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Recensione

Little Big Planet 3

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Avatar di LoreSka

a cura di LoreSka

Pubblicato il 22/11/2014 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

7

Gioca, crea, condividi. Sono questi i tre pilastri su cui si è da sempre basata la serie Little Big Planet. Il gioco, al suo esordio, seppe sorprendere molti giocatori, che per la prima volta si ritrovarono fra le mani un platform mutevole, capace di dare sfogo alla fantasia dei giocatori e di trasformarsi in qualsiasi gioco, grazie alle idee e all’ingegnosità di una community sempre più grande. Sony ha trattato Little Big Planet come il figlio prodigio, riservandogli mille attenzioni e ricordandoci sempre i suoi eccellenti risultati in termini di community, un po’ come farebbe una mamma intenta a vantarsi del proprio pargolo dalla parrucchiera. Ma, tutto sommato e con i dati relativi al numero di livelli creati, condivisi e scaricati, Media Molecule e Sony hanno fatto bene a ricordarci quanto questo gioco fosse diventato un vero e proprio fenomeno.
Il bello è che Little Big Planet si può giocare in totale libertà: c’è chi ama solo la componente platform, chi si seppellisce nell’editor di livelli, chi passa le giornate a scaricare le creazioni altrui e a recensirle e chi invece vuole giocare in multiplayer. Questa libertà è forse la chiave del successo del prodotto e, di conseguenza, troviamo comprensibili le ragioni dietro al sostanziale immobilismo della saga. Il punto è che ora siamo giunti al terzo capitolo, e Sony ha sentito il bisogno di introdurre qualche cambiamento, a partire dalla sostituzione di Media Molecule con Sumo Digital. Un cambio di timoniere che non ha portato a grossi cambiamenti, ma che ha saputo comunque riservarci qualche piccola novità.
Nuovi personaggi, vecchie storie
Le due grandi novità di Little Big Planet 3 si riscontrano nella presenza di un nuovo manipolo di eroi e nell’aggiunta della profondità nei livelli. Partiamo proprio da quest’ultimo aspetto: Little Big Planet 3 ci spinge nella terza dimensione, ma in maniera ben poco incisiva dal lato del gameplay. Il titolo è e resta un platform 2.5D, in cui le incursioni nella profondità servono solo per aggiungere spettacolarità ad alcune particolari sezioni di livello o, in alcuni casi, per raccogliere bonus nascosti o raggiungere luoghi inaccessibili. Il personaggio non può spostarsi liberamente nella terza dimensione, relegando tale possibilità ad alcune precise porzioni del livello. Allo stesso modo, gli enigmi legati alla profondità sono appena una manciata e – fatta eccezione per alcuni luoghi davvero ben nascosti – non occorrono che pochi istanti per comprendere il da farsi.
Nonostante questo, dobbiamo ammettere che l’arrivo della terza dimensione ha fatto del bene alla modalità avventura del gioco: che sia per la ricerca spasmodica della spettacolarità o anche semplicemente per rendere l’esperienza un po’ più varia, la terza dimensione ha permesso agli sviluppatori di aumentare la velocità del gioco e consentire una maggiore esplorazione. In questo senso, Little Big Planet 3 è un titolo molto più platform dei suoi predecessori, e ci siamo sinceramente divertiti in alcune lunghe sezioni fatte di salti, accelerazioni, scalate e fughe rocambolesche, spesso utilizzando uno o due degli oggetti speciali forniti al nostro Sackboy nel corso del gioco.
I nuovi personaggi, invece, sono l’elemento che più ha permesso agli sviluppatori di modificare la componente puzzle del gioco. Per la verità, non siamo rimasti particolarmente soddisfatti dagli enigmi presenti nel titolo, e il ruolo dei nuovi amici di Sackboy non fa altro che aggiungere la possibilità di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Così, quando si sbloccano tutti e tre – pardon, quattro – nuovi personaggi inclusi nel gioco, si può iniziare un po’ di backtracking per riuscire a esplorare in toto le mappe e superare alcune sfide secondarie.. Alcune di queste sfide (così come alcune sezioni in ciascun livello) sono accessibili solo in multiplayer: per completare al 100% Little Big Planet vi servirà un amico, online o in locale.
L’avventura è completabile in una manciata di ore, e nonostante il piglio piuttosto bambinesco riservato sia alla componente narrativa che alla direzione artistica, qualche punto ostico ci ha fatto arrabbiare, in senso positivo. Alla luce di ciò, siamo felici di questo maggior peso della componente platform che ha aumentato il livello di sfida, sebbene la presenza dei nuovi amici di Sackboy sia, a conti fatti, piuttosto deludente e i contenuti della campagna siano davvero troppo brevi.
Evviva la community!
Nonostante l’ottima qualità dei livelli inclusi nel gioco, alla relativa pochezza di contenuti creata da Sumo Digital risponde la community. L’editor di livelli di Little Big Planet 3 potenzia ulteriormente quanto visto in precedenza, e questa volta si ha la netta sensazione che gli strumenti in mano ai giocatori più creativi siano in grado di dare luogo a creazioni straordinarie. Sebbene nella fase di review i server non fossero popolati che da poche migliaia di giocatori, nella sezione dedicata ai livelli creati dagli utenti abbiamo scoperto delle vere e proprie perle. Ancora una volta è incredibile come i giocatori più pazienti e creativi sappiano trascendere il concept di Little Big Planet e trasformarlo in qualcosa di completamente nuovo: nel giro di venti minuti abbiamo giocato nei panni di un ninja, risolto uno strano puzzle game e ci siamo divertiti a un gioco che ricorda i vecchi panic game degli anni Ottanta. Se, con una community pressoché nulla, abbiamo per le mani creazioni di questa qualità, una volta che il gioco sarà entrato nelle case di centinaia di migliaia di giocatori i risultati potrebbero essere stupefacenti.
Peccato che padroneggiare l’editor sia tutt’altro che semplice, e ancora una volta crediamo che solo una piccolissima percentuale di giocatori riuscirà davvero a esplorare a fondo la modalità Crea. Sumo Digital ha aggiunto una serie di sfide che fungono da tutorial per l’editor, ma la progressione è piuttosto lenta e alla fine si ha la sensazione di non avere compreso pienamente le potenzialità di questo strumento. Ma, per quei pochi giocatori davvero capaci, Little Big Planet 3 sarà una tela bianca su cui dipingere le proprie creazioni.
Next gen?
La continuità di Little Big Planet 3 con gli altri precedenti capitoli della saga si nota anche da un punto di vista tecnico. Nonostante la forza del nuovo hardware, non troviamo grandi differenze tecniche tra il secondo episodio per PlayStation 3 e questo nuovo gioco. La varietà nelle texture è encomiabile, ma la quantità di poligoni non sorprende e l’aliasing di alcune ombre è quasi imbarazzante. La lunghezza e la frequenza dei caricamenti è, in alcuni casi, ingiustificato: talvolta è necessario attendere 30 secondi per visionare un filmato realizzato con il motore di gioco che dura appena un minuto, elementi questi che spezzano spesso il ritmo di gioco tra un livello e l’altro.
Dal punto di vista del sonoro, invece, assistiamo ad alti e bassi. Il doppiaggio italiano è di ottima fattura, così come sono piuttosto divertenti le musiche non originali incluse nel gioco, che spaziano da classici della musica Rock ‘N Roll degli anni Cinquanta fino a più ricercati brani di Tchaikovsky o popolarissimi motivetti degli anni Trenta. Riguardo alle musiche originali, invece, si sarebbe potuto fare di meglio visto che nessuno dei brani inclusi nel gioco è riuscito ad entrarci in testa.

– Componente platform decisamente migliorata

– Editor di livelli sempre più profondo

– Community promettente

– Splendida direzione artistica

– I nuovi personaggi deludono

– Pochi livelli inclusi nel disco e campagna brevissima

– Caricamenti frequenti e lunghi

7.0

Little Big Planet 3 è forse il miglior platform della serie e uno dei migliori platform presenti su PS4. Le nuove meccaniche, per quanto siano rarefatte e mai sfruttate con coraggio, riescono a dare una marcia in più a questa componente del gioco. Allo stesso modo, l’editor dei livelli è profondissimo, e le creazioni già presenti sui server lasciano a bocca aperta per qualità ed inventiva. Il problema è che, nonostante tutte queste potenzialità, gli sviluppatori hanno deciso di presentarci un prodotto con pochi contenuti originali, affidandosi alla risposta della community. Siamo certi che, nel giro di qualche mese, Little Big Planet 3 si ingigantirà a dismisura, ma per il momento il prodotto in arrivo nei negozi non presenta la quantità di contenuti sperata. Se, poi, siete fra quei giocatori che hanno da sempre preferito gli enigmi alla mera esplorazione, resterete quasi certamente delusi.

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