Recensione

Final Fantasy IV

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a cura di Specialized

Parlare oggi dell’importanza e del valore di Final Fantasy IV è quasi superfluo, considerando che si tratta del primo capitolo della serie ad aver sfondato negli USA (ben ventun’anni fa) e del primo grande affresco narrativo dell’allora Squaresoft. Con questo quarto episodio della saga infatti la profondità dei personaggi, i temi in gioco (ribellione, fedeltà, travagli interiori) e la trama facevano compiere a Final Fantasy un enorme salto in avanti, che soprattutto all’epoca venne salutato come qualcosa di realmente innovativo e coraggioso. Nel corso degli anni il gioco è approdato su una miriade di piattaforme diverse, con i due porting più significativi sviluppati per PSP nel 2011 e per Nintendo DS del 2008. Quest’ultima portava diversi cambiamenti alla struttura originale, con in testa un completo restyling grafico in 3D che se da un lato fu salutato quattro anni fa con un certo entusiasmo, oggi pare inevitabilmente sorpassato. Dopotutto si sa che il 3D invecchia peggio del 2D e forse, per l’approdo del gioco su iOS, avremmo preferito la formula ancora bidimensionale del porting su PSP, migliorata nettamente rispetto alla versione del ’91 e più fedele allo spirito originale. Invece Square Enix ha portato su iPhone, iPod Touch e iPad la versione per Nintendo DS, lasciandola praticamente invariata con l’unica differenza dei nuovi controlli touch e di due livelli di difficoltà (Normal e Hard).
Passaggio a iOS indolore…o quasi
La nuova interfaccia di Final Fantasy IV per iOS è stata mantenuta piuttosto spartana e immediata, con uno stick virtuale per i movimenti (possiamo toccare il display in qualsiasi punto), un semplice tap per interagire con oggetti e personaggi quando compare vicino ad essi un punto esclamativo e due piccole icone per il Menu e la Mappa. Per quest’ultima la differenza rispetto al doppio schermo del DS si avverte subito; se sulla console di Nintendo infatti potevamo averla sempre sott’occhio, qui bisogna attivarla manualmente e visto che nelle fasi di esplorazione dovremo farlo spessissimo, non è proprio il massimo della comodità. Anche nei combattimenti la disposizione delle icone non si può cambiare e stranamente, vista la posizione delle icone più importanti a sinistra, sono stati favoriti i mancini. Per il resto, nonostante una certa macchinosità per accedere ai vari sottomenu (inventario, abilità, status ecc..), il passaggio al touch non ha portato a conseguenze negative, sebbene i movimenti nei villaggi (dove gli ostacoli sono più numerosi) non siano proprio dei più scorrevoli e perfetti. 
Meglio il 2D o il 3D?
A livello grafico e giocato su un iPad di terza generazione con display Retina, Final Fantasy IV si porta dietro parecchi limiti, soprattutto nelle inquadrature più ravvicinate dove certe texture e i modelli poligonali lasciano parecchio a desiderare (per usare un eufemismo). Decisamente meglio il colpo d’occhio nelle inquadrature più lontane e in generale il tentativo di Matrix Software di svecchiare il 2D delle origini funziona ancora oggi, anche se visti i quasi cinque anni trascorsi e il prezzo non proprio popolare su App Store (14,99 euro), ci saremmo aspettati qualche abbellimento in più. Da segnalare invece come note positive l’ottimo doppiaggio inglese e la completa sottotitolazione in italiano, che permetterà a tutti di gustarsi senza problemi i dialoghi, le situazioni, i colpi di scena e in generale tutto l’eccellente comparto narrativo di questo classico.  
Un gioiello di narrazione
Non innamorarsi dei dodici personaggi giocanti (ma potremo comandarne un massimo di cinque alla volta), non dispiacersi per la morte di alcuni di loro e non simpatizzare con il protagonista Cecil è infatti impossibile. Se molti hanno sempre amato Final Fantasy per le sue storie e per quel modo così unico di fondere un’estetica favolistica con tematiche serie e spesso toccanti, in Final Fantasy IV tale prerogativa di Square Enix è presentata come meglio non si potrebbe. Anche per questo, se il gameplay e il sistema di combattimento possono a tratti risentire del ventennio trascorso (ma per fortuna i combattimenti random non sono eccessivi), il comparto narrativo non è affatto invecchiato. Seguire le vicende di Cecil, i suoi dubbi e la sua lacerante fedeltà al suo sovrano contrapposta al rifiuto di diventare un massacratore di innocenti ha ancora oggi un impatto notevole, senza dimenticare le oltre 30 ore di gioco, il sistema di combattimento Active Time Battle, le tantissime creature nemiche, i boss e tutto ciò che ha reso grande ogni episodio della saga. Certo, il prezzo da pagare per (ri)giocare a questo classico è decisamente più salato rispetto a qualsiasi altro gioco iOS che non sia targato Square Enix, ma contando l’enorme longevità, i sottotitoli in italiano e un passaggio al touch intrapreso senza troppi scossoni, il risultato vale la spesa. Eccome se la vale!  

– Uno dei migliori JRPG di sempre

– Porting su iOS ben fatto

– Quanti bei ricordi!

– Qualche asprezza nel touch c’è comunque

– Non tutti gradiranno la politica di prezzi di Square Enix

– La gestione della mappa era molto più comoda su DS

8.5

Con 15 euro ci si porta a casa un pezzo di storia videoludica e per di più nel migliore dei modi. Alcuni continueranno a preferire l’estetica 2D del remake per PSP, ma questo 3D, seppur non invecchiato benissimo, è comunque lo stesso visto su DS quattro anni fa e anche la nuova interfaccia touch è stata studiata con tutte le attenzioni del caso. Qua e là emergono ancora rimasugli di formule di gioco un po’ superate, ma alla fine quello che conta è immergersi in una trama, in un mondo e in un alter ego leggendari e da questo punto di vista Final Fantasy IV non può deludere.

Voto Recensione di Final Fantasy IV - Recensione


8.5