Recensione

Incoboto

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a cura di SketchT

Il Verdetto di SpazioGames

9

Spesso e volentieri ci si scorda del vero obbiettivo che ogni videogioco propone ai propri fan, lasciando così in secondo piano la possibilità di sognare avventure impossibili a causa di motori grafici pompati all’inverosimile o tecnicismi di vario genere. Alcuni team di sviluppo però hanno saputo dare ai giocatori delle vere e proprie esperienze in grado di toccare il cuore di ogni utente che si è fatto rapire da opere d’arte come Okami, Shadow of Colossus, Ico o il recente Journey. Sensazioni uniche che solo in pochi possono regalare, e che i possessori di iPad possono provare grazie all’ultimogenito di Fluttermind, l’onirico Incoboto.

Una strana amiciziaInco è il nome del protagonista dell’intera vicenda. Unico abitante di un piccolo pianeta, da tempo immemore osserva tristemente, con il proprio telescopio, l’universo che viene inghiottito da una misteriosa nebbia oscura. Durante l’ennesima giornata all’insegna dello scrutare, Inco riceve la visita di Helios, un piccolo Sole avente come compito il tentativo di salvare l’universo e far risplendere la luce in ogni angolo dello Spazio. Helios sa benissimo che da solo non potrà mai raggiungere l’arduo obbiettivo e decide di proporre a Inco di accompagnarlo in questa pericolosissima avventura. Nasce così una strana coppia basata sulle reciproca fiducia e soprattutto abilità dato che sia Inco che Helios possiedono caratteristiche innate che dovranno essere sfruttate per risolvere gli innumerevoli puzzle presenti in incoboto. Inizialmente Inco potrà muoversi solamente avanti indietro e saltare per lo scenario, per poi crescere durante il corso dell’intera epopea e imparare così nuovi poteri. La crescita del proprio personaggio va di pari passo con gli enigmi proposti, inizialmente davvero semplici e tipicamente sfruttati da tutorial, per poi passare a veri e propri puzzle da risolvere basati su campi gravitazionali, cariche elettriche da attivare e speciali portali in grado di teletrasportare Inco e Helios tra i vari scenari.

Il sistema di controllo permette al giocatore di attivare le innumerevoli azioni dei due eroi del momento, sfruttando completamente lo schermo touch di iPad, in maniera semplice ed immediata. I movimenti di Inco infatti vengono attivati tenendo premuto direttamente un qualsiasi punto dello schermo mentre strisciando il dito, il protagonista spiccherà un salto. Oltre all’interazione con l’ambiente, tramite apposite icone è possibile leggere i testamenti dei vari cittadini che hanno perso la vita a causa della misteriosa oscurità. Con l’avanzare della storia verremo a conoscenza di particolari sfaccettature e della presenza di una famosa Corporazione.

Un tripudio di sentimentiMoltissimi giocatori noteranno come Incoboto prenda ispirazione dal sopra citato Ico e da Portal. Moltissimi enigmi infatti sembrano fuoriscire dal capolavoro di casa Valve  mentre ogni azione e documento incontrato in Incoboto permette al giocatore di ricostruire ogni singolo momento del passato di ogni pianeta, prima dell’arrivo della misteriosa nebbia oscura. Con l’avanzare dei livelli il giocatore si troverà velocemente immerso in un turbine di nostalgia proprio causato da una trama accurata e profonda, il tutto impreziosito da un sottile velo di ironia in grado di smorzare i momenti più seri e cupi dell’intera esperienza. Soluzione che incolla il giocatore allo schermo e lo porta a cercare di capire cosa sia veramente accaduto in questa devastata galassia. Un vero capolavoroIl comparto tecnico vanta di caratteristiche visive di pregiata fattura, soprattutto per quanta riguarda l’abile gioco di contrasti presentati durante i vari livelli. Gli stage infatti propongono fondali prettamente scuri, interrotti solamente da Helios e dai suoi luminosi poteri, in grado di ravvivare per qualche momento ogni singolo dettaglio presente sullo schermo. La scelta di sfruttare un character design adatto soprattutto a un pubblico giovane rende Incoboto ancor più accattivante.Stesso plauso va alla scelta dei sountrack, in grado da sole di conquistare l’attenzione di una buonissima fetta di giocatori vogliosi di avere tra le mani un prodotto totalmente nuovo e ispirato.

– Trama malinconica e accattivante

– Motore grafico ispirato

– Enigmi intelligenti e mai frustranti

– Localizzazione unicamente inglese

9.0

Incoboto entra di diritto nell’Olimpo di quei giochi onirici in grado di far sognare l’utente grazie a una trama intricata e malinconica al punto giusto, il tutto accompagnato da sinfonie creatore per l’occasione e perfettamente adattate allo stile di gioco proposto.

A essere pignoli possiamo affermare che il lavoro di Fluttermind sfiora la perfezione, se non fosse per la mancata localizzazione dei testi in italiano, ma si tratta effettivamente di una goccia d’acqua caduta nell’oceano.

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