Recensione

Grand Theft Auto: Liberty City Stories

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a cura di rspecial1

La storia dei videogiochi è fatta di porting tra le varie console da sempre, ma prima d’ora non si era mai assistito alla conversione di un titolo appositamente realizzato per una console portatile per una da casa. GTA è il marchio che vende e, vista la qualità, o le scarse vendite, della versione PSP, alla Rockstar hanno ben pensato di portare questo titolo anche su PlayStation 2 vendendolo però ad un prezzo ridotto, cosa che lo renderà certamente più appetibile. Ma andiamo a vedere cosa hanno portato di nuovo in questa versione i programmatori, sempre che abbiamo migliorato qualcosa…

Tony Cipriani nuovamente su PS2Questo Liberty City si presenta su Playstation 2 come un titolo vecchio stile, che riporta la saga alle prime avventure in 3D: di fatto un grande passo indietro rispetto a San Andreas. Lo stile di gioco è il medesimo visto in passato, con la nostra bella città divisa in tre sezioni che sbloccheremo man mano che avanzeremo nella nostra avventura nei panni dell’italo-americano Tony, ancora lui. Per tutti coloro che non avessero avuto il piacere di giocare questo titolo su PSP, il dubbio che si possa trattare di una versione tagliata e meno corposa di quelle già apparse sulla console casalinga Sony sono più che leciti; purtroppo però se il titolo è venduto a prezzo ridotto un motivo ci deve essere. Se da un lato sarà possibile effettuare tutte le classiche azioni della serie, come andare in taxi, rubare qualsiasi mezzo vi capiti a tiro e tanto altro (il tutto in una città viva che compie il suo corso sotto i vostri occhi). Così, giusto per fare un esempio, mentre andrete a spasso potrete vedere pattuglie della polizia o ambulanze in pieno servizio. Ovvio che tutte le missioni secondarie sono come sempre numerosissime; a dire il vero si tratta quasi del 60% del gioco, ma stavolta sono meno varie e troppo ripetitive, quindi oltre che tassista potrete diventare per una volta sbirro ed aiutare la legge, o pedinare qualcuno per poi scattargli una bella fotografia al momento opportuno, a seconda che vogliate umiliarlo o semplicemente se è richiesto dalla missione attivata. Come sempre la città è stata riprodotta perfettamente con una cura maniacale per i particolari ed i vari quartieri – tra cui quello italiano con tutte le insegne scritte nella nostra lingua – anche se rimane il limite dei negozi non accessibili, ed i pedoni vestiti a seconda del quartiere come le varie bande; eh già, perché come in ogni GTA, anche qui le varie fazioni si daranno battaglia tra le strade della città a suon di piombo. Il campionario di armi a disposizione del giocatore è notevole e va dalle classiche pistole a fucili, mitragliatrici, pugnali, bazoola e via dicendo, mentre i veicoli sono 70 tra auto, moto ed altri (niente elicottero), feature che rende il gioco vario ed all’altezza della sua fama da questo punto di vista.

Una PSP su PS2Graficamente il titolo non ha subito grossi miglioramenti con il passaggio da PSP a PlayStation 2 se non per i caricamenti, adesso molto più veloci. Il comparto tecnico non è paragonabile alle ultime produzioni della console casalinga Sony, né tantomeno al più blasonato San Andreas ma si tratta pur sempre di un porting con tutti i limiti del caso. I poligoni non sono moltissimi, sia per le vetture che per i personaggi; quest’ultimi poi hanno un livello di dettaglio che, se per il nostro Tony ed i protagonisti della storia è accettabile, rasenta il ridicolo su per tutti glli altri pedoni che sono stati realizzati in modo molto più superficiale. Inutile parlare dei numerosi difetti di pop up, dello sfondo tutto azzurro che man mano prenderà forma sotto i vostri occhi o di alcuni bug del gioco anche a livello di IA (vedrete cose assurde, come ambulanze pronte a lanciarsi dai ponti per raggiungere le persone ferite): se su PSP alla Rockstar hanno fatto un miracolo producendo un comparto eccezionale su PS2 non andiamo oltre la sufficienza. Il comparto audio si difende invece molto bene, grazie a 10 stazioni radiofoniche con tantissime musiche di vario genere che vanno dal rock alla classica, dal pop al jazz e chi più ne ha più ne metta. Buoni anche i campionamenti vocali per il parlato, in inglese, dei personaggi e tutti i rumori di sottofondo che rendono la città realmente viva, sia per il chiacchiericcio delle persone che per i clacson o i suoni tipici della città.

Su PSP da 9, e su PS2?Grand Theft Auto: Liberty City Stories su PSP è una killer application che da sola dimostra le capacità della console e ne valorizza l’acquisto… su PSP però. Su Playstation 2 ci ritroviamo un porting del quale sinceramente non aveva bisogno nessuno. Inutile giraci troppo intorno, visto che su console Sony possiamo trovare ben tre GTA e tutti ad un prezzo pari a questo (ormai sono Platinum da un pezzo) e di qualità superiore. Il titolo ha una natura tipicamente da console portatile, e ce ne renderemo conto già alla prima missione: il problema principale è proprio costituito dal gameplay del gioco, fatto di missioni troppo brevi e ripetitive. Se si considera che l’avventura principale costituisce il 40% del gioco e che per portare a termine tutto basteranno pochi giorni ci si chiede come mai alla R non abbiano pensato a questo inconveniente. Quando si va in giro e si è costretti ad effettuare una partita mordi e fuggi in attesa del pullman o della metro, si può accettare di buon grado la brevità delle missioni, ma di certo non giocando un titolo da console casalinga. Poi, se paragonato a GTA 3 il dubbio cresce, proprio come l’amarezza di ritrovarsi un prodotto fatto solo per vendere ma senza la dovuta attenzione nei confronti dei fan.

– Porting perfetto…

– Sonoro vario e sontuoso

-…appunto

– Qualche bug

– Qualche rallentamento

– Troppo corto

– Missioni in formato mini

– Multiplayer sparito

7.0

Il prezzo budget, questo è l’unico incentivo che può spingere un appassionato della serie di GTA ad acquistare questo Grand Theft Auto: Liberty City Stories. Purtroppo il titolo risulta molto breve, con una rigiocabilità ridotta al minimo ed un gameplay basato più sulle missioni secondarie che sull’avventura del nostro Tony e privo tra l’altro della modalità multigioatore. Un titolo perfetto su una console portatile, ma che a casa risulta troppo limitato, soprattutto se si paragona ai vari GTA presenti sul mercato. Il consiglio, se non avete la versione portatile, è quello ci comprare il gioco solo se siete fan incalliti della saga, altrimenti ne potrete fare benissimo a meno, con la consapevolezza di aver già giocato al meglio che la Rockstar abbia prodotto. Se invece non avete mai giocato ad un titolo simile e siete incuriositi, il consiglio rimane quello di non comprare il gioco. Iniziare a conoscere GTA con questo episodio è una pessima idea, quando poi allo stesso prezzo potete avere i capitoli appositamente realizzati per le console da casa come si fa a non consigliare quelle?

Voto Recensione di Grand Theft Auto: Liberty City Stories - Recensione


7