico strabiliante e dalla scelta di lasciare al giocatore solamente l’onere di fraggare qualsiasi cosa si muova, cogliendo a piene a mani la concezione da coin op già apprezzata in House of the Dead e Time Crisis.

The Running ManFacendo l’occhiolino a The Running Man di Arnold Schwarzenegger, film conosciuto in Italia come L’implacabile, il protagonista di Rage partecipa al Mutant Bash TV, uno show televisivo i cui partecipanti vengono catapultati in una serie di scenari post-apocalittici affollati da creature mutanti, affamate di carne umana. L’eroe si trova quindi ad affrontare una serie di locazioni con l’unico scopo di raggiungere l’uscita del livello, sopravvivendo e raccogliendo quanti più bonus possibili, in modo da impennare il proprio punteggio in maniera esponenziale. L’introduzione dell’intera esperienza spetta al presentatore J.K. Stiles, il quale fungerà da perfetto ospite e aprirà le porte di ogni livello, preparando il giocatore a ciò che affronterà a breve grazie a “rassicuranti” parole.Il plot narrativo è pressoché inesistente per volere stesso di Bethesda. Non viene infatti spiegato il motivo della partecipazione da parte del misterioso eroe al Mutant Bash, chiarimenti che verranno svelati solo tra qualche mese, dal momento in cui Rage è solamente il preludio a quello che vedremo direttamente sulle console casalinghe.

Seguendo i binariCome accade in Doom Resurrection e in alti titoli di genere, Rage obbliga il giocatore a percorrere una strada preimpostata, lasciandogli solamente la libertà di spostare la telecamera e sparare ai diversi bersagli disponibili sullo schermo. Non saranno solamente i mutanti a dover subire il piombo delle nostre armi: se colpite, alcune speciali icone fungeranno da rifornimento di armi, energia oppure i Bash Bux, in grado di aumentare il proprio punteggio. Scelta coraggiosa, che inizialmente potrebbe non piacere, ma l’altissimo tasso di azione, soprattutto a livelli di difficoltà più elevati, avrebbe posto il giocatore in una condizione di confusione estrema.Il sistema di controllo si basa prettamente sull’accelerometro di iPhone 4 e iPod di medesima generazione, con l’opzione del touch, obbligata invece su iPad e generazioni precedenti di iPhone e iPod, garantendo così un buon controllo su tutte le periferiche. Quattro infatti sono i tasti preposti all’azione, utilizzati rispettivamente per scegliere l’arma, caricarla, fare fuoco e schivare i colpi nemici. L’utente può contare su un arsenale di tre soli sputafuoco, fortunatamente tutti potenti e precisi: la pistola è senza ombra di dubbio la meno performante ma può vantare di un caricatore infinito, mentre sia il fucile che la doppietta devono essere ricaricate, raccogliendo le munizioni attraverso i vari livelli. Il letale trittico è accomunato dalla possibilità di attivare una serie di colpi speciali, molto più pesanti dei proiettili normali, sfruttando la stessa concezione di “Ricarica Attiva” già vista in Gears of War. Ogni colpo andato a segno e ogni uccisione accrescono il punteggio di gioco, unico vero protagonista dell’azione. Il titolo è infatti completamente rigiocabile aumentando il livello di difficoltà, con la punta estrema denominata “Nightmare”, definizione più che appropriata data la resistenza estrema dei mutanti e la efferata ferocia.

Alta definizione a portata di ditoIl comparto tecnico di Rage stupisce particolarmente per la capacità di gestire ambientazioni molto dettagliate, gestendo allo stesso tempo molti personaggi a schermo, il tutto senza scadere in fastidiosi rallentamenti e mantenendo granitici i sessanta frame per secondo. Lo stesso plauso va ai giochi di luci e ombre presenti in ogni ambiente esplorato, in grado di convincere pienamente gli occhi del videogiocatore, trascinandolo inesorabilmente nel mondo di Mutant Bash. Il comparto audio si sposa perfettamente con la tipologia del titolo e riesce a mantenere salda l’attenzione. Ci riserviamo di segnalare un piccolo bug che costringe i giocatori a dover settare obbligatoriamente il linguaggio di sistema in inglese. Se non viene eseguito questo accorgimento, il gioco crasherà appena partito il filmato di introduzione; bug che confidiamo verrà risolto con i classici aggiornamenti tramite AppStore.

– Comparto tecnico di altissimo livello

– Sistema di controllo semplice e immediato

– Davvero troppo breve

8.5

Rage è senza dubbio un ottimo preludio alla vera avventura che ogni giocatore potrà affrontare sulle console casalinghe, anticipando così l’aria che si respirerà durante l’intera esperienza. Purtroppo lo spin off in questione dispone di uno scarsissimo numero di livelli, solamente tre, lacuna in parte giustificata dal prezzo di circa 80 centesimi di euro. Acquisto consigliatissimo inoltre per quella fetta di utenti che non amano particolarmente il genere FPS, in modo da potersi avvicinare a un esponente in grado di conquistare il pubblico, spremendo perfettamente l’hardware di iPhone e iPad.

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