Recensione

Kessen 2

Avatar

a cura di Danilo

La storia è piena di fatti scatenati dal rapimento di dolci fanciulle. Pensate alla guerra di Troia: se Paride non avesse rapito la bella Elena probabilmente non staremmo qui a parlare del celebre conflitto fra Greci e Troiani e delle imprese che videro coinvolti i protagonisti di quella spedizione. Per quanto strano possa sembrare l’amore per una donna, specie per la propria amata, può portare a fare follie, anche a imbattersi in una lunga e incerta guerra in grado di destabilizzare l’intero equilibrio di un paese. No, non è fantascienza, visto che si tratta più o meno della storia alla base di questo Kessen II. Vi dirò di più, per l’occasione alla Koei hanno preso in prestito la storia dell’antica Cina del terzo secolo infarcendola di elementi fantasiosi ed epici per servirci su un piatto d’argento (anzi, su un disco) una vicenda nella quale l’amore e la guerra sono gli elementi dominanti incarnati dai due antagonisti, il mite e saggio Liu Bei e l’ambizioso e spietato Cao Cao. Motivo scatenante della lotta fra i due rispettivi eserciti è il rapimento da parte di Cao Cao della bella Diao Chan, promessa sposa di Liu Bei, il quale si imbarcherà in un lungo viaggio alla ricerca della sua amata. Kessen 2 nasce come uno strategico in tempo reale, ma a beneficio di quanti siano abituati a prodotti di maggiore spessore (ad esempio su PC) è bene chiarire subito come la componente strategica del titolo Koei si limiti ad assecondare l’intreccio narrativo creato dai responsabili della softco giapponese, lasciando all’azione l’elemento dominante. Proprio per questo, giocare a Kessen 2 non richiede alcuna laurea né tantomeno una miriade di comandi da memorizzare dal momento che l’interfaccia dei controlli è sempre ben visibile sullo schermo e consente un rapido accesso ai pochi menu che custodiscono tutto ciò di cui avete bisogno, sia che si tratti della mappa per impartire ordini alle vostre truppe piuttosto che semplici schermate riassuntive sulla condizione del vostro esercito Nonostante l’aspetto user friendly dell’interfaccia di gioco, all’inizio, doversi prendere cura di tutti i vostri uomini (l’esercito che comanderete è suddiviso in più plotoni) potrebbe risultare ostico, ma grazie al comodo tutorial e alla giusta dose di pratica sul campo, sarete in grado già dopo le prime missioni di raccapezzarvi a dovere.

GraficaPur ricadendo in una categoria da sempre bistrattata su console, Kessen II gode di una veste grafica invidiabile, a partire dalle ottime sequenze girate sia in computer grafica che sfruttando l’engine del gioco, che contribuiscono a spettacolarizzare ulteriormente le fasi di scontro sul campo e i momenti di stanca fra una battaglia e l’altra, fornendo ulteriori particolari utili alla comprensione della vicenda (benché completamente in inglese). L’unico problema è che il numero e la lunghezza di questi filmati (comunque skippabili nella maggior parte dei casi) rischiano di risultare invadenti (non a caso il gioco risiede su DVD) finendo con lo spezzare troppo il ritmo della partita. Riguardo la realizzazione delle scene di guerra, mi vengono in mente le dichiarazioni rilasciate tempo fa dalla Koei a proposito del motore grafico in grado di visualizzare senza colpo ferire fino a 500 unità sullo schermo. Ebbene, a conti fatti bisogna ammettere che il numero di personaggi visibili contemporaneamente sullo schermo è davvero elevato, ma ciò che più sorprende è che nonostante l’eccellente livello di dettaglio riscontrabile nelle visuali ravvicinate, non si assiste ad alcun cedimento del frame rate, né a rallentamenti, nemmeno nelle scene più concitate come le cariche o le magie. Pensate inoltre che i cadaveri dei soldati caduti rimangono visibili sul campo senza che questo vada ad appesantire la mole di lavoro gestita dalla CPU e dal processore grafico, dando vita a scene di battaglia su larga scala dal sapore epico. La realizzazione dei vari protagonisti è ben al di sopra della media, in special modo i vari generali abbigliati con differenti costumi d’epoca che non perdono niente del loro dettaglio dal passaggio alle sequenze filmate alle scene di guerra vere e proprie. Abiti e capelli al vento, tessuti impreziositi da ricami di pregevole fattura, armature, copricapo, gualdrappe per i cavalli; ogni singolo oggetto denota un’attenzione verso i particolari quasi maniacale. Stessa cosa non si può dire per le ambientazioni che risultano spoglie, caratterizzate per lo più da sconfinate praterie, e in generale avare di dettagli. Le magie, una delle novità introdotte in questo sequel, forniscono un ulteriore spunto d’interesse a sottolineare la bontà del lavoro svolto dai grafici di Koei, e pur non raggiungendo i livelli di eccellenza delle summon di Final Fantasy, regalano all’occhio del giocatore lampi di luce, bagliori, rocce che cadono dal cielo, spuntoni di ghiaccio che irrompono dal terreno, o ancora lo splendido tornado che si trascina dietro tutto ciò che incontra sul proprio cammino. L’unico vero appunto che si potrebbe muovere alla grafica (al di là della piattezza degli scenari) è l’altalenante qualità nella gestione della telecamera. Quest’ultima si comporta egregiamente in campo largo, mostrando le vostre truppe impegnate in uno scontro piuttosto che in marcia per raggiungere la destinazione designata, con la possibilità di ruotare e zoomare comodamente la visuale con gli stick analogici.Nelle inquadrature ravvicinate invece, quando prenderete il controllo di uno dei vostri generali, a volte la visuale risulterà fin troppo ristretta per capire l’esatta ubicazione dei soldati nemici, e muoversi soprattutto durante gli scontri più numerosi potrebbe rivelarsi a volte problematico..

SonoroSpesso (ingiustamente), l’aspetto sonoro di un gioco strategico viene considerato un elemento di secondo piano. In Kessen II i programmatori hanno realizzato un accompagnamento di stampo epico che vi terrà compagnia durante le missioni, al pari degli effetti sonori che svolgono il loro compito senza disturbare più di tanto. Diciamo che la componente sonora di Kessen II non stabilirà nuovi standard nel genere, né vincerà dei premi, ma difficilmente vi verrà voglia di azzerare l’audio della televisione. Il parlato al contrario gode di una recitazione a mio avviso più che buona, anche se il fatto che non ci sia alcuna localizzazione nella nostra lingua potrebbe impedire a qualcuno di non comprendere a fondo i risvolti della trama (ecco in questo senso che vengono in aiuto i numerosi filmati).

GiocabilitàIl fulcro di un gioco come Kessen 2 è senza dubbio il gameplay, la struttura portante, e sotto questo punto di vista il titolo Koei mostra qualche lacuna di troppo. Come accennato in apertura, stranamente per essere uno strategico in tempo reale le scelte da prendere da parte del giocatore sono ridotte all’osso e comunque limitate a un paio di opzioni, specie per quanto riguarda la tattica da scegliere fra una battaglia e l’altra. La stessa cosa vale una volta che ci si sposta sul campo di battaglia vero e proprio, dove spesso gli scontri vedono l’esercito più numeroso avere la meglio (anche se non è la regola) e altre vengono sbilanciati troppo dall’uso delle magie. L’interfaccia dei comandi, per quanto chiara e accessibile in qualsiasi istante non offre molto spazio all’inventiva, e le battaglie scivoleranno via senza che dobbiate lambiccarvi troppo il cervello, basterà in fondo tenere fuori dai guai il protagonista principale (morto lui è Game Over) e dedicarsi una volta preso il comando in prima persona di un generale a scagliare qualche magia oppure a caricare le linee nemiche, anche da soli (a costo di destreggiarsi fra centinaia di soldati e con il sistema di controllo, a volte frustrante). In aiuto di Kessen 2 viene l’enorme carisma dei suoi personaggi, e anche se della storia non ve ne importa nulla, vorrete proseguire per vedere cosa vi attende dopo o più semplicemente per la soddisfazione di trovarvi alla testa di un esercito sempre più numeroso e meglio equipaggiato di battaglia in battaglia.

LongevitàLe missioni inizialmente sono “solo” 12, ma ognuna vi porterà via parecchio tempo (anche troppo a mio avviso). Portarle a termine non richiede nessuna abilità particolare e dovreste cavarvela con una dozzina di ore di gioco. Il bello però è che una volta terminato il set di missioni con Liu Bei potrete passare dalla parte dei cattivi giocando nei panni di Cao Cao, con scenari inediti, nuovi filmati, ulteriori particolari sulla trama e qualche incantesimo extra. Certo che se non siete amanti del genere strategico non avrete alcuno stimolo a proseguire oltre.

Ottima grafica

Appassionante

Personaggi ben caratterizzati

Longevo

Missioni troppo lunghe

Alla lunga monotono

Strategia ridotta all’osso

7.5

Accolto dal sottoscritto non senza un pizzico di scetticismo, Kessen 2 si è rivelato un gioco tutt’altro che malvagio, ottimo nella cosmesi grafica, sufficiente per quanto riguarda la giocabilità e con una longevità che dipende dalla tipologia di giocatore alla quale appartenete. Se come me, esultate come dei bambini nel vedere le proprie truppe darle di santa ragione ai cattivi, o più semplicemente se vi piacciono le battaglie epiche e le storie sdolcinate dove l’amore trionfa sulla guerra, allora potreste trovare in Kessen 2 una lieta sorpresa e un modo indolore per avvicinarvi a un genere piuttosto raro su console. Il classico titolo per molti ma non per tutti.

Voto Recensione di Kessen 2 - Recensione


7.5