Recensione

Ninja Gaiden Sigma Plus 2

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Qualcuno dice che, dopo l’uscita di Itagaki, storico leader del Team Ninja, il suo ex gruppo di lavoro non ne abbia azzeccata più una. Qualcun altro risponde che non era facile raccogliere l’eredità di colui che ha modernizzato il genere degli action game e regalato perle assolute ai videogiocatori degli ultimi dieci anni.Da utenti PSVita al day one, noi di Spaziogames siamo rimasti tiepidi nei confronti di Ninja Gaiden Sigma Plus, ma non abbiamo comunque esitato a dare una possibilità al suo seguito, disponibile nei negozi europei dallo scorso venerdì. Scommessa vinta?

Ninja, demoni e tetteDopo un apprezzabile prologo in stile fumetto, con tavole che si alternano su schermo accompagnate da un buon doppiaggio in lingua inglese, Ninja Gaiden Sigma Plus 2 ci propone un incipit narrativo tanto banale quanto godibile, perché capace di dare la scintilla agli eventi che si svilupperanno poi durante la campagna single player: in una Tokyo divisa tra architetture ultramoderne e strutture del Giappone medievale, la maggiorata Sonia (non ricordiamo, a memoria, un personaggio femminile di un gioco del Team Ninja con meno della quarta misura di seno…) è in cerca del nostro eroe, Ryu Hayabusa, per metterlo al corrente dei diabolici piani del Clan del Ragno Nero, una setta di ninja corrotti dal male che sta pianificando la resurrezione dell’Arcidemone, la cui venuta getterebbe nel caos e nell’oscurità la capitale nipponica prima e tutto il resto del Giappone poi.Il nostro arriva però con qualche secondo di ritardo, e non riesce ad evitare che un esponente del clan avversario rapisca la bella agente, cui non bastano due pistole per fronteggiare un assalto a lame sfoderate.Da qui, sarà un tripudio di arti moncati, acrobazie ninja, scenari scarsamente illuminati e…rallentamenti.

La pigrizia del portingLa vera lotta che va in scena sugli schermi della nostra PSVita non è, come si potrebbe immaginare, quella appena accennata tra Ryu e il Clan del Ragno Nero, ma quella tra un ottimo gioco d’azione e i limiti di un porting che ne imprigiona le potenzialità e ne ammorba la riuscita finale.Come per tutti i predecessori della serie (pre e post Itagaki), Ninja Gaiden Sigma Plus 2 è un action game coi fiocchi, che beneficia di un sistema di combattimento peculiare nel suo essere legato al passato, quando le orde di nemici che ci venivano incontro non erano carne da macello, ma temibili avversari di cui studiare movenze, tempi e punti deboli.Il piacere nel concatenare combo, mozzare arti, far volare le nostre stellette ninja così da aprirci la strada per una combo rapida è immutato, e si perpetuerà per sempre finché alla base di questi titoli ci saranno queste meccaniche, che richiedono attenzione e dedizione, ma offrono grande gratificazione una volta padroneggiate.Il tempismo negli attacchi è tutto, la parata assume un ruolo fondamentale soprattutto in presenza di più nemici su schermo, e la gestione del pur modesto inventario può fare la differenza tra una prematura sconfitta e una vittoria in un tripudio di sangue.Chi non ha mai avuto modo di vestire i panni di Ryu Hayabusa sarà senz’altro rapito dal furioso susseguirsi di colpi a schermo, ben mappati sui tasti del portatile Sony.Fin qui il gioco d’azione soddisfa pienamente, ma tutt’ intorno a queste meccaniche oliate e ben strutturate, purtroppo, ci sono sovrastrutture fastidiose, che a lungo andare intaccano il divertimento e inevitabilmente il giudizio finale sul prodotto.Cominciamo dal framerate: dopo il dimezzamento (da 60 a 30 FPS) patito col predecessore, la situazione non è migliorata e, anzi, in alcuni frangenti il motore di gioco pare essere ancora più in affanno che in precedenza, probabilmente a causa dell’accresciuto livello di dettaglio complessivo. Ogni volta che attiveremo uno dei Ninpo (tecniche speciali di devastante potenza), la risoluzione del nostro personaggio calerà vertiginosamente, per poi tornare su livelli accettabili a magia lanciata; inoltre, a ogni assembramento di nemici (e il gioco ne propone uno ogni 6-7 minuti), i rallentamenti varieranno dal sopportabile al fastidioso e, pur non compromettendo irrimediabilmente l’azione a schermo, la priveranno di spettacolarità e finezza tecnica.Altra nota dolente del titolo originale era rappresentata dalla telecamera, che tendeva ad incastrarsi in determinati punti e non dava comunque mai l’idea di offrire la miglior visuale possibile di quanto avvenisse a schermo: anche qui i miglioramenti, se ci sono stati, sono quasi impercettibili, e la possibilità di centrare la visuale alle spalle del nostro alter ego premendo il dorsale destro non sempre riesce a salvare la situazione, soprattutto quando la battaglia infuria.Se framerate e telecamera non fossero sufficienti, i superstiti del Team Ninja hanno pensato di abbassare drasticamente il livello di difficoltà, marchio di fabbrica delle precedenti iterazioni: accogliamo il ritorno della modalità Eroe (praticamente un inedito “easy mode”) con un plauso, perché è giusto abbattere barriere d’ingresso e garantire maggiore accessibilità ai novizi, ma perché annacquare anche gli altri livelli di difficoltà?Il risultato è che una partita al livello Normale non è nemmeno vagamente vicina agli standard della serie in quanto a difficoltà, e i fan della saga prenderanno in considerazione solo gli ultimi due livelli per avere una sfida adeguata.In ultimo, vista la riproposizione a cadenza quasi annuale del titolo (con modifiche davvero ridotte all’osso), avremmo apprezzato una maggiore quantità di contenuti extra rispetto a quanto già visto pochi mesi or sono, e invece ci tocca accontentarci delle blande modalità “Gara ninja”, che ripropone scenari già visti in una corsa a tempo, in cui combo lunghe e mortali ci garantiscono secondi preziosi per proseguire, e “Missioni TAG”, in cui due personaggi su schermo potranno alternarsi alla pressione della croce direzionale per offrire una maggiore varietà di approccio.Oltre a Ryu, questa modalità proporrà eroine ben note ai fan come Ayane, Rachel e Momiji, ma dispiace dire che l’ipnotico ballonzolare dei loro generosi seni non terrà il giocatore impegnato per più di una manciata di minuti.Chi non possiede altre console per far girare questo gioco, sarà comunque soddisfatto dalla bontà delle dinamiche di combattimento, ma lo zoccolo duro dei fan della serie non potrà che rimanere deluso da queste mancanze.

Un passo avanti e due indietroI titoli di azione, insieme probabilmente agli sparatutto, sono spesso presi come benchmark per le capacità tecniche della macchina ospite e, da sostenitori del gioiellino Sony, ci auguriamo che questo non succeda con Ninja Gaiden Sigma Plus 2.Se i modelli poligonali e alcuni degli effetti speciali sono infatti visibilmente migliorati rispetto alla precedente uscita, come anche le ottime sequenze di intermezzo, lo stesso non si può dire della velocità con cui il tutto scorre sullo schermo OLED di PS Vita, né della perdita di definizione dei modelli in determinate circostanze, né del fatto che, sotto sforzo, il motore di gioco mangi dei frame di collegamento delle animazioni, inficiando l’altrimenti buona credibilità delle movenze delle decine di ninja contro cui dovremo confrontarci.Non abbiamo dubbi che questi difetti siano figli di un porting pigro e mal confezionato e non di deficienze hardware della macchina ospite, e questo non può non riflettersi sul voto finale, che prova a tenere conto, nel contempo, della bontà del nocciolo del gioco e della spessa e indigesta scorza che lo ricopre.Chiudiamo la disamina più prettamente tecnica citando una buona durata generale, che si attesta sulle 8 ore circa per una run a livello Normale (cui aggiungere poco più di un’ora per ogni livello di difficoltà superiore), e una buona colonna sonora, con effetti ripetitivi ma generalmente di buona qualità e un doppiaggio competente, anche se mai veramente sopra le righe.

– Ancora uno dei migliori giochi d’azione sulla piazza

– Praticamente senza concorrenza su PSVita

– Discreta longevità

– Framerate parecchio appesantito

– Difficoltà generale annacquata

– Telecamera ancora da mal di testa

7.0

Il delitto perfetto è servito. Piange il cuore a vedere un titolo d’azione di tale classe costretto a mostrarsi all’utenza PSVita in una versione che non rende affatto giustizia alle sue innumerevoli doti.

Le meccaniche che funzionano alla perfezione e i pregi dietro Ninja Gaiden Sigma Plus 2 sono tanti e tali da “costringerci” a consigliare comunque il gioco a quanti non lo abbiano ancora provato o ai fan sfegatati dei giochi d’azione, ma, onestamente, verremmo meno al nostro dovere di recensori se non sottolineassimo quanto questa conversione lasci a desiderare e quanto poco si è fatto per portare nuovi fan alla fonte della saga, se non abbassare in maniera indiscriminata il livello di difficoltà.

PSVita merita di più. Ryu Hayabusa e i suoi fan meritano di più.

Voto Recensione di Ninja Gaiden Sigma Plus 2 - Recensione


7