Recensione

New Little King's Story

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a cura di AleZampa

Essere Re, da che mondo è mondo, non è mai stato uno dei compiti più semplici. Certo, i perks non mancano e solitamente si vive in lussuosi e giganteschi castelli, ma cosa pensereste se il vostro regno fosse invaso, dal giorno alla notte, da un’ orda di mostriciattoli che rapiscono tutte le vostre amiche di infanzia lasciandovi solo con un gruppo di sopravvissuti, una stalla e tanti rimpianti? Per quanto questa non sia una domanda così comune, New Little King’s Story vi metterà nella condizione proprio di capire come rispondere a questo quesito, riconquistando il regno vostro di diritto e recuperando le principesse intrappolate.

Sim KingdomNew Little King’s Story è un titolo che aveva già sorpreso e deliziato i possessori di Wii nel 2009, riuscendo anche sulle nostre pagine ad avere commenti più che positivi. Nei panni dell’eroe in esilio il nostro compito sarà quello di far rinascere e prosperare nuovamente il regno, sviluppandone l’economia, aumentandone i sudditi e liberando le principesse (che potremo poi sfruttare come personaggi di supporto) intrappolate in misteriose colonne di cristallo, mai perse di vista dal demone di turno che incarna il più classico dei boss di fine livello. All’inizio del nostro processo di rafforzamento, però, le risorse a disposizione non saranno esattamente di prim’ordine: oltre allo sparuto gruppo di fedelissimi che ci hanno aiutato nella fuga dal castello assediato, il nostro regno sarà composto da un limitatissimo numero di sudditi del tutto impreparati alla difficile vita fuori dalla comodità. Nelle primissime ore di gioco, che fungeranno da tutorial, verremo edotti sulle nostre prerogative di Re e comandante in capo delle truppe che, col passare del tempo, diventeranno sempre più gravose e labirintiche. Il suddito base del regno è l’ “Adulto Spensierato”, un simpatico fannullone che si diverte a non contribuire per nulla alla nostra causa, ma che, con l’adeguata spinta, può fare di tutto. Basterà infatti una semplice pressione del tasto cerchio una volta selezionato e diventerà parte attiva del nostro seguito, la Guardia Reale. In questo modo selezioneremo tutti i membri che vorremo portarci dietro nelle nostre avventure alla riconquista del regno, ma finché saranno “Adulti Spensierati” non saranno di grandissimo aiuto alla nostra causa. Per specializzarli dovremo indirizzarli verso alcuni edifici specifici, in grado di dare agli abitanti base un lavoro utile alla comunità. All’inizio avremo a disposizione solo professioni base come l’agricoltore o il soldato ma, con l’avanzare della nostra missione, le possibilità aumenteranno a dismisura, dandoci l’opportunità di creare unità sempre più variegate: dall’arciere al veterano, dal carpentiere al cuoco, dal commerciante al minatore, ognuna di queste diventerà utile ed indispensabile. Per poter costruire gli edifici in grado di trasformare i nostri “peones” dovremo prima recuperare i fondi necessari tramite l’esplorazione delle diverse aree e la conversione del bottino in oro, per poi, tramite il menù “Piano del Regno”, ordinare l’edificazione delle strutture, che da quel momento in poi saranno sempre a disposizione per trasformare dei simpatici cialtroni disoccupati in seri professionisti (il più delle volte a costi notevoli). L’intera nostra pretesa al regno passerà proprio dalla gestione delle nostre finanze e dalla costruzione di tutto quanto ci viene proposto: ogni volta che conquisteremo una nuova area infatti verranno sbloccati nuovi edifici, che una volta costruiti, oltre a dare nuove professioni, aumenteranno anche il numero dei sudditi o abbelliranno i nostri possedimenti. Tra i vari upgrade ovviamente ci saranno anche migliorie alle nostre armi, abilità o al numero di membri della Guardia Reale, indispensabile per poter fronteggiare i combattimenti più pericolosi.

Piccoli NapoleoniPassiamo ora al sistema di combattimento, l’altra metà del cielo del gameplay di New Little King’s Story. Come abbiamo detto, una volta formata la Guardia Reale, saremo pronti a lanciarci alla conquista di nuovi territori. Il nostro seguito si posizionerà senza fiatare sempre alle nostre spalle, pronto ad eseguire ogni comando che gli impartiremo. Il più importante, nonché il primo che impareremo ad usare è la carica: con questo ordine, infatti, lanceremo il primo suddito a disposizione verso un obiettivo, facendogli compiere azioni contestuali o semplicemente mandandolo all’attacco verso il nemico. In base all’obiettivo selezionato e alla professione del membro della Guardia Reale, gli esiti della carica potranno essere diversi: se lanciati, ad esempio, contro un nemico, tutti i nostri compagni inizieranno a combattere, ma se indirizzati verso una buca sul terreno, o un tronco di legno, solo agricoltori e taglialegna potranno compiere la giusta azione, dando la possibilità poi anche agli altri compagni di aiutarli nel loro lavoro.Il sistema di combattimento e di selezione della propria compagnia da al giocatore la possibilità di sbizzarrirsi con le diverse combinazioni di attaccanti e personaggi di supporto, aggiungendo un pizzico di profondità ad alcune tipologie di scontri, anche se, sopratutto all’inizio, a fare la differenza sarà solitamente il numero schiacciante delle nostre truppe e il loro equipaggiamento. Discorso diverso invece per i boss o i nemici più impegnativi, contro i quali sarà necessario pianificare non solo un costante utilizzo di carica e ritirata (attivabile con il tasto cerchio), ma anche un più accorto impiego delle truppe, scegliendo quelle più adatte al caso e magari alternando attacchi a lungo raggio con combattimenti ravvicinati.

C’è del marcio ad Alpoko. Giusto un po’.
Nonostante sul fronte contenutistico il titolo poco si presti a critiche di qualsivoglia natura (la quantità delle ore di gioco che gli si possono dedicare, così come le aree da esplorare e le cose da fare sono in effetti moltissime), le maggiori preoccupazioni vengono dal fronte controlli, vero tallone d’Achille della produzione Konami. Nonostante il touchscreen di PS Vita sia ben implementato nella scelta e nel dispiegamento delle truppe, così come in tutti i menù e i dialoghi, più volte vi troverete a recriminare sulla scarsa precisione degli attacchi e dalle conseguenze che questa potrà comportare. A meno infatti di una linea di tiro estremamente precisa non sarà infrequente vedere i propri uomini schiantarsi contro dei muri piuttosto che attaccare il gigantesco nemico ad un palmo dal loro naso, oppure iniziare a scavare buche per terra piuttosto che difendere il proprio sovrano. Anche la gestione del proprio regno non è delle più agevoli: il fulcro principale del nostro impero sarà un podio all’esterno del palazzo, dal quale potremo convocare tutti i sudditi, formare nuovi gruppi, armarli fino ai denti e così via. Peccato che la gestione dei diversi gruppi e dei personaggi richieda che vengano prima convocati, poi selezionati, e infine aggiunti alla Guardia Reale in sostituzione a qualcun’altra, costringendoci a fare un continuo avanti e indietro dal podio che si sarebbe potuto evitare semplicemente rendendo possibile la selezione dall’interno dei menù. Nonostante non precludano l’esperienza di gioco, sono da segnalare diversi bug grafici: ad esempio, diversi sudditi preferiranno camminare sulle acque piuttosto che sui ponti, volare, o semplicemente incastrarsi tra stradine tortuose, constringendovi, in alcuni casi, anche a tornare indietro e rifare alcune sezioni. Da un titolo che in sostanza non è altro che la versione rimasterizzata e corretta dell’originale Wii uscito nel 2009 (upgrade grafico peraltro eseguito a dovere) ci si sarebbe aspettato di più, considerando che una volta allargato il nostro esercito i rallentamenti e i cali di framerate saranno sempre più frequenti. Gradevole infine il comparto sonoro, con arrangiamenti simpatici presi a piene mani dal repertorio Classico.

– Quantità smisurata di cose da fare

– Umorismo sempre presente ed efficace

– Riesce a coinvolgere da subito e con semplicità

– Diversi problemi di controllo e macrogestione

– Bug grafici e rallentamenti troppo frequenti

– Prezzo alto per un porting

7.5

New Little King’s Story è un titolo difficile da valutare. Da un lato abbiamo un’atmosfera e una ricchezza contenutistica che sono una manna per il catalogo PS Vita, ma dall’altra abbiamo un comparto tecnico non sempre adeguato e alcuni problemi di design ed a livello di gameplay che ne minano il risultato finale. Il titolo, in sostanza, ha tantissime buone idee, non sempre però sviluppate adeguatamente e che non possono che far abbassare la valutazione complessiva, in ragione sopratutto del fatto che sarebbe bastato davvero poco per renderlo un piccolo gioiellino.

Voto Recensione di New Little King's Story - Recensione


7.5