Il Verdetto di SpazioGames
Dopo aver dato vita al MMORPG di Dofus su PC ed aver creato una serie TV, action figure, giochi di carte e manga ambientati nell’immenso universo di Krosmoz, la società francese Ankama fa finalmente il suo debutto anche su Xbox 360 con Islands of Wakfu, titolo esclusivo per la console di casa Microsoft e disponibile unicamente tramite il servizio Xbox Live. L’intento è quello di portare il brand di maggior successo della compagnia anche al grande pubblico delle console casalinghe, attraverso un gioco alla portata di tutti, in grado di miscelare al suo interno elementi caratteristici dei beat’em up con quelli dei più classici sparatutto a scorrimento.
Un drago e sua sorellaGli eventi narrati in Islands of Wakfu hanno luogo 10.000 anni prima di Dofus: il mondo è sull’orlo della fine a causa di una minaccia aliena e gli ultimi Eliatropi rimasti in vita devono tentare di trovare le mitiche isole del Wakfu e mettere in salvo quello che rimane della loro civiltà. Il giocatore impersonerà due differenti protagonisti: Nora, Eliatrope destinata a diventare sacerdotessa del culto della Dea, e suo Fratello Efrim, un drago alato legato all’elemento dell’acqua. Ognuno di essi è dotato di caratteristiche peculiari, e la possibilità di alternarli a proprio piacere durante il normale svolgimento della partita apre il gameplay ad un ampissimo ventaglio di possibilità, sia per quanto riguarda le fasi esplorative sia per i combattimenti. Un fin troppo lungo tutorial iniziale spiegherà in maniera certosina tutte le abilità disponibili, dando il tempo al giocatore di assimilare i meccanismi, in modo da poterli poi riutilizzare successivamente con prontezza anche nei momenti più concitati. I primi livelli saranno caratterizzati da un ritmo blando, introdurranno le personalità di spicco della storia e daranno il tempo di prendere confidenza con gli immediati controlli. Il titolo si divide principalmente in fasi esplorative e concitati combattimenti; sebbene le mappe siano piuttosto lineari, queste non mancano di passaggi segreti e bonus nascosti nei più reconditi anfratti, raggiungibili solo dopo aver superato alcuni puzzle. Per trovare una via d’uscita dovremo sfruttare le capacità combinate dei nostri eroi: Efrim potrà infatti sorvolare fossati e corsi d’acqua mentre Nora sarà in grado di teletrasportarsi da un punto all’altro sulla terraferma. L’interazione tra i due personaggi risulta di facile apprendimento ed il semplice design dei livelli permette ai giocatori di concentrarsi sulla ricerca dei tesori nascosti piuttosto che lasciarli bloccati nel tentativo di superare un intricatissimo puzzle. Se da una parte dunque le fasi esplorative risultano ben riuscite, i combattimenti portano alla luce diverse mancanze. I nemici non dispongono infatti di un’intelligenza artificiale sviluppata ed i loro attacchi seguono sempre schemi predefiniti, facilmente memorizzabili ed evitabili con largo anticipo, tanto da non rappresentare mai una vera minaccia. Nonostante l’ampio parco di mosse a nostra disposizione già dopo pochi scontri si paleserà la possibilità di vincere la maggior parte dei combattimenti semplicemente abusando del teletrasporto di Nora per comparire alle spalle dei nostri avversari e colpirli con una raffica automatica di calci. Questo fa crollare in maniera vertiginosa la difficoltà del titolo, tanto da rendere quasi superflui sia il cambio di personaggio che l’utilizzo delle altre abilità messe a disposizione. Gli stage scorreranno dunque senza intoppi fino al termine della zona, dove ad aspettarci troveremo il classico boss di fine livello: più grossi, più cattivi e decisamente più pericolosi di tutti gli altri scagnozzi incontrati in precedenza, questi bestioni daranno del filo da torcere e sarà necessario memorizzare i loro pattern di attacco ed essere pronti ad approfittare dei pochi momenti di pausa tra un colpo e l’altro per poterli danneggiare. Ancora una volta il teletrasporto di Nora diventa fondamentale ma, almeno in questi casi, anche richiamare Efrim e cercare di prendere tempo colpendo dalla lunga distanza può rivelarsi una tattica decisamente utile.
Le vie del WakfuIl motivo dell’attacco al nostro pianeta verrà presto svelato: gli alieni sono affamati di Wakfu, un’essenza presente in gran quantità in tutti gli essere viventi. Questa speciale sostanza rappresenterà anche la nostra energia vitale ed in caso dovessimo subire dei colpi sarà necessario ripristinarla, assorbendola dai vegetali o dagli altri animali. Ancora una volta Nora ed Efrim potranno interagire con essa in maniera differente: la prima sarà in grado di assorbire Wakfu per ricaricare la barra di energia mentre il fratello potrà consumarlo dalle scorte accumulate per dare vita a piante in grado di fornire un miele speciale o far esplodere alcune palline di Wakfu concentrato, in grado di danneggiare in maniera consistente tutti i nemici nelle vicinanze. Raccogliere il miele sarà di grande utilità, dato che con esso potremo acquistare alcuni potenziamenti per le abilità in nostro possesso e diventare ancora più efficaci nei combattimenti. Avremo ad esempio la possibilità di richiamare uno scudo in grado di assorbire proiettili e rinforzarlo successivamente per fare in modo che questo li respinga al mittente, o ancora scegliere di potenziare le nostre combo ed i nostri attacchi sulla lunga distanza rendendoci capaci di causare un maggior quantitativo di danno.Con l’avanzare della storia faremo la conoscenza di Platypus, un ornitorinco blu che si legherà con amore materno ad Efrim e che potremo utilizzare a nostro piacimento per raccogliere bonus ed energia mentre noi siamo impegnati a fare altro. Questo strambo e simpaticissimo animaletto sarà inoltre indispensabile per la risoluzione di alcuni enigmi, dove la sua capacità di trasportare oggetti ed entrare in stretti cunicoli risulterà di fondamentale importanza. A differenza di quanto avvenuto per tutte le altre feature del gioco, le capacità di Platypus godranno esclusivamente di una descrizione sommaria: una scelta che non ci ha convinto appieno, dato che proprio il piccolo ornitorinco sarà il punto cardine per la risoluzione dei puzzle più importanti per avanzare negli ultimi livelli.
Godibile in solo, in due è meglioNonostante Islands of Wakfu sia decisamente godibile anche in solitaria, l’esperienza di gioco è stata pensata in maniera specifica per poter essere sfruttata al meglio in modalità cooperativa. Utilizzando infatti Nora ed Efrim in locale, la necessità di interazione tra i due personaggi verrà accentuata: la barra di energia in comune richiederà un forte spirito di collaborazione e la possibilità di uccidere alcuni tipi di nemici solo con determinati attacchi porterà i giocatori a dover organizzare con precisione l’offensiva e difendere il compagno quando più vulnerabile. Per portare a termine il gioco nella sua interezza, saranno necessarie circa cinque ore ma gli amanti del perfezionismo avranno il loro bel da fare con tutti i collezzionabili ed i segreti sparsi per i vari livelli. Portare a compimento il gioco non è l’unico obiettivo in ogni caso, dato che ogni singola sezione sarà caratterizzata da un punteggio basato sul tempo impiegato per il suo completamento, le morti subite, le uccisioni fatte e le gelatine raccolte che, una volta registrato, verrà utilizzato per stilare una ricca e completa classifica online. Per la prima volta in assoluto inoltre gli achievement ottenuti, oltre a sbloccar esaltuariamente alcuni abiti per l’Avatar, potranno essere utilizzati dai giocatori di Wakfu per ottenere oggetti ed equipaggiamenti speciali direttamente sul loro PC.Sarà possibile inoltre affrontare l’avventura con due diversi settaggi per la difficoltà: una standard ed una facilitata, studiata probabilmente per il pubblico più giovane dato che inibirà la possibilità di caricare i propri punteggi online ma renderà i protagonisti invulnerabili.
Un tuffo in un regno incantantoAppena approderete nel regno di Wakfu verrete accolti da un’anbientazione dai colori caldi quasi idilliaca. Le tinte pastello che costellano l’intera produzione vanno di pari passo con il ricercato e decisamente ben riuscito character design, in grado di distinguersi grazie a personaggi tratteggiati in maniera egregia, che vi rimarranno impressi nella mente fin da subito. Se dal punto di vista puramente estetico quindi si possono muovere veramente poche critiche, il reparto delle animazioni soffre di una lentezza generale che spesso ricade sui combattimenti, inficiandone la qualità globale. Le combinazioni di colpi sono lente da eseguire e non sempre il personaggio risponde con prontezza, finendo spesso con lo sferrare fendenti a vuoto od eseguendo una mossa non voluta. La visuale isometrica svolge in maniera egregia il suo lavoro, dando sempre una panoramica chiara di quello sta accadendo e non facendo mai perdere di vista l’azione. Ottime anche le musiche, rilassanti e piacevoli ma che purtroppo non riescono a coprire un parlato, riprodotto con il reverse speech, fastidioso e decisamente fuori contesto.
– Ottimo design dei personaggi
– Co-op a due giocatori…
– Buona varietà nel gameplay
– Storia interessante
– Platypus è il nostro nuovo eroe
– Combattimenti poco profondi
– …ma solo in locale
– Voci irritanti
– Bilanciamento errato della difficoltà
– Tutorial troppo lungo
7.0
L’esperimento di Ankama di portare il mondo di Wakfu su console next gen è riuscito a metà. A fare da contraltare ad un gameplay decisamente vario e ben studiato, caratterizzato da fasi di esplorazione, enigmi da risolvere e combattimenti, ci sono piccole lacune in ognuno di questi singoli aspetti, che inficiano il risultato finale. Islands of Wakfu rimane comunque un buon titolo, dotato di un ottimo design dei personaggi e di una modalità cooperativa a due giocatori che lima i difetti riscontrati giocando in solitaria. Buona la longevità che, oltre alle 5 ore necessarie per portare a termine la campagna, offre ai giocatori la possibilità di scalare le classifiche online e trovare decine di segreti nascosti tra i vari antri dell’universo di Krosmoz.