Recensione

Future Tactics: The Uprising

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a cura di Fabfab

Chissà perchè, le visioni sul futuro dell’umanità tendono ad essere sempre assai pessimistiche: se non ci sono esplosioni nucleari con successivo stuolo di mutanti assassini, allora aspettatevi multinazionali corrotte, inquinamento alle stelle e megalopoli degradate. I ragazzi di Zed Two hanno deciso di variare un minimo il desolante panorama prevedendo per il nostro imprecisato futuro nientemeno un’umanità regredita a livello semi-feudale, dove una frammentaria moltitudine di poteri sono in costante conflitto tra di loro: come se la cosa non fosse già abbastanza deprimente, un’ipertecnologica civiltà di mostroni alieni ha pensato bene di venire a fare i loro porci comodi proprio da queste parti. Che sia l’inizio della fine? Certo che no, perchè da che mondo e mondo un movimento di resistenza in grado di fornire un bel po’ di gatte da pelare ai cattivoni c’è sempre e pazienza se questa volta i nostri eroi non possono contare sull’ausilio di qualche bel robottone gigante con relativo pilota esaltato che urli a squarciagola i nomi dei vari attacchi…

Un mix esplosivoLa via degli strategici su console passa attraverso la necessaria semplificazione dei comandi, dovuta ai pochi tasti presenti su un normale pad rispetto alla più consona tastiera: Zed Two ha così dato vita ad un mix tra azione e strategia a turni con visuale in terza persona che si basa su pochi e semplici comandi (movimento, attacco, fine turno). All’inizio del gioco non potrete fare molto di più che muovervi e sparare con la dotazione base, ma ogni vittoria consente di acquisire nuove abilità ed attacchi.Non aspettatevi però epici scontri tra eserciti, le battaglie si svolgono sempre e solo tra un limitato numero di protagonisti (alla fine si contano 9 combattenti umani tra cui scegliere chi schierare per la battaglia: la tipologia varia dal classico eroe, al forzuto, alla ragazza, al bambinetto occhialuto…) ed alieni in costante superiorità numerica, ma tutti uguali a seconda delle tipologie (con tanto di kamikaze).In ogni turno i nostri combattenti hanno innanzitutto un certo numero di punti movimento, determinati dal livello del personaggio e dal tipo di terreno: non essendo l’area di gioco suddivisa in quadratini, il range d’azione viene evidenziato da un cerchio verde. All’interno di quest’area il personaggio può muoversi in assoluta libertà, indipendentemente dalla presenza di ostacoli o nemici. Durante lo spostamento dei combattenti, al giocatore spetta anche decidere che azione debbano eseguire sul campo di battaglia: poi, una volta compiuta, potremo usufruire dei punti movimento rimasti per posizionarci in un’area più sicura, o comunque strategica. Potremo inoltre scegliere in che posizione lasciare il personaggio, magari sulla difensiva se la situazione è critica o tentando di guarirlo qualora si trovi al di fuori del raggio d’azione nemico.Quando arriva il momento di combattere, non dovremo fare altro che scegliere una delle armi del personaggio selezionato, decidere l’obiettivo e quindi aprire il fuoco: una delle particolarità del titolo è che utilizzando un’arma da fuoco, al momento di sparare spetterà al giocatore prendere la mira sul nemico e tanto più sarà precisa, tanto più grave sarà il danno inflitto. Peccato solo che il sistema di mira sia inutilmente complesso e fonte più di frustrazione che di divertimento! In alternativa allo scontro diretto, è possibile ricorrere ad attacchi ad area, in grado di colpire più avversari contemporaneamente.Un’altra conseguenza dell’utilizzo delle armi da fuoco è che si modifica sensibilmente l’ambiente esterno: determinati attacchi, anche quelli apparentemente più innocui, sono in grado di produrre devastanti conseguenze sul territorio. Il bello è che non si tratta solo di una soluzione coreografica, ma è possibile utilizzare tale espediente a proprio vantaggio, magari per formare un cratere in cui nascondersi!Le 19 mappe di gioco sono piuttosto variegate, si passa da bucoliche campagne ad aridi deserti, da città devastate a paesaggi imbiancati dalla neve, ma offrono sfide sempre uguali e questa mancanza di varietà a livello tattico alla lunga pesa.Purtroppo buona parte degli elementi strategici introdotti da Zed Two vengono sviliti dalla mediocre I.A. dei nemici che non fanno altro che attaccare a testa bassa: bene o male gli scontri si sostengono sempre in inferiorità numerica, quindi teoricamente la scarsa intelligenza dovrebbe essere compensata dal numero. In realtà nelle mappe più ampie, con abbondanza di rifugi e punti rialzati, è piuttosto semplice sfuggire alla loro caccia e sistemarli in tutta sicurezza, mentre nelle mappe più piccole, dove il contatto è praticamente inevitabile, non ci sono tattiche o rifugi che tengano, l’unica soluzione è la forza bruta, sempre che si sia abbastanza potenti per sopravvivere alle salve avversarie.

Cartoni e fuciliLo stile grafico adottato dai programmatori per questo Future Tactics è fatto di personaggi cartoonosi e molto colorati: i protagonisti e gli alieni si dividono degnamente la scena, ma purtroppo, non si può certo dire che il character design adottato colpisca l’immaginario e alla fine tutti quanti gli attori paiono fin troppo anonimi. Il motore di gioco fa il suo dovere senza eccessivi patemi e gli effetti luce sono anche piuttosto carini, ma in generale gli ambienti su cui ci si trova ad agire sono scarni e poco dettagliati.Nella media il sonoro, con una grossa quantità di dialoghi, discreti effetti sonori ed una soundtrack piuttosto piatta.La longevità in teoria dovrebbe essere più che discreta: ci sono tre modalità di gioco (Boot Camp, una sorta di allenamento, Story, la modalità principale, e Battle, in cui sfidare o collaborare con un amico), 19 ambientazioni e pure multiplayer, ma la sostanza purtroppo non cambia e la ripetitività degli scontri mina in breve tempo il divertimento…

– Piuttosto immediato

– Storia carina

– Prezzo di vendita ridotto

– Grafica anonima

– Troppo semplificato (non semplice)

– Ripetitivo

6.4

E’ sempre difficile dare vita ad uno strategico su console, presi in mezzo dalla necessità da un parte di creare ad un titolo sufficientemente complesso da soddisfare gli appassionati, dall’altro di conseguire tale risultato sfruttando al meglio i pochi tasti a disposizione di un pad. I ragazzi di Zed Two hanno preferito, invece, la strada della semplificazione estrema, al punto che in ogni turno non c’è altro da fare se non muoversi e sparare: la componente tattica è ridotta ai minimi termini, l’I.A. dei nemici è elementare e le mappe, alla lunga, tutte troppo simili. Il titolo non è comunque da bocciare in toto, visto anche il prezzo ridotto (39€) cui viene venduto, ma essendo troppo semplicistico per un appassionato e poco intrigante per gli altri, mi riesce difficile individuare un target di utenza per questo prodotto…

Voto Recensione di Future Tactics: The Uprising - Recensione


6.4